Decreto Fiscale 2019 approvato dal Senato: ecco le novità introdotte e come cambia la pace fiscale, la fatturazione elettronica e non solo.
Decreto Fiscale 2019, è arrivata l’approvazione del Senato. Il testo, che ora passa per la seconda lettura alla Camera, si arricchisce molte novità.
È stato l’emendamento omnibus del Governo a modificare le regole su pace fiscale e fatturazione elettronica, due dei temi cardine del Decreto Legge n. 119/2018.
In merito all’avvio dell’obbligo di emissione della fattura elettronica viene introdotto l’esonero per medici e farmacie per i dati già inviati tramite il sistema TS e per le società e le associazioni sportive dilettantistiche fino a 65.000 euro di fatturato. Sanzioni rinviate a settembre 2019 per i contribuenti con liquidazione IVA mensile.
Per capire nel dettaglio cosa cambia nel decreto fiscale 2019 dopo il passaggio in Commissione e in Senato sarà necessario attendere la pubblicazione del testo con gli emendamenti approvati. Intanto, tuttavia, è chiaro che tra le principali novità vi sono le modifiche alla pace fiscale: è stato cancellato e sostituito l’articolo 9 del DL n. 119/2018, e quindi la dichiarazione speciale.
Non solo pace fiscale: il testo del decreto collegato alla Legge di Bilancio 2019 cambia notevolmente dopo l’approvazione del Senato arrivata il 28 novembre 2018.
Una delle ultime modifiche approvate riguarda le sanzioni sugli assegni privi della clausola non trasferibile: sarà pari al 10% per le violazioni fino a 30.000 euro.
Il decreto legge fiscale n. 119/2018 proroga il bonus bebè per il 2019, introduce la tassa dell’1,5% sui Money transfer e punta a rendere più appetibili sia la rottamazione ter delle cartelle che la definizione agevolata delle liti pendenti.
Una serie di novità che stravolgono il testo iniziale del Decreto Legge fiscale 2019 e che restringono il perimetro dei soggetti che potranno beneficiare del condono dei debiti: non c’è il saldo e stralcio delle cartelle in base all’ISEE, così come viene cancellata la dichiarazione integrativa speciale, sostituita dalla sanatoria per le violazioni formali.
Decreto Fiscale 2019: novità e cosa cambia con l’emendamento omnibus
Rispetto al testo del Decreto Fiscale 2019 pubblicato in Gazzetta Ufficiale ad ottobre, le novità introdotte durante l’iter di esame in Commissione Finanze per la conversione in legge sono sostanziali.
Ecco cosa cambia con gli emendamenti:
- dichiarazione integrativa speciale (art. 9 del DL n. 119/2018) cancellata e sostituita dalla sanatoria per gli errori formali
- estesa la definizione agevolata delle liti pendenti
- rateizzazione più lunga per la rottamazione ter delle cartelle
- proroga bonus bebè anche per i nati dal 1° gennaio 2019
- accesso della Guardia di Finanza all’Anagrafe dei conti
- esonero fatturazione elettronica per medici, farmacie e ASD fino a 65.000 euro
- precompilata per le partite IVA dal 2020
Di seguito l’analisi delle principali novità introdotte.
Decreto Fiscale 2019, sanatoria per errori formali sostituisce il condono
La dichiarazione integrativa speciale di cui all’art. 9 del Decreto Legge n. 119/2018 è stata cancellata e sostituita per effetto dell’emendamento omnibus del Governo presentato in Commissione Finanze del Senato.
Salta il condono che prevedeva la possibilità di regolarizzare il non dichiarato fino a 100.000 euro all’anno versando un’imposta sostitutiva del 20%.
Al suo posto sarà introdotta la sanatoria sugli errori formali nella dichiarazioni regolarmente presentate: sarà possibile pagare un forfait di 200 euro per ciascun anno d’imposta, fatta eccezione per le violazioni di cui al quadro RW.
Decreto Fiscale 2019: più conveniente la definizione delle liti pendenti
Le novità riguardano anche l’operazione di chiusura dei contenziosi contro l’Agenzia delle Entrate. Con un emendamento a firma della Lega, è stato introdotto uno sconto del 10% e l’eliminazione di sanzioni e interessi per le controversie per le quali è stato presentato solo il ricorso.
Lo sconto si fa più corposo in caso di vittoria in primo grado (60%) mentre sarà necessario pagare soltanto il 15% del valore della lite in caso di vittoria anche in secondo grado.
Pagamento al 5%, invece, nel caso di controversie affidate alla Cassazione nelle quali è il contribuente ad aver vinto nei tre precedenti gradi del giudizio.
Decreto Fiscale 2019, rottamazione ter cartelle con più rate e tolleranza
Rottamazione ter delle cartelle più leggera: una delle novità sulla pace fiscale riguarda il numero di rate per la definizione agevolata dei ruoli compresi tra il 2000 e il 2017.
Soltanto nel 2019 le rate della rottamazione saranno due, con scadenze fissate a luglio e a novembre. A partire dal 2020, invece, bisognerà annotare sul calendario quattro appuntamenti, grazie alla rateizzazione ancora più lunga prevista da uno degli emendamenti al Decreto Fiscale approvato in Commissione Finanze del Senato.
Più rate per la rottamazione-ter e tolleranza in caso di ritardo minimo nei pagamenti: chi non pagherà in tempo avrà a disposizione 5 giorni di tempo per mettersi in regola.
Decreto Fiscale 2019, proroga del bonus bebè
Bonus bebè anche per i nati dal 1° gennaio 2019: la proroga dell’assegno di natalità è stata approvata tra le novità del DL n. 119/2018.
Pur lasciando inalterati gli importi previsti e i limiti di reddito ISEE, spunta una novità: il bonus bebè sarà maggiorato del 20% per i secondi figli nati o adottati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2019.
Accesso all’anagrafe dei conti anche alla Guardia di Finanza
Anche la Guardia di Finanza potrà accedere all’Anagrafe dei conti e dei rapporti finanziari.
Con uno degli emendamenti al Decreto Legge n. 119/2018 il Governo punta a rendere più efficace la lotta all’evasione fiscale grazie al lavoro congiunto tra Entrate e Fiamme Gialle.
Fino ad oggi, i dati messi a disposizione dell’Agenzia delle Entrate sono stati utilizzati soltanto nei confronti di un ristretto numero di società, destinatarie dei controlli tra le informazioni dichiarate e i movimenti sui conti.
Decreto Fiscale 2019, le novità sulla fattura elettronica: esonero medici e farmacie, stop sanzioni fino a settembre
Le novità contenute negli emendamenti al DL fiscale 2019 riguardano anche l’obbligo di fatturazione elettronica in vigore per le partite IVA dal 1° gennaio.
Per risolvere, seppur in parte, i rilievi sollevati dal Garante per la Privacy, sono stati inclusi tra i soggetti esonerati - accanto ai titolari di partita IVA in regime dei minimi e forfettario - anche medici e farmacie, che già trasmettono i dati al sistema TS. A questi si aggiungono le associazioni sportive dilettantistiche che non superano i 65.000 euro di entrate nell’anno.
Proroga della moratoria delle sanzioni fino a settembre 2019 soltanto per i contribuenti con liquidazione IVA mensile. Pare quindi che i trimestrali saranno tenuti a trasmettere le fatture elettroniche entro 10 giorni dalla data di effettuazione dell’operazione a partire dal 1° luglio 2019. Una novità che crea notevoli complicazioni per le imprese ma soprattutto per gli intermediari.
Precompilata IVA dal 2020?
In chiusura si segnala che ulteriore novità prevista dal Decreto Fiscale 2019 è l’avvio della dichiarazione IVA precompilata a partire dal 2020 con i dati comunicati con le fatture elettroniche.
I titolari di partita IVA che accetteranno senza modifiche la dichiarazione precompilata dall’Agenzia delle Entrate saranno esonerati dall’obbligo di tenuta del registro delle fatture e dell’acquisto.
A tal proposito si segnala come l’avvento della precompilata per le partite IVA rappresenta una semplificazione soltanto apparente: viste le diverse specificità che caratterizzano ciascuna attività di lavoro autonomo o professionale (in primis le diverse percentuali di detrazione dell’imposta) sarà molto difficile accettare il modello inviato dall’Agenzia delle Entrate senza modifiche.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Decreto Fiscale 2019: cosa cambia con l’emendamento omnibus