Bonus per le lavoratrici madri, a chi spetta il contributo di 480 euro?

Rosy D’Elia - Leggi e prassi

A chi spetta il nuovo bonus per le lavoratrici madri? La platea di beneficiarie fatta di dipendenti, autonome e professioniste si divide. Per alcune diventa un contributo

Bonus per le lavoratrici madri, a chi spetta il contributo di 480 euro?

Novità in arrivo per il bonus destinato alle lavoratrici madri: la platea si divide in più categorie tra dipendenti, autonome e professioniste.

Per alcune diventa un contributo di 480 euro, per altre resta una decontribuzione.

Ad annunciare il doppio binario la Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone al termine del Consiglio dei Ministri che ha approvato il DL Omnibus il 20 giugno.

Il bonus mamme, introdotto nel 2024 e poi confermato con alcune modifiche anche per il 2025, nasceva come esonero contributivo.

E, mentre il decreto attuativo per dare seguito alle disposizioni dell’ultima Legge di Bilancio è rimasto inattuato dal 31 gennaio, arriva una totale ridefinizione dell’agevolazione e un’aggiunta di 180 milioni di euro per un totale di 480 milioni di euro.

Bonus per le lavoratrici madri a chi spetta il contributo di 480 euro?

Stando alle dichiarazioni di Calderone, ci sarà un doppio binario per l’erogazione del bonus lavoratrici madri:

  • è previsto un contributo di 480 euro per:
    • le lavoratrici con contratto a tempo indeterminato, professioniste e autonome con due figlie o figli, fino al compimento del decimo anno di età del più piccolo;
    • le lavoratrici madri con tre o più figli o figlie con contratto a tempo determinato, professioniste e autonome;
  • continueranno a beneficiare della decontribuzione le lavoratrici madri con 3 o più figli o figlie con un rapporto di lavoro a tempo indeterminato che già ne usufruivano.

Non sembrano esserci sorprese, invece, per il limite di reddito da rispettare: una retribuzione o un reddito imponibile fino a 40.000 euro. Per tutti i dettagli servirà attendere le novità in Gazzetta Ufficiale.

Nella nuova formulazione, secondo le anticipazioni, nei primi due casi si avrà diritto a un bonus di 40 euro al mese per tutto l’anno che verrà erogato in un’unica soluzione a dicembre.

Bonus per le lavoratrici madri: come funziona?

Anche per l’erogazione ci saranno diversi binari in base alla categorie di appartenenza.

Il bonus per le lavoratrici madri sarà riconosciuto in busta paga come importo aggiuntivo netto alle lavoratrici dipendenti.

Le autonome e le professioniste iscritte alla gestione separata dovranno rivolgersi all’INPS per ottenere il contributo.

Mentre per le professioniste interessate saranno chiamate in causa le casse di previdenza privatizzate: “valuteremo in forma di convenzione di farle intervenire”, ha anticipato la Ministra.

Per tutte le beneficiarie, sottolinea Calderone, l’importo di 480 euro è netto e non viene considerato nel calcolo dell’ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, che viene utilizzato per accedere a una serie di bonus o per calcolarne la cifra.

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