Buoni benzina 2023, novità nel DL Carburanti: esclusa l’esenzione contributiva

Rosy D’Elia - Irpef

Anche per il 2023 sono state confermare le regole per i buoni benzina, si esclude però l'esenzione contributiva, l'agevolazione opera solo sul piano fiscale: la precisazione è una delle novità inserite nel testo di conversione in legge del DL Carburanti approvato alla Camera il 21 febbraio

Buoni benzina 2023, novità nel DL Carburanti: esclusa l'esenzione contributiva

Anche per il 2023 i buoni benzina che i datori di lavoro scelgono di riconoscere alle lavoratrici e ai lavoratori dipendenti possono beneficiare delle agevolazioni previste per lo scorso anno entro il limite di 200 euro: l’esenzione, però, è solo fiscale e non contributiva.

La precisazione è contenuta in una delle modifiche inserite nel testo di conversione in legge del Decreto Carburanti che è stato approvato alla Camera il 21 febbraio e passa ora al Senato per il via libera definitivo atteso entro metà marzo.

Buoni benzina, come funziona? L’esenzione diventa solo fiscale, esclusa quella contributiva

A introdurre anche per il 2023 le agevolazioni sui buoni benzina erogati ai lavoratori e alle lavoratrici dipendenti dai datori di lavoro è l’articolo 1 del DL n. 5 del 2023.

“Il valore dei buoni benzina o di analoghi titoli per l’acquisto di carburanti ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti, nel periodo dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, non concorre alla formazione del reddito del lavoratore, se di importo non superiore a euro 200 per lavoratore”.

Si legge nel Decreto Carburanti.

Viene riproposta, quindi, la stessa misura prevista per l’anno scorso e messa in campo con il DL n. 21 del 2022. Ma per il 2023 si aggiunge al testo una precisazione importante.

“L’esclusione dal concorso alla formazione del reddito del lavoratore, disposta dal primo periodo, non rileva ai fini contributivi”.

Il chiarimento è stato messo nero su bianco durante l’iter di conversione in legge del DL n. 5 del 2023: il testo è stato approvato alla Camera il 21 febbraio ed è passato, ora, al Senato per il via libera definitivo.

Buoni benzina, novità nel Decreto Carburanti:per il 2023 non c’è l’esenzione contributiva

L’agevolazione sui buoni benzina, in altre parole, per il 2023 consiste solo in un’esenzione fiscale, mentre è esclusa quella contributiva.

Si tratta di una novità rispetto allo scorso anno: la norma che ha introdotto gli stessi benefici per il 2022, infatti, si limitava ad escludere i buoni benzina per l’acquisto di carburanti dalla formazione del reddito del lavoratore ponendo il limite dei 200 euro e facendo riferimento all’articolo 51 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi che regola, in via ordinaria, il trattamento da riservare ai finge benefit.

Il riferimento al TUIR, presente anche nel Decreto Carburanti, prevede quindi un’esenzione ad ampio raggio che tocca sia la sfera fiscale che quell contributiva.

E a confermarlo è anche l’INPS che, fornendo chiarimenti sui fringe benefit e sui buoni benzina dello scorso anno, premette:

“Il decreto legislativo 2 settembre 1997, n. 314, novellando l’articolo 12 della legge 30 aprile 1969, n. 153, ha introdotto il principio della unificazione della retribuzione imponibile fiscale e previdenziale, stabilendo espressamente che l’assoggettamento al prelievo contributivo dei redditi di lavoro dipendente avvenga sulla medesima base determinata a fini fiscali a norma dell’articolo 51 del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 (c.d. Testo unico delle imposte sui redditi, TUIR), salvo specifiche deroghe giustificate dalla diversa natura del prelievo previdenziale”.

Dal punto di vista pratico, quindi, nella determinazione della retribuzione imponibile ai fini previdenziali bisogna considerare il regime di esclusione dalla concorrenza alla formazione del reddito di lavoro dipendente entro i limiti stabiliti: 200 euro nel caso dei buoni benzina.

Solo il superamento della soglia prevista impone di includere nel reddito di lavoro dipendente tutta la somma erogata dal datore di lavoro e di assoggettare l’intero valore al prelievo previdenziale.

Con la precisazione inserita nel testo di conversione in legge del Decreto Carburanti da approvare in via definitiva, però, la sfera contributiva si esclude in maniera esplicita dall’agevolazione prevista per i buoni carburante che resta, quindi, applicabile solo sul fronte fiscale.

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