Assegno di inclusione: come controllare l’esito della domanda

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Come si controlla l'esito della domanda per l'assegno di inclusione? Lo stato della pratica si verifica accedendo all’area riservata del sito INPS nella sezione dedicata all’ADI

Assegno di inclusione: come controllare l'esito della domanda

Per controllare l’esito della domanda di assegno di inclusione è necessario collegarsi all’apposita sezione del sito INPS dedicata alla misura, la stessa dalla quale è stata inviata la richiesta.

Qui gli interessati possono controllare lo stato di avanzamento della pratica.

Inizialmente, la domanda è nello stato “Acquisita”, finché non supera la prima fase istruttoria, in seguito alla quale sarà indicata come “Verificata salvo ulteriori controlli”.

Quelle che non superano questa fase sono sottoposte a un supplemento istruttorio, per cui gli interessati devono presentare ulteriori informazioni relative ai requisiti di accesso.

Chi ha già compilato e sottoscritto il patto di attivazione digitale (PAD) vedrà la domanda nello stato di “Accolta salvo ulteriori controlli”.

Cn l’esito positivo di tutti i controlli la domanda risulta “Accolta” e “Accolta in pagamento”.

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Assegno di inclusione: come controllare l’esito della domanda

Sono partiti il 26 gennaio 2024 i primi pagamenti dell’assegno di inclusione (ADI), la nuova prestazione che spetta ai nuclei familiari con almeno un minore, una persona disabile, con più di 60 anni oppure in condizioni di svantaggio.

La domanda si può inviare dal 18 gennaio 2023 utilizzando l’apposita procedura sul sito dell’INPS. Ma come si controlla l’esito della richiesta inviata e come si verifica lo stato della pratica?

Per prima cosa è utile ricordare che per ottenere il pagamento della somma spettante, non è sufficiente inviare la domanda all’INPS. I richiedenti dovranno anche iscriversi sulla piattaforma SIISL e compilare e firmare il patto di attivazione digitale (PAD).

La domanda per l’ADI, quindi, si considera accolta e l’INPS procede con il pagamento dell’assegno dopo l’esito positivo dell’istruttoria e la firma del PAD.

Il primo passo della procedura è dunque quello della presentazione della domanda. La richiesta si può presentare direttamente online sul sito dell’INPS, accedendo tramite SPID, CNS o CIE. In alternativa è possibile rivolgersi ai Patronati oppure ai CAF.

Come si controlla allora l’esito della domanda inviata?

Per verificare lo stato della richiesta, è necessario collegarsi alla stessa sezione del sito INPS per la presentazione della domanda e cliccare su “Utilizza il servizio”. Da qui selezionare “Assegno di inclusione - Utilizza il servizio” ed eseguire l’accesso con le proprie credenziali di identità digitale.

Si aprirà così la propria area personale. Cliccando su “Accedi alla domanda” si aprirà il pannello con la lista delle richieste presentate, la data di trasmissione, lo stato e gli altri dati di riepilogo.

Assegno di inclusione: cosa fare se la domanda resta nello stato “Acquisita

Come indicato dal Ministero del Lavoro nelle diverse guide alla presentazione della domanda per l’ADI disponibili sul sito istituzionale, la richiesta inviata dal richiedente viene inizialmente assunta come “Acquisita”, finché non supera la prima verifica istruttoria.

Dopodiché la domanda assumerà lo statoVerificata salvo ulteriori controlli” sia nella procedura web della domanda (accesso dal sito INPS) sia all’interno del Sistema informativo di inclusione sociale e lavorativa (SIISL).

Chi, invece, ha già precompilato e sottoscritto il PAD vedrà la propria domanda nello stato di “Accolta salvo ulteriori controlli”.

Le domande acquisite ma che non superano i primi controlli, infine, sono sottoposte a un supplemento istruttorio. Di conseguenza, nel SIISL la domanda continuerà ad essere visualizzabile nello statoAcquisita” mentre nella procedura saranno poste nello stato di “Sospesa per supplemento istruttorio”.

Le motivazioni per la richiesta di un supplemento istruttorio possono essere diverse:

  • Verifica cittadinanza e residenza;
  • Soglie ISEE e soglie di reddito e patrimonio;
  • DSU non presente o ISEE con omissioni o difformità o discordante con nucleo familiare.

Se la domanda risulta “Accolta” allora i controlli hanno dato esito positivo e presto lo stato cambierà in “Accolta in pagamento”.

Cliccando sulla “i a lato dello stato si potrà consultare l’esito dei controlli, e in caso di esito positivo anche il periodo e la data della disposizione così come l’importo che si riceverà.

L’INPS contatterà via SMS il richiedente avvisandolo della disponibilità della Carta di Inclusione, da ritirare presso un qualsiasi ufficio postale.

Per le domande presentate da febbraio, il primo pagamento sarà erogato dal giorno 15 del mese successivo a quello di sottoscrizione del patto di attivazione digitale, mentre i pagamenti successivi saranno disposti il giorno 27 del mese di competenza.

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