Riscaldamenti: quando si accendono? Date, orari e novità dal MITE per ridurre i consumi

Anna Maria D’Andrea - Leggi e prassi

Quando è prevista l'accensione dei riscaldamenti? Il decreto MITE firmato il 6 ottobre 2022 cambia date e orari con l'obiettivo di ridurre i consumi. Slitta di 8 giorni la data di avvio, mentre è anticipata di 7 quella di spegnimento. Saranno inoltre ridotte di un grado le temperature, passando a 19 gradi nelle abitazioni e 17 negli uffici e nelle fabbriche.

Riscaldamenti: quando si accendono? Date, orari e novità dal MITE per ridurre i consumi

Quando è prevista l’accensione dei riscaldamenti?

Per effetto delle novità disposte dal decreto del Ministero per la Transizione Ecologica del 6 ottobre 2022 cambiano le date, ma anche orari e temperature dei riscaldamenti in abitazioni, uffici e fabbriche.

Dalle zone senza limitazioni a quelle più calde, date e orari cambiano a livello locale e per il 2022 bisognerà fare i conti con le nuove regole volte a ridurre i consumi di gas.

Il decreto del MITE recepisce quanto previsto dal Piano nazionale per il contenimento dei consumi pubblicato il 6 settembre 2022.

Tra le novità, il rinvio di 8 giorni della data di accensione dei riscaldamenti e l’anticipo di una settimana dello spegnimento, così come la riduzione della durata di un’ora al giorno e la temperatura massima che non potrà superare i 19°C, 17 nei luoghi di lavoro e nelle attività artigianali e assimilate.

Riscaldamenti: quando si accendono? Date, orari e novità dal MITE per ridurre i consumi

Orari e periodo di accensione dei riscaldamenti sono regolati su base nazionale ed è il DPR n. 74/2013 a definire quando ed entro quali limiti sono attivati gli impianti nelle abitazioni così come nei luoghi di lavoro.

L’Italia a livello climatico è suddivisa in sei zone, differenziate sulla base delle temperature medie registrate, ed è in base a queste che sono stabilite date e orari di accensione dei riscaldamenti.

In particolare, è l’articolo 4 del decreto di cui sopra a stabilire i tempi e gli orari:

  • Zona A: ore 6 giornaliere dal 1° dicembre al 15 marzo;
  • Zona B: ore 8 giornaliere dal 1° dicembre al 31 marzo;
  • Zona C: ore 10 giornaliere dal 15 novembre al 31 marzo;
  • Zona D: ore 12 giornaliere dal 1° novembre al 15 aprile;
  • Zona E: ore 14 giornaliere dal 15 ottobre al 15 aprile;
  • Zona F: nessuna limitazione.

Alle regole generali si affiancano però le deroghe in via di predisposizione per affrontare il periodo in corso e, in particolare, per ridurre i consumi di gas a fronte della crisi energetica.

Le novità in arrivo per abbattere le bollette del gas individuali e il conto nazionale, in vista della stagione invernale, sono contenute nel Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale presentato dal MITE il 6 settembre 2022.

Il decreto del 6 ottobre 2022 definisce quindi i nuovi orari di accensione dei riscaldamenti e le date di avvio e di spegnimento.

In particolare, le date di accensione dei riscaldamenti saranno ritardate di 8 giorni, così come sarà anticipato lo spegnimento di una settimana. Non solo: si va verso la riduzione di un’ora al giorno della durata massima prevista.

Ecco quindi quando saranno accesi i riscaldamenti nelle diverse zone d’Italia, con date e orari previsti per il 2022 e per i mesi invernali del 2023:

ZonaLimite orarioData accensione - spegnimento
Zona A (Lampedusa, Linosa, Porto Empedocle) ore 5 giornaliere dal 8 dicembre al 7 marzo
Zona B (Agrigento, Catania, Crotone, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa, Trapani) ore 7 giornaliere dal 8 dicembre al 23 marzo
Zona C (Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Imperia, Latina, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari, Taranto) ore 9 giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo
Zona D (Ancona, Ascoli Piceno, Avellino, Caltanissetta, Chieti, Firenze, Foggia, Forlì’, Genova,Grosseto, Isernia, La Spezia, Livorno, Lucca, Macerata, Massa, Carrara, Matera, Nuoro, Pesaro, Pesaro, Pescara, Pisa, Pistoia, Prato, Roma, Savona, Siena, Teramo, Terni, Verona, Vibo Valentia, Viterbo) ore 11 giornaliere dal 8 novembre al 7 aprile
Zona E (Alessandria, Aosta, Arezzo, Asti, Bergamo, Biella, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Como, Cremona, Enna, Ferrara, Cesena, Frosinone, Gorizia, L’Aquila, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Modena, Novara, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Piacenza, Pordenone, Potenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rieti, Rimini, Rovigo, Sondrio, Torino, Trento, Treviso, Trieste, Udine, Varese, Venezia, Verbania, Vercelli, Vicenza) ore 13 giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile
Zona F (Belluno, Cuneo) nessuna limitazione -
Piano di contenimento dei consumi di gas - MITE 6 settembre 2022
Scarica il testo del Piano Nazionale presentato dal Ministero per la Transizione Ecologica
Decreto MITE del 6 ottobre 2022 - riduzione riscaldamento
Scarica il testo del decreto con le nuove regole sull’accensione dei riscaldamenti

Riscaldamenti più bassi e un’ora in meno: limite di 19°C nelle abitazioni, 17° a lavoro

Le novità del Piano presentato dal Ministro Cingolani riguardano inoltre temperature e orari di accensione dei riscaldamenti.

Il Decreto Ministeriale prevede la riduzione di un grado dei valori ordinari, che passeranno quindi a:

  • 17°C +/- 2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili;
  • 19°C +/- 2°C di tolleranza per tutti gli altri edifici, comprese le abitazioni.

Dalle nuove regole saranno esentate le utenze sensibili, quali ad esempio gli ospedali e le case di cura, così come dovrebbero essere confermati gli altri esoneri previsti dal DPR n. 74/2013.

Come evidenziato nella tabella sopra riportata, a cambiare sarà anche la durata giornaliera dei riscaldamenti, che verrà ridotta di un’ora in tutte le zone, esclusa la F.

Le novità sopra esposte porterebbero, secondo l’ENEA, ad un risparmio pari complessivamente a 3 miliardi di metri cubi di gas, considerando sia la riduzione complessiva di 15 giorni del periodo di riscaldamento che l’ora in meno di accensione e il valore massimo della temperatura prevista.

Un dato che si affianca al risparmio conseguibile con le misure comportamentali che verranno consigliate ai cittadini, dalla riduzione della temperatura e della durata delle docce, fino all’uso delle pompe di calore anche per il riscaldamento invernale.

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