Corrispettivi telematici, quali obblighi per macchine a gettoni per l’autolavaggio?

Corrispettivi telematici, quali sono gli obblighi a cui si deve adempiere per le macchine a gettoni per l'autolavaggio? Fornisce chiarimenti la risposta all'interpello numero 417 del 29 settembre 2020: la gettoniera a moneta deve rispettare l'obbligo di accreditamento del gestore e di censimento degli apparecchi. I chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate.

Corrispettivi telematici, quali obblighi per macchine a gettoni per l'autolavaggio?

Corrispettivi telematici, quali sono gli obblighi per le macchine a gettoni, ad esempio quelle per l’autolavaggio?

A fornire chiarimenti è la risposta all’interpello numero 417 del 29 settembre 2020 dell’Agenzia delle Entrate.

Dopo aver dato informazioni sulle caratteristiche che deve rispettare una gettoniera a moneta per il servizio di pesa pubblica, l’Amministrazione finanziaria specifica che per tali servizi automatici deve essere rispettato l’obbligo di trasmissione telematica dei corrispettivi.

La gettoniera a moneta deve adempiere, nello specifico, agli obblighi di accreditamento del gestore e di censimento degli apparecchi.

Corrispettivi telematici, quali obblighi per macchine a gettoni per l’autolavaggio?

La risposta all’interpello numero 417 del 29 settembre 2020 fornisce chiarimenti sugli obblighi di trasmissione dei corrispettivi telematici, in particolare per le macchine a gettoni, ad esempio quelle per l’autolavaggio.

Agenzia delle Entrate - Risposta all’interpello numero 417 del 29 settembre 2020
Interpello articolo 11, comma 1, lettera a), legge 27 luglio 2000, n. 212 - pesa pubblica funzionante a gettoni - certificazione dei corrispettivi.

Lo spunto nasce da un caso concreto presentato dall’istante, proprietario di una pesa pubblica a gettoni, che chiede chiarimenti all’Agenzia delle Entrate sull’eventuale categorizzazione della gettoniera come “vending machine” e sull’obbligo di registrazione degli incassi presso l’Agenzia delle Entrate.

Il documento di prassi parte dal riepilogare le categorie di attività imponibili, in base a quanto previsto dal decreto IVA.

La circolare n. 18 del 22 maggio 1976 fornisce chiarimenti a riguardo, e sottolinea che è fornita:

“una elencazione positiva delle attività che, esercitate dagli Enti pubblici territoriali, sia con gestione in economia diretta sia attraverso Aziende Municipalizzate, presentano il requisito oggettivo per l’imponibilità.”

La pesa pubblica rientra tra le attività di applicazione dell’IVA, ovvero al numero 23.

Il riferimento normativo è l’articolo 22 del decreto IVA, ovvero il decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633.

La certificazione è effettuata secondo quanto stabilito dall’articolo 2, commi 1 e 2, del d.lgs. n. 127 del 2015.

L’obbligo di trasmissione telematica dei corrispettivi è previsto a partire dal 1° gennaio 2020.

Il decreto legislativo stabilisce inoltre che:

“A decorrere dal 1° aprile 2017, la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi di cui al comma 1 sono obbligatorie per i soggetti passivi che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizi tramite distributori automatici.”

Corrispettivi telematici, le gettoniera a moneta è classificata come vending machine

Per rispondere al quesito dell’istante l’Agenzia delle Entrate richiama dei precedenti documenti di prassi.

Nello specifico i seguenti:

Nel testo del documento chiarificatore vengono forniti chiarimenti sulle macchine cambia monete che erogano gettoni per il servizio di autolavaggio.

In particolare si chiarisce quanto segue:

“le macchine che erogano gettoni (o strumenti equivalenti) utilizzati per il servizio di autolavaggio - quando rispettino i requisiti previsti dai provvedimenti del Direttore dell’Agenzia (cfr., in particolare, i provvedimenti prot. n. 102807 del 30 giugno 2016 e prot. n. 61936 del 30 marzo 2017) sono da considerarsi distributori automatici o vending machine (si veda la risoluzione n. 116/E del 21 dicembre 2016) e sono sottoposti alla relativa disciplina.”

Per distributore automatico si intende qualsiasi apparecchio che, su richiesta dell’utente, eroga direttamente o indirettamente prodotti e servizi.

Le componenti necessarie per tale categorizzazione sono le seguenti:

  • uno o più sistemi di pagamento;
  • un sistema elettronico, o sistema master, composto da una o più schede elettroniche dotate di processore con memoria, capace di memorizzare e processare dati al fine di erogare il bene o il servizio selezionato dall’utente finale;
  • un erogatore di beni e/o servizi.

Tali apparecchi devono essere assoggettati ai relativi obblighi, trai i quali l’accreditamento del gestore e il censimento degli apparecchi.

Corrispettivi telematici: come adempiere agli obblighi

Nella parte finale del documento di prassi vengono fornite indicazioni su come adempiere agli obblighi a cui sono assoggettate le attività e i relativi distributori automatici.

A riguardo viene richiamata la risposta alla consulenza giuridica n. 3, pubblicata il 24 gennaio 2019.

Tale documento spiega che per le pubbliche amministrazioni non è prevista alcuna esclusione ma le stesse possono adempiere agli obblighi secondo le modalità ed i termini definiti nelle Convenzioni di cooperazione informatiche.

In particolare viene chiarito che:

“qualora gli enti interessati non sottoscrivano le predette Convenzioni o non integrino quelle già esistenti, saranno tenuti ad assolvere all’obbligo di cui all’articolo 2, comma 2, del D.Lgs. n. 127 del 2015 mediante le modalità ordinarie di trasmissione previste per gli altri soggetti passivi IVA.”

Infine, l’Agenzia delle Entrate sottolinea che al momento il servizio descritto dall’istante non risulta ancora nel catalogo dei servizi per gli enti locali che, pertanto, non sono tenuti ad adempiere alla memorizzazione e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi percepiti mediante i distributori automatici.

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