Prezzi della benzina: le novità del Decreto Carburanti

Rita Maria Esposito - Leggi e prassi

Caro benzina, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il “Decreto Trasparenza Carburanti” contenente disposizioni urgenti per monitorare i prezzi della benzina. Nasce anche la Commissione di allerta sui prezzi e si prevedono maggiori controlli e un inasprimento delle sanzioni

Prezzi della benzina: le novità del Decreto Carburanti

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge numero 5 del 14 gennaio 2023, meglio noto come “Decreto Carburanti”.

Entrato in vigore nella giornata di ieri, 15 gennaio, il decreto era stato varato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 10 gennaio per tutelare i consumatori contro i rincari ingiustificati dei prezzi di benzina, diesel e gasolio.

L’entrata in vigore del decreto arriva dopo una settimana, in cui il dibattito politico è stato interamente monopolizzato dall’emergenza relativa ai rincari dei prezzi dei carburanti su strade e autostrade italiane.

Con le misure contenute nel provvedimento il Governo prova a placare le polemiche scaturite anche dalla decisione di non confermare lo sconto sulle accise carburanti.

Nella sua versione definitiva, infatti, il provvedimento prevede la possibilità di introdurre nuovi tagli delle accise nel caso in cui il prezzo dei carburanti dovesse superare una determinata soglia.

Novità per gestori e automobilisti: maggiori controlli e multe fino a 6000 euro

Alla fine il rinnovo dei tagli alle accise, almeno per il momento non c’è stato, ma l’entrata in vigore del Decreto Carburanti, ha introdotto numerose novità per gestori e automobilisti.

Come già anticipato nei giorni scorsi, il decreto varato d’urgenza dal Governo contiene disposizioni sulla trasparenza dei prezzi dei combustibili e sul rafforzamento delle prerogative del Garante dei Prezzi, che avrà maggiori poteri di controllo e sanzionatori.

Gli interventi cardine previsti nel decreto sono:

  • l’obbligo per i gestori di esporre il prezzo medio nazionale dei carburanti;
  • il rafforzamento dei poteri del Garante dei prezzi e l’istituzione della Commissione di allerta sui prezzi;
  • l’inasprimento delle sanzioni;
  • la possibilità di ricorrere a nuovi tagli alle accise.

Tra le novità introdotte dal decreto anche il l’erogazione di un nuovo bonus trasporti da 60 euro.

Esposizione dei prezzi medi nazionali, per consentire ai consumatori di confrontare i prezzi ai distributori

Tra le misure studiate per frenare eventuali episodi di speculazione sui prezzi dei carburanti, il decreto introduce obbligo giornaliero per i distributori di esporre “con specifica evidenza” nella stazione di servizio, oltre al prezzo di vendita praticato per i diversi carburanti, anche il prezzo medio nazionale che sarà calcolato e comunicato dal Ministero delle Imprese, così da consentire ai consumatori di poterli confrontare.

Si attende la pubblicazione - entro 15 giorni dall’entrata in vigore del decreto - di un apposito provvedimento da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy contenente indicazioni relative alla frequenza, alla modalità e alle tempistiche per la comunicazione dei dati indicanti il prezzo medio dei carburanti. I gestori avranno due settimane per adeguare la cartellonistica.

Il decreto prevede anche un inasprimento delle sanzioni per i gestori inadempienti. Infatti, nei casi di violazione degli “obblighi di comunicazione e pubblicità dei prezzi” ed esposizione dei prezzi medi nazionali, sono previste sanzioni amministrative comprese tra i 500 e i 6.000 euro.
Dopo la terza violazione, inoltre, si può incorrere nella chiusura dell’attività da un minimo di una settimana a un massimo di 90 giorni. I controlli saranno effettuali dalla Guardia di Finanza.

Tali sanzioni si applicano anche nei confronti dei gestori che applicano un prezzo diverso da quello indicato tramite l’apposita cartellonistica esposta nell’impianto.

La metà degli introiti provenienti dalle sanzioni amministrative sarà versata in un apposito capitolo iscritto nello stato di previsione del Ministero delle Imprese destinato a “finanziare l’implementazione dell’infrastruttura informatica e telematica per la rilevazione dei prezzi dei carburanti” e per finanziare iniziative a favore dei consumatori.

Nasce la Commissione di Allerta Rapida di Sorveglianza dei Prezzi: maggiori poteri al Garante dei Prezzi

Tra le misure previste nella nuova normativa c’è anche rafforzamento dei poteri del Garante dei Prezzi nonchè l’istituzione di una Commissione di Allerta Rapida di Sorveglianza dei Prezzi che avrà il compito di coadiuvare il Garante nella sua attività e

“monitorare la dinamica dei prezzi dei beni di largo consumo derivanti dall’andamento dei costi dei prodotti energetici e delle materie prime sui mercati internazionali”.

Nel caso in cui, dalle indagini condotte dalla commissione, dovessero emergere fenomeni speculativi, il Garante dovrà informare il Ministro delle Imprese al fine di avviare l’adozione delle misure correttive ritenute opportune.

Caro carburanti, possibili tagli alle accise in caso di aumento del prezzo dei carburanti

L’articolo 2 del decreto introduce, infine, anche la possibilità di ricorrere al meccanismo della cosiddetta “accisa mobile” attraverso una modifica del comma 290 della legge 24 dicembre 2007 (Legge di Bilancio 2008).

Tale modifica prevede una diminuzione delle accise nel caso in cui il prezzo dei carburanti aumenti oltre una determinata soglia. Nel caso specifico, i tagli scattano se il prezzo aumenta

“sulla media del precedente bimestre, rispetto al valore di riferimento, espresso in euro, indicato nell’ultimo Documento di programmazione economico-finanziaria.”

Il riferimento è alla media del quadrimestre precedente all’adozione del decreto. I costi relativi alla diminuzione delle accise saranno coperti dai maggiori introiti dell’IVA.

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