Congedo Covid 2021, i periodi per cui spetta il pagamento al 50 per cento: istruzioni INPS

Eleonora Capizzi - Leggi e prassi

Il congedo parentale Covid 2021 e il relativo indennizzo sono fruibili per l'arco temporale dal 13 marzo al 30 giugno 2021, ma si possono convertire anche periodi già goduti dal 1° gennaio 2021. Con la circolare n. 63 del 14 aprile 2021 l'INPS fornisce le istruzioni su quando il pagamento spetta nella misura del 50 per cento.

Congedo Covid 2021, i periodi per cui spetta il pagamento al 50 per cento: istruzioni INPS

Congedi parentali Covid 2021: quali sono i periodi per i quali spetta il pagamento pari al 50 per cento della retribuzione?

A questo e ad altri interrogativi ha risposto l’INPS con la circolare numero 63 del 14 aprile 2021, con la quale vengono fornite le istruzioni sulla misura prevista dal Decreto legge 13 marzo 2021, numero 30.

Si tratta del supporto in favore dei genitori lavoratori dipendenti del settore privato con figli minori di 14 anni o disabili gravi.

Il congedo, e il relativo indennizzo al 50 per cento, possono essere richiesti per periodi di infezione da SARS Covid-19 del figlio, di sua quarantena da contatto e di sospensione dell’attività didattica, ricompresi tra il 13 marzo 2021, data di entrata in vigore della norma, fino al 30 giugno 2021.

Ma non solo. La domanda potrà essere presentata anche per convertire i periodi di congedo parentale fruiti a partire dal 1° gennaio 2021 fino al rilascio della procedura informatica per richiedere il nuovo congedo che, al momento, è ancora in fase di aggiornamento.

Si rammenta che per i lavoratori dipendenti i cui figli hanno un’età compresa tra i 14 e i 16 anni non è previsto alcuno aiuto economico, ma solo la possibilità di assentarsi dal lavoro senza rischiare il licenziamento.

Congedo Covid 2021, i periodi per cui spetta il pagamento al 50 per cento: istruzioni INPS

Con la circolare numero 63 arrivano ulteriori chiarimenti da parte dell’INPS sui periodi per cui si può richiedere il nuovo congedo parentale 2021 e per cui sarà possibile, una volta resa disponibile la procedura INPS, presentare domanda.

INPS - circolare numero 63 del 14 aprile 2021
Scarica la circolare su Congedo 2021 per genitori, lavoratori dipendenti del settore privato, con figli affetti da COVID-19, in quarantena da contatto o con attività didattica in presenza sospesa o con centri diurni assistenziali chiusi. Istruzioni contabili. Variazioni al piano dei conti

Il sistema per richiedere i nuovi congedi straordinari è infatti ancora in fase di aggiornamento, sebbene la misura sia già fruibile presentando apposita richiesta al proprio datore di lavoro per poi regolarizzarla in seguito in fase di presentazione dell’istanza telematica.

Domanda che, in caso sia “nuova” e non di conversione, potrà riguardare anche periodi di astensione precedenti la data di presentazione della stessa, purché relativa a periodi non antecedenti il 13 marzo fino al 30 giugno 2021 - data di scadenza della misura - riferiti a periodi di infezione del figlio o di suo isolamento, nonché di sospensione dell’attività didattica. Gli intervalli per cui si chiede il congedo devono essere comprovati dalla documentazione allegata.

Ma attenzione: anche per i periodi precedenti all’entrata in vigore del DL del 13 marzo si può fare domanda, ma stavolta di conversione.

“(...) gli eventuali periodi di congedo parentale o di prolungamento di congedo parentale (...) fruiti dal 1° gennaio 2021 e fino al 12 marzo 2021 possano essere convertiti, a domanda, nel congedo di cui trattasi e non sono computati e indennizzati a titolo di congedo parentale”.

Questo è quanto si legge nella circolare INPS.

Si rammenta che il lavoratore dipendente del settore privato per fruire del congedo, previsto solo alternativamente all’altro genitore, deve rispettare i seguenti requisiti:

  • Avere un rapporto di lavoro dipendente in essere. Per tale ragione, in caso di intervenuta cessazione o sospensione del rapporto di lavoro, viene meno il diritto alla misura e le giornate successive all’evento non possono essere indennizzate.
  • non deve poter svolgere lavoro in modalità agile.
  • deve essere convivente con il figlio per tutto il periodo di fruizione. La convivenza si ritiene sussistere quando il figlio ha la residenza anagrafica nella stessa abitazione del genitore richiedente.

Si ricorda inoltre che il congedo straordinario non può essere fruito se l’altro genitore convivente sia disoccupato, sospeso dal lavoro o comunque non svolga attività lavorativa.

È altresì incompatibile la fruizione del congedo straordinario negli stessi giorni in cui l’altro genitore convivente svolga la prestazione lavorativa in modalità agile.

Congedo parentale Covid, possibile conversione di periodi precedenti al 13 marzo 2021

I genitori, lavoratori dipendenti con figli minori di 14 anni o con grave disabilità certificata, come anticipato, dovranno presentare l’apposita domanda una volta che l’INPS rilascerà la procedura.

Nel frattempo, coloro che ne hanno diritto possono comunque fruire del congedo tramite richiesta al proprio datore di lavoro, regolarizzando la medesima, successivamente quando sarà possibile.

E, ancora, in caso sia abbia intenzione di convertire periodi dal 1° gennaio al 12 marzo 2021, si dovrà presentare apposita istanza in sostituzione della precedente domanda di congedo parentale o di prolungamento di congedo parentale, senza necessità di invio di formale comunicazione di annullamento della domanda o di prolungamento di congedo precedente.

La conversione, tuttavia, dovrà essere comunicata prontamente al datore di lavoro.

In tal caso, qualora non sussistano i requisiti di legge per la fruizione del congedo 2021 per genitori, si provvede alla definizione delle domande di congedo parentale o di prolungamento di congedo parentale originariamente richieste.

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