Decreti anti coronavirus, FNC e CNDCEC sulle novità dei DL Cura Italia e Liquidità

Alessio Mauro - Commercialisti ed esperti contabili

Decreti anti coronavirus, con il comunicato stampa del 29 aprile 2020, FNC e CNDCEC diffondono lo studio sulle novità legate alla conversione in legge del decreto Cura Italia e sul DL Liquidità. Tra gli aspetti trattati: la sospensione dei versamenti e degli adempimenti, le misure a sostegno delle imprese e molti altri.

Decreti anti coronavirus, FNC e CNDCEC sulle novità dei DL Cura Italia e Liquidità

Decreti anti coronavirus, FNC e CNDCEC pubblicano il terzo aggiornamento sulle novità legate alle misure del Governo per rispondere all’emergenza.

Con il comunicato stampa del 29 aprile 2020 viene presentato il documento che riassume le principali novità sulle modifiche della legge di conversione del decreto Cura Italia e del DL Liquidità.

La pubblicazione dà conto dei principali cambiamenti rispetto al testo ufficiale dei provvedimenti e degli ulteriori chiarimenti di prassi pubblicati nelle ultime due settimane.

Gli aspetti presi in considerazione sono molti: le misure fiscali sulla sospensione dei versamenti e degli adempimenti tributari e previdenziali, le azioni a sostegno del lavoro, i provvedimenti per i territori maggiormente colpiti dall’emergenza epidemiologica, le disposizioni in favore delle imprese, il sostegno alla liquidità e molti altri aspetti.

Decreti anti coronavirus, il terzo aggiornamento FNC e CNDCEC sulle novità dei DL Cura Italia e Liquidità

Con il comunicato stampa del 29 aprile 2020 FNC e CNDCEC fanno il punto sulle novità relative ai decreti anti coronavirus approvati dal Governo per rispondere all’emergenza.

Il terzo aggiornamento sulla conversione del DL Cura Italia e sul decreto Liquidità riepiloga i principali cambiamenti rispetto al testo originariamente approvato e riporta i chiarimenti di prassi pubblicati nelle ultime due settimane.

I temi della pubblicazione sono molti, tra questi ci sono i seguenti:

  • le misure fiscali sulla sospensione dei versamenti e degli adempimenti tributari e previdenziali;
  • le azioni a sostegno del lavoro;
  • i provvedimenti per i territori maggiormente colpiti dall’emergenza epidemiologica;
  • le disposizioni in favore delle imprese, il sostegno alla liquidità.

Ognuno di questi aspetti è interessato da particolari novità, la maggior parte delle quali sono la diretta conseguenza delle modifiche della legge di conversione del decreto Cura Italia.

Il documento riporta inoltre le principali informazioni utili ai professionisti per non rimanere impreparati su quanto prevedono le misure.

Decreti anti coronavirus, le principali novità del documento FNC e CNDCEC

Il nuovo documento della Fondazione e del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti contabili segue le due precedenti pubblicazioni, rispettivamente del 18 marzo e del 15 aprile.

Sono molti gli aspetti affrontati nel nuovo aggiornamento, la maggioranza dei quali interessano le modifiche della legge di conversione del decreto Cura Italia e i cambiamenti apportati dal decreto Liquidità.

Tra le novità del nuovo testo convertito del DL Cura Italia c’è l’introduzione delle esercenti di librerie che non risultano ricomprese in gruppi editoriali dagli stessi direttamente gestite tra i soggetti più colpiti dall’emergenza epidemiologica.

Per tali soggetti era già previsto l’esonero delle ritenute effettuate tra il 21 febbraio e il 31 marzo 2020 e la scadenza è stata spostata la 31 maggio.

C’è poi un focus sulle modifiche del calendario del modello 730 che, con i decreti in questione, ha visto l’anticipazione al 1° gennaio 2020 delle misure previste dal decreto Fiscale a partire dall’anno 2021.

Tra i cambiamenti c’è l’unificazione al 30 settembre di ciascun anno del termine di presentazione del modello 730, e delle schede per la scelta della destinazione del due, del cinque e dell’otto per mille, al proprio sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale, al CAF-dipendenti o al professionista abilitato.

Il comma 3 dell’articolo 62 del decreto Cura Italia prevede la sospensione dei termini degli adempimenti e dei versamenti fiscali e contributivi per le i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione che hanno il domicilio fiscale, la sede legale, o la sede operativa in determinate province.

Oltre a Bergamo, Cremona, Lodi e Piacenza viene aggiunta la provincia di Brescia.

Una novità riguarda anche il credito di imposta per botteghe e negozi previsto dall’articolo 65: in sede di conversione del decreto Cura Italia, il credito d’imposta in oggetto non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell’IRAP, né rileva ai fini del rapporto per il calcolo della deducibilità degli interessi passivi e delle spese generali di cui agli articoli 61 e 109, comma 5, del TUIR.

Ad essere interessato dalle nuove modifiche è anche l’articolo 66 che regolamenta le erogazioni liberali per azioni di contrasto al coronavirus.

Le disposizioni dell’articolo in sono state estese anche alle erogazioni liberali effettuate per le medesime finalità in favore degli enti religiosi civilmente riconosciuti.

Buona parte dell’approfondimento analizza gli aspetti tecnici delle misure per il rilancio del lavoro e per il sostegno alle imprese.

Una delle novità si concentra sull’articolo 19, che riguarda le norme speciali in materia di trattamento ordinario di integrazione salariale e assegno ordinario.

In fase di conversione del DL cura Italia vengono soppressi gli obblighi di informazione e consultazione sindacale originariamente previsti.

Per i dettagli sugli ulteriori aspetti trattati, si consiglia la consultazione del documento.

FNC e CNDCEC - Documento di studio diffuso con il comunicato del 29 aprile 2020
Le novità dei decreti sull’emergenza da Covid-19 (D.L. «Cura Italia» n. 18/2020 convertito e D.L. «Liquidità» n. 23/2020). Terzo aggiornamento.

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