Bonus prima casa e scadenza relativa a residenza, vendita, acquisto: riparte l’orologio

Rosy D’Elia - Imposte di registro, ipotecarie e catastali

Per non perdere i benefici del bonus prima casa, è necessario rispettare precise date di scadenza relativamente alla residenza, ma anche alla vendita o all'acquisto di una nuova abitazione. Dopo una lunga pausa dovuta all'emergenza Covid, riparte il calcolo dei termini: le istruzioni per il contaggio

Bonus prima casa e scadenza relativa a residenza, vendita, acquisto: riparte l'orologio

Dopo una lunga pausa dovuta all’emergenza Covid, l’orologio che segna il tempo del bonus prima casa è ripartito: lo stop delle lancette si è concluso il 30 ottobre 2023.

Riprende il calcolo dei termini da rispettare relativamente alla residenza, ma anche alla vendita o all’acquisto di una nuova abitazione per non perdere le agevolazioni.

Fermo da febbraio 2020 a marzo 2022, il contatore delle agevolazioni è stato messo nuovamente in stand by fino a questo autunno in maniera retroattiva con l’ultimo Decreto Milleproroghe approvato.

Bonus prima casa: ripartito il contatore per le scadenze relative a residenza, vendita, acquisto

Chi beneficia del bonus prima casa ha la possibilità di versare le imposte dovute in maniera ridotta.

Tipologia di acquistoBonus prima casa
Acquisto da un privato (o da un’azienda che vende in esenzione Iva) Imposta di registro del 2, anziché 9, sul valore catastale
Imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 50 euro
Acquisto da impresa con vendita soggetta a IVA Imposta sul valore aggiunto, calcolata sul prezzo della cessione pari al 4 per cento e non al 10
Imposte di registro, catastale e ipotecaria 200 euro ciascuna

In alcuni casi la normativa concede ai cittadini e alle cittadine beneficiarie delle agevolazioni di uniformarsi ai requisiti richiesti entro precise date di scadenza:

  • chi non ha la residenza nel comune in cui si trova l’abitazione acquistata ha 18 mesi di tempo per effettuare il trasferimento;
  • in caso di alienazione dell’immobile nei cinque anni successivi alla stipula dell’atto di acquisto a cui sono stati applicati i benefici previsti dalla normativa, entro la scadenza di un anno è necessario procedere con il riacquisto della prima casa;
  • chi ha usufruito del bonus prima casa per un secondo acquisto allo stesso modo ha un anno di tempo per vendere l’abitazione acquistata in precedenza.

Le difficoltà legate all’emergenza Covid, che nei primi mesi del 2020 ha bloccato anche gli spostamenti sul territorio, hanno portato alla necessità di mettere in pausa il conteggio dei tempi da considerare per rispettare le scadenze legate al bonus prima casa.

Con interventi a più riprese, lo stop è durato in totale circa tre anni e mezzo e la clessidra riprende a scorrere da oggi, 31 ottobre.

Bonus prima casa: come calcolare le scadenze da rispettare dopo lo stop

L’ultimo stop al conteggio dei termini da rispettare per non perdere i benefici del bonus prima casa è stato previsto dall’articolo 3 del Decreto Milleproroghe dello scorso anno.

“I termini previsti dalla nota II-bis all’articolo 1 della tariffa, parte prima, allegata al testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta di registro, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131, nonché il termine previsto dall’articolo 7 della legge 23 dicembre 1998, n. 448, ai fini del riconoscimento del credito d’imposta per il riacquisto della prima casa, sono sospesi nel periodo compreso tra il 1° aprile 2022 e il 30 ottobre 2023. Sono fatti salvi gli atti notificati dall’Agenzia delle entrate alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, emessi per il mancato rispetto dei termini di cui alla nota II-bis all’articolo 1 della tariffa, parte prima, allegata al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131, e del termine di cui all’articolo 7 della legge 23 dicembre 1998, n. 448, e non si fa luogo al rimborso di quanto già versato”.

La norma ha messo in pausa fino all’autunno del 2023 anche i tempi relativi al riconoscimento del credito d’imposta per il riacquisto della prima casa previsto per i contribuenti che provvedono ad acquisire, a qualsiasi titolo, un’altra abitazione non di lusso entro 12 mesi dall’alienazione dell’immobile oggetto delle agevolazioni.

Ora che il tempo riprende a scorrere anche per il bonus prima casa vale la pena ricordare le istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate sul conteggio dei termini.

Nella circolare sulle novità del DL Milleproroghe 2022 sono illustrate le indicazioni per individuare la scadenza da rispettare per non perdere le agevolazioni.

Nel calcolo va considerato il periodo eventualmente già trascorso prima del 23 febbraio 2020 e far ripartire il conto dei 12 o dei 18 mesi dal 30 ottobre 2023, per i periodi successivi, invece, bisogna partire direttamente dal 31 ottobre 2023.

Volendo fare un esempio pratico, chi ha acquistato una casa beneficiando delle agevolazioni il 23 dicembre 2019 per la scadenza del trasferimento della residenza dovrà considerare già trascorsi due mesi al momento dello stop: dal 31 ottobre restano 16 mesi per trasferirsi.

In ogni caso, l’ultimo DL Milleproroghe che ha congelato il calendario ha chiarito anche che gli ulteriori tempi supplementari non riguardano coloro che al tempo avevano già ricevuto un avviso dall’Agenzia delle Entrate.

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