Buoni spesa 2021, quando arrivano? Novità nel DL Sostegni bis per velocizzare i tempi

Rosy D’Elia - Leggi e prassi

Buoni spesa 2021, quando arrivano? Con la conversione in legge del DL Sostegni bis, sono all'orizzonte novità per snellire le procedure e ridurre i tempi di attesa. Il testo ha ricevuto l'ok della Camera con voto di fiducia, si attende l'approvazione definitiva entro il 24 luglio.

Buoni spesa 2021, quando arrivano? Novità nel DL Sostegni bis per velocizzare i tempi

Buoni spesa 2021, quando arrivano? Sono all’orizzonte novità per snellire e velocizzare le procedure dei Comuni così da ridurre i tempi di attesa.

A prevederla è una modifica apportata all’articolo 53 del DL Sostegni bis, che ha previsto una nuova tornata di aiuti allargando il sostegno anche ai canoni di locazione e alle utenze domestiche.

Il testo deve essere convertito entro la scadenza del 24 luglio: dopo l’ok ottenuto alla Camera con voto di fiducia, manca solo l’approvazione del Senato.

Buoni spesa 2021, quando arrivano? Novità nel DL Sosteni bis per una erogazione più rapida

I buoni spesa 2021 introdotti dall’articolo 53 DL n. 73/2021 nascono per supportare le famiglie che si trovano in uno stato di bisogno e come le altre precedenti tornate di aiuti sono erogate dai Comuni.

Rispetto al passato, gli aiuti non riguardano solo la solidarietà alimentare ma rappresentano anche un sostegno per il pagamento dei canoni di locazione.

Tutti i dettagli operativi, importi, requisiti di accesso e modalità vengono stabiliti su base territoriale e possono, quindi, variare da Nord a Sud, da Comune a Comune.

E infatti i 500 milioni di euro stanziati sono stati ripartiti tra i diversi enti locali, in base a quanto stabilito dal Decreto del Ministero dell’Interno del 24 giugno 2021, adottato di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Per accelerare i tempi di erogazione dei buoni spesa 2021, inoltre, il testo dell’articolo 53 del DL Sostegni bis si è arricchito di un nuovo comma durante l’ier di conversione in legge:

“Al fine di snellire i procedimenti di spesa relativi alle risorse di cui al presente articolo, i comuni possono applicare le procedure di cui all’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 658 del 29 marzo 2020, in quanto compatibili”.

Buoni spesa 2021, quando arrivano? Novità nel DL Sosteni bis per una erogazione più rapida

Dall’approvazione della norma a quando arrivano i buoni spesa ai beneficiari spesso, infatti, passano mesi.

A Roma è stato possibile richiedere il contributo, da un minimo di 200 a un massimo di 600 euro, previsto per i cittadini in difficoltà economica dal Decreto Ristori convertito in legge a metà dicembre solo a partire da fine febbraio e fino ai primi di luglio.

E anche per quanto riguarda i buoni spesa 2021 e gli aiuti per affitti e bollette elettriche del DL Sostegni bis gli aspiranti beneficiari hanno già aspettano quasi due mesi.

Proprio per snellire le procedure e velocizzare i tempi, quindi, il testo dell’articolo 53 viene modificato.

Le risorse a disposizione sono state suddivise tra i vari Comuni secondo i parametri stabiliti:

  • una quota pari a 250 milioni di euro è ripartita in proporzione alla popolazione residente di ciascun comune;
  • un’altra quota di pari importo è ripartita in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun comune e il valore medio nazionale, ponderata per la rispettiva popolazione;
  • il contributo minimo che spetta a ciascun comune non può in ogni caso risultare inferiore a euro 600.

E, riferendosi all’Ordinanza della Protezione Civile numero 658 del 29 marzo 2020, gli enti territoriali potranno replicare le modalità operative adottate già nella prima fase della pandemia.

In particolare potranno anche destinare alle misure urgenti di solidarietà alimentare eventuali donazioni e avranno la possibilità di scegliere due formule per i buoni spesa 2021:

  • erogazione di voucher utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari presso gli esercizi commerciali contenuti nell’elenco pubblicato da ciascun comune nel proprio sito istituzionale;
  • acquisto di generi alimentari o prodotti di prima necessità.

Nel testo si legge:

“I Comuni, per l’acquisto e per la distribuzione dei beni di cui al comma 4, possono avvalersi degli enti del Terzo Settore. Nell’individuazione dei fabbisogni alimentari e nella distribuzione dei beni, i Comuni in particolare possono coordinarsi con gli enti attivi nella distribuzione alimentare realizzate nell’ambito del Programma operativo del Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD)”.

Infine è sempre il Comune a dover individuare la platea di beneficiari con la definizione dei requisiti di accesso, avendo cura di indirizzare gli aiuti a coloro che si trovano in uno stato di bisogno e dii dare priorità a chi non riceve altri aiuti.

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