Bonus mobili ed elettrodomestici anche in caso di installazione di un nuovo condizionatore

Il bonus mobili ed elettrodomestici del 50 per cento spetta anche in caso di installazione di un nuovo condizionatore, intervento rientrante nell'ambito della manutenzione straordinaria ed agevolabile con il bonus ristrutturazioni. Tutte le condizioni da rispettare e i requisiti richiesti

Bonus mobili ed elettrodomestici anche in caso di installazione di un nuovo condizionatore

Via libera al bonus mobili ed elettrodomestici anche in caso di installazione di un nuovo condizionatore.

Il bonus fiscale del 50 per cento riconosciuto in caso di acquisto di climatizzatori a pompa di calore è doppio. L’intervento rientra tra quelli di manutenzione straordinaria agevolati dalla detrazione per le ristrutturazioni edilizie che aprono parallelamente le porte allo sconto fiscale riconosciuto per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici.

A chiarirlo è stata l’Agenzia delle Entrate e al fine di fruire del bonus mobili è necessario che il condizionatore sia stato installato a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente.

Bonus mobili ed elettrodomestici anche in caso di installazione di un nuovo condizionatore

L’installazione di condizionatori a pompa di calore è agevolabile nell’ambito del bonus ristrutturazioni, la detrazione del 50 per cento riconosciuta fino al limite di 96.000 euro di spesa.

Si tratta infatti di uno degli interventi rientranti nell’ambito della manutenzione straordinaria, anche qualora non si tratti di una sostituzione ma di un’installazione ex novo.

Oltre a poter accedere al bonus ristrutturazione del 50 per cento è inoltre possibile avvalersi del bonus mobili per il contestuale acquisto di arredi o elettrodomestici. La percentuale di detrazione IRPEF spettante è pari sempre al 50 per cento delle spese sostenute e dal 1° gennaio 2023 il limite massimo di costo detraibile ammonta a 8.000 euro.

A specificarlo è stata l’Agenzia delle Entrate, che nella circolare n. 7/2021 ha ricordato come ai fini del bonus mobili sia necessario effettuare sul proprio immobile interventi rientranti nella manutenzione straordinaria, categoria che include anche l’installazione o l’integrazione di impianti di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore.

Via libera quindi al doppio incentivo fiscale, che consente di recuperare una quota della spesa sostenuta in detrazione in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi.

Bonus mobili con l’installazione di condizionatori: le spese detraibili tra arredi ed elettrodomestici

Assodata la possibilità di abbinare la detrazione per i condizionatori a quella per arredi ed elettrodomestici, è quindi utile soffermarsi sulle regole per beneficiare dello sconto IRPEF.

Si ricorda in primo luogo che il bonus mobili può essere richiesto nel 2023 e fino al 31 dicembre 2024, con due diversi tetti di spesa. Per le somme pagate entro il 31 dicembre dell’anno in corso il limite massimo detraibile è pari a 8.000 euro, importo che scende a 5.000 euro dal 1° gennaio 2024.

La percentuale di detrazione fiscale è pari al 50 per cento della spesa sostenuta e, quindi, per l’anno in corso si può recuperare un importo massimo di 4.000 euro.

Nell’agevolazione rientrano le spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Per questi ultimi è necessario che siano di classe non inferiore classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori.

Requisito per beneficiare dell’agevolazione è che gli acquisti siano eseguiti a seguito di ristrutturazioni che consentono di accedere al relativo bonus fiscale del 50 per cento, ed è fondamentale che gli interventi siano iniziati dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello di acquisto dei beni.

Ad esempio quindi, chi lo scorso anno ha installato un condizionatore accedendo al bonus ristrutturazioni, potrà acquistare anche nel corso del 2023 arredi o elettrodomestici da portare in detrazione fiscale.

Nel caso specifico, per provare che i lavori di ristrutturazione sono iniziati prima dell’acquisto, basterà fornire una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (articolo 47 del Dpr 445/2000), considerando che per l’intervento non sono richiesti particolari titoli abilitativi.

Sul fronte delle spese per le quali sarà possibile fruire del bonus mobili, vi rientrano a titolo di esempio letti, armadi, materassi o ancora tavoli e sedie. Non sono invece agevolabili porte, pavimenti, tende o altri complementi d’arredo.

Nell’importo delle spese detraibili rientrano anche quelle di trasporto e montaggio.

In ogni caso, il bonus mobili spetta a patto di pagare con mezzi tracciabili, ossia bonifico, carte di credito o di debito.

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