Certificato carichi pendenti: modulo di richiesta e istruzioni per le imprese

Tommaso Gavi - Dichiarazioni e adempimenti

Dal sito dell'Agenzia delle Entrate è scaricabile il modello per la richiesta del certificato dei carichi pendenti. Le imprese devono presentare l'istanza, secondo le modalità previste, all'ufficio territorialmente competente sulla base del domicilio fiscale

Certificato carichi pendenti: modulo di richiesta e istruzioni per le imprese

Cos’è il certificato dei carichi pendenti? È un documento che può essere richiesto all’Agenzia delle Entrate e contiene i carichi pendenti che risultano nel sistema informativo dell’anagrafe tributaria.

Le imprese possono richiederlo seguendo le apposite istruzioni e inviando il modello, scaricabile in fac-simile dal sito dell’Amministrazione finanziaria.

La richiesta può essere effettuata mediante il servizio online dell’Agenzia delle Entrate, tramite consegna diretta all’ufficio territoriale competente, con raccomandata con avviso di ricevimento o mediante posta elettronica certificata.

Particolari indicazioni devono essere tenute da conto per i cosiddetti “grandi contribuenti”.

Certificato carichi pendenti: il modulo di richiesta per le imprese

A stabilire le regole sul certificato dei carichi pendenti è l’articolo 14 del decreto legislativo del numero 472/1997, rubricato come “Cessione di azienda”.

Il comma 3 prevede quanto di seguito riportato:

“Gli uffici e gli enti indicati nel comma 2 sono tenuti a rilasciare, su richiesta dell’interessato, un certificato sull’esistenza di contestazioni in corso e di quelle già definite per le quali i debiti non sono stati soddisfatti. Il certificato, se negativo, ha pieno effetto liberatorio del cessionario, del pari liberato ove il certificato non sia rilasciato entro quaranta giorni dalla richiesta.”

La richiesta della certificazione all’Amministrazione finanziaria permette di ottenere un documento in cui sono indicati i carichi pendenti che risultano dal sistema informativo dell’anagrafe tributaria.

A stabilire le regole per il rilascio di tale documentazione è il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 25 giugno 2001.

La richiesta deve avvenire con la presentazione del modello dell’istanza - rft, il cui fac-simile è scaricabile dal portale istituzionale.

Agenzia delle Entrate - Modello richiesta carichi pendenti
Fac-simile scaricabile dal sito istituzionale.

Il modello deve essere presentato all’ufficio competente, che varia sulla base del domicilio fiscale del soggetto.

In linea di massima si deve fare riferimenti agli indirizzi delle direzioni provinciali.

Nel caso dei cosiddetti “grandi contribuenti”, la richiesta deve essere presentata esclusivamente alla direzione regionale territorialmente competente.

In linea generale si tratta dei contribuenti con volume d’affari, ricavi o compensi superiori a 100.000.000 euro.

Per ciascun periodo d’imposta deve essere considerato il valore più elevato tra i seguenti dati:

  • i ricavi, secondo l’articolo 85, comma 1, lett. a) e b), del TUIR;
  • l’ammontare lordo complessivo dei compensi derivanti dall’esercizio di arti e professioni, sulla base dell’articolo 53, comma 1, del TUIR;
  • il volume d’affari, individuato secondo l’articolo 20 del Dpr n. 633/1972, ovvero il decreto IVA.

Certificato carichi pendenti: istruzioni e modalità per la richiesta

La richiesta del certificato per carichi pendenti può essere presentata secondo diverse modalità.

L’istanza può essere presentata mediante il servizio online “Consegna documenti e istanza”.

Nel caso in cui la richiesta si effettuata tramite soggetto delegato, il modello - rtf deve essere sottoscritto con firma digitale del delegante. In alternativa è necessaria la firma autografa e una fotocopia del documento di identità.

I documenti devono essere caricati attraverso la funzionalità “Upload documenti”, dopo aver selezionalo l’ufficio competente.

In alternativa si può scegliere la consegna diretta a tale ufficio, che sarà chiamato a rilasciare la relativa ricevuta.

La richiesta può inoltre essere inviata tramite raccomandata con avviso di ricevimento: il destinatario dovrà essere ancora una volta l’ufficio territorialmente competente e deve essere allegata la fotocopia del documento di identità del soggetto che firma il modello.

Infine si può utilizzare la posta elettronica certificata. In tal caso nell’oggetto deve essere inserita la dicitura: “Richiesta Certificato carichi pendenti”.

Per la firma valgono le stesse regole previste nel caso di scelta del servizio online dell’Agenzia delle Entrate.

L’indirizzo PEC a cui deve essere inoltrata la richiesta è quello della Direzione Provinciale territorialmente competente, riportato nell’apposita pagina del sito dell’Amministrazione finanziaria.

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