Bonus casa: ritenuta più alta sui bonifici dal 1° marzo

Tommaso Gavi - Irpef

La ritenuta sui bonifici per le agevolazioni edilizie passa dall'8 all'11 per cento a partire da domani, 1° marzo 2024. La novità della Legge di Bilancio interessa tutti i bonus casa e può avere conseguenze per le imprese e i beneficiari dei bonus

Bonus casa: ritenuta più alta sui bonifici dal 1° marzo

Da domani, 1° marzo 2024, cambiano le regole per i bonus casa: la ritenuta sui bonifici parlanti per ottenere le agevolazioni fiscali aumenta dall’8 all’11 per cento.

A stabilirlo è una delle misure contenute nella scorsa Legge di Bilancio.

L’aumento interessa le diverse agevolazioni edilizie, dal superbonus all’ecobonus, passando per il sismabonus, il bonus ristrutturazione e il bonus barriere al 75 per cento.

Uno degli effetti sarà la diminuzione di liquidità immediata per le imprese. Da domani aumentano infatti le somme che verranno “trattenute” in anticipo sui bonifici ricevuti, che saranno successivamente recuperate con rivalsa sull’IRPEF o sull’IRES dovuta.

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Bonus casa: ritenuta più alta sui bonifici dal 1° marzo

Da domani, 1° marzo, si applicherà una delle misure inserite nella Legge di Bilancio 2024 e che riguarda i bonus casa.

Aumenta, infatti, la ritenuta che banche e Poste Italiane applicheranno ai bonifici parlanti dei beneficiari delle agevolazioni. Sono interessati i pagamenti del superbonus, dell’ecobonus e del sismabonus, ma anche quelli del bonus ristrutturazione e del bonus barriere al 75 per cento.

La ritenuta, che si applica a titolo di acconto dell’IRPEF dovuta dai committenti per beneficiare delle detrazioni, passa dall’8 all’11 per cento.

La modifica prevista dall’articolo 1, comma 88, della legge 213/2023, la scorsa Manovra, inciderà immediatamente sulla liquidità delle imprese.

Si deve infatti applicare a titolo di acconto per il versamento delle imposte dovute dai beneficiari delle agevolazioni, con obbligo di rivalsa.

In altre parole, la somma è inizialmente “trattenuta” dall’importo del bonifico e verrà successivamente recuperata dalle aziende.

Nell’immediato, però, il 3 per cento delle somme non saranno nella disponibilità delle stesse, con possibili ripercussioni sull’andamento dei cantieri.

Bonus casa: le possibili conseguenze dell’aumento della ritenuta sui bonifici

In linea generale la misura prevista dalla Legge di Bilancio 2024 è esclusivamente l’aumento dell’anticipo sulle imposte da versare.

Tuttavia le conseguenze potrebbero essere diverse. Come già anticipato dal Sole 24 Ore, l’aumento delle entrate nelle Casse dello Stato è stato stimato a 622 milioni di euro.

Ovviamente alle maggiori entrate statali fa da contraltare una minore liquidità immediata per le imprese che potrebbe tradursi in una maggiore difficoltà nel pagamento dei fornitori e a cascata far proseguire i cantieri. Si potrebbe anche ipotizzare un aumento degli importi da parte delle imprese stesse, per ottenere nell’immediato maggiore liquidità.

Inoltre, l’applicazione della ritenuta calcolata dalle banche sarà automatica. Alcune imprese potrebbero non averse sufficiente capienza fiscale per utilizzare in compensazione i crediti relativi all’anticipo delle somme.

In sostanza c’è il rischio che i crediti restino nuovamente bloccati per le aziende che effettuano un numero limitato di operazioni.

La percentuale della ritenuta è, infatti, un tema che ha fatto discutere nel tempo e ha visto aumenti e diminuzioni contrapporsi dall’introduzione della misura.

Nel tempo la percentuale da applicare ai bonifici per agevolazioni fiscali è variata come di seguito riportato:

  • 10 per cento nel 2010;
  • 4 per cento dal 2011;
  • 8 per cento dal 1° gennaio 2015.

Un segnale di una ricerca di equilibrio tra gli attori coinvolti. Al momento si aggiunge un’ulteriore misura che incide sul già complesso quadro delle agevolazioni edilizie.

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