Bonus psicologo: agevolazione per il 2023 ai nastri di partenza

Protagonista dell'ultima settimana di Fisco e Lavoro il bonus psicologo 2023: dopo mesi di attesa l'agevolazione è finalmente pronta a partire. Le domande per il reddito di cittadinanza non si potranno più inviare dal 30 novembre, mentre è più vicina la proroga per la Decontribuzione Sud. Confermata la sanatoria sugli scontrini fiscali. Dal 1° dicembre, poi, sarà possibile inviare la comunicazione relativa ai crediti dei bonus casa e del superbonus non utilizzabili

Bonus psicologo: agevolazione per il 2023 ai nastri di partenza

Il bonus psicologo 2023 è finalmente pronto a partire. Raggiunta l’intesa sul decreto attuativo, che dà il via libera alla concessione dei contributi per 5 milioni di euro.

I cittadini e le cittadine con ISEE massimo di 50.000 euro potranno ricevere fino a 1.500 euro per le spese di psicoterapia.

Il reddito di cittadinanza è sempre più vicino alla fine, l’INPS ha annunciato che dal 30 novembre non sarà più possibile fare domanda. La proroga del Quadro temporaneo di crisi e transizione al 30 giugno 2024, invece, facilità il rinnovo della Decontribuzione Sud per il prossimo anno.

La conversione in legge del decreto energia non modifica la sanatoria sugli scontrini elettronici: la scadenza per il ravvedimento operoso è fissata al 15 dicembre 2023.

Novità poi dall’Agenzia delle Entrate la quale comunica che dal 1° dicembre sarà disponibile il servizio sulla Piattaforma cessione crediti per la comunicazione delle somme inutilizzabili relative a bonus casa e superbonus.

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Bonus psicologo: agevolazione per il 2023 ai nastri di partenza

Dopo mesi di silenzi e di ritardo è stato firmato il decreto attuativo che dà il via libera al bonus psicologo 2023, l’agevolazione che riconosce un contributo a sostegno delle spese per le sedute psicologiche.

Il Ministero della Salute ha raggiunto l’intesa con MEF e Conferenza Stato-Regioni sbloccando così i 5 milioni di euro stanziati per il 2023 e gli 8 milioni a partire dal 2024.

Manca ora solo la data di presentazione delle domande che sarà fornita dall’INPS tramite apposite istruzioni.

I beneficiari potranno ottenere fino a 1.500 euro per le sessioni di psicoterapia con professionisti iscritti regolarmente nell’elenco degli psicoterapeuti nell’ambito dell’albo degli psicologi.

Come per il 2022 potranno richiedere il contributo tutti i cittadini e le cittadine con un valore ISEE non superiore a 50.000 euro, anche per la formazione delle graduatorie priorità a chi ha un ISEE più basso.

Limite ISEEImporto massimo spettante
inferiore a 15.000 euro 1.500 euro
compreso tra 15.000 e 30.000 euro 1.000 euro
compreso tra 30.000 e 50.000 euro 500 euro

Resta, però, il dubbio relativo ai fondi a disposizione che appaiono decisamente insufficiente a coprire tutta la platea dei possibili beneficiari, anche a fronte delle domande presentate nel 2022, per le quali le risorse erano 5 volte tanto.

Stop alle domande per il reddito di cittadinanza dal 30 novembre

L’addio al reddito di cittadinanza è sempre più vicino. Dal 31 dicembre non sarà più operativo e la fruizione del beneficio terminerà per tutti.

L’INPS ha annunciato che in vista della fine della misura non sarà più possibile presentare nuove domande di accesso al sussidio a partire dal 30 novembre 2023.

La trasmissione delle istanze da parte dagli intermediari è consentita fino al 20 dicembre, ma gli utenti devono presentarla agli stessi comunque entro il 30 novembre.

Le nuove richieste presentate a novembre consentiranno solamente il pagamento della mensilità di dicembre, erogata il 27 del mese.

Ad ogni modo, saranno comunque erogate successivamente eventuali rate arretrate, così come la liquidazione della somma eventualmente spettante a titolo di assegno unico. Per questo motivo, la carta RdC resterà attiva nei primi mesi del 2024 per consentire l’utilizzo degli importi accreditati e il riconoscimento di eventuali erogazioni spettanti.

Il 30 novembre 2023 segna anche il termine di scadenza entro il quale i servizi sociali devono comunicare l’eventuale presa in carico dei nuclei familiari che cessano la fruizione del beneficio alla settima mensilità.

I nuclei che vengono presi in carico riceveranno il pagamento della rata di novembre il 15 dicembre 2023 e quello della rata di dicembre il 27 del mese.

Decontribuzione Sud: proroga al 2024 più vicina

Una novità importante, poi, è arrivata da Bruxelles: la Commissione UE ha prorogato per 6 mesi la durata del Quadro Temporaneo di crisi e transizione, estendendone la scadenza fino al 30 giugno 2024.

Tale proroga, come annunciato dal Ministero del Lavoro, renderà più semplice e veloce per l’Italia ottenere l’autorizzazione per prolungare la Decontribuzione Sud a questa stessa data.

La misura agevolativa che riconosce un esonero contributivo del 30 per cento nei confronti dei datori di lavoro con sede in una delle regioni del Sud Italia, infatti, è in scadenza a dicembre.

Sebbene sia prevista fino al 2029, per essere operativa necessita dell’autorizzazione da parte della Commissione Europea in quanto rientra tra gli aiuti di Stato. L’ultima autorizzazione concessa lo scorso dicembre scade appunto a fine anno.

Bonus casa e superbonus: dal 1° dicembre comunicazione dei crediti non utilizzabili

L’Agenzia delle Entrate ha comunicato le prime novità per quanto riguarda il monitoraggio dei crediti inutilizzabili derivanti dai bonus casa e dal superbonus.

L’ultimo cessionario, sia in caso di opzione per la cessione del credito che dello sconto in fattura, sarà tenuto a comunicare all’Agenzia i crediti non utilizzati.

La comunicazione deve essere inviata attraverso la piattaforma Cessione crediti, la quale sarà implementata con la nuova funzionalità a partire dal 1° dicembre.

Sarà, quindi, possibile inviare la comunicazione a decorrere da tale data. Le procedure da seguire sono 2 a seconda che i crediti siano tracciabili o meno.

Restano esclusi dall’obbligo di comunicazione i crediti inutilizzabili in quanto sottoposti a sequestro.

Scontrini elettronici: confermato il ravvedimento operoso

Il 21 novembre il Senato ha dato il via libera alla conversione in legge del decreto energia, senza che vi siano state particolari novità nel corso dell’iter di discussione.

Una delle misure previste disciplina la sanatoria per gli scontrini elettronici.

Se da un lato viene cancellata la sanatoria sulle sanzioni per gli scontrini elettronici applicate in caso di errori o omissioni prevista nella prima bozza del provvedimento, dall’altro viene confermato il ravvedimento operoso, applicabile anche in caso di violazioni relative al periodo dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2023.

Il ravvedimento, che comporta la riduzione della sanzione sulla base del tempismo della regolarizzazione, si applicherà anche in caso di violazioni già constatate, non oltre la data del 31 ottobre 2023.

Ci sarà tempo fino al 15 dicembre per pagare l’importo dovuto e le violazioni regolarizzate tramite ravvedimento operoso non saranno calcolate ai fini dell’applicazione della sanzione accessoria della sospensione della licenza o dell’attività.

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