Bonus assunzioni donne, settori ad alta disparità: sgravio al 50% dall’agricoltura all’industria

Alessio Mauro - Incentivi alle imprese

Bonus assunzioni donne, arriva il decreto del Ministero del Lavoro che definisce settori ad alta disparità per il 2021. Dall'agricoltura, fino all'industria, ecco quando spetta lo sgravio del 50% per i contratti a tempo indeterminato, determinato e per le trasformazioni.

Bonus assunzioni donne, settori ad alta disparità: sgravio al 50% dall'agricoltura all'industria

Bonus assunzioni donne, individuati i settori ad alta disparità: il decreto del Ministero del Lavoro del 16 ottobre 2020 fissa i campi occupazionali e le professioni per le quali si potrà accedere allo sgravio del 50% dei contributi.

Il bonus per le assunzioni spetta per i settori nei quali il tasso di disparità uomo-donna supera il 25% rispetto al 2019. Industria, agricoltura e servizi sono i settori in cui si registra il divario maggiore, ed il decreto del Ministero del Lavoro individua in apposite tabelle quali sono le professioni specifiche individuate.

Per le assunzioni di donne effettuate nel 2021, sia a tempo determinato che indeterminato, così come in caso di trasformazioni e stabilizzazione, sarà riconosciuto un bonus contributivo del 50%, per un periodo dai 12 e fino a 18 mesi.

Bonus assunzioni donne, settori ad alta disparità: sgravio al 50% dall’agricoltura all’industria

Quelli pubblicati dal Ministero del Lavoro con il decreto n. 234 del 16 ottobre 2020 sono i settori per i quali, nel 2021, si potrà accedere al bonus contributivo del 50% per le assunzioni di donne.

A prevedere che ogni anno vengano individuati i settori ad alta disparità occupazionale tra uomini e donne è il decreto n. 92/2012. L’obiettivo è ridurre il gap occupazionale, avvantaggiando le aziende che decidono di investire in nuove assunzioni rosa.

Scendendo nel dettaglio, il decreto del 16 ottobre 2020 individua, per il 2021, i settori e le professioni caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25% la disparità media uomo-donna, sulla base delle elaborazioni effettuate dall’lstat in relazione alla media annua del 2019.

I settori e le professioni individuati sono elencati rispettivamente nelle tabelle A e B. Per quanto concerne i settori ad alto tasso di disparità, si tratta di:

  • Agricoltura
  • Industria:
    • Costruzioni
    • Ind. estrattiva
    • Acqua e gestione rifiuti
    • Ind. energetica
    • Ind. manifatturiera
  • Servizi:
    • Trasporto e magazzinaggio
    • Informazione e comunicazione
    • Servizi generali della PA

Il decreto del Ministero del Lavoro individua inoltre le professioni ad alto tasso disparità uomo-donna, con l’Allegato B che riportiamo sinteticamente di seguito:

PROFESSIONE (CP2011) Tasso di disparità
92 - Sergenti, sovraintendenti e marescialli delle forze armate 96,2
74 - Conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento 95,7
62 - Artigiani ed operai metalmeccanici specializzati e installatori e manutentori di attrezzature elettriche ed elettroniche 95,1
61 - Artigiani e operai specializzati dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici 95,1
93 - Truppa delle forze armate 91,1
91 - Ufficiali delle forze armate 90,0
71 - Conduttori di impianti industriali 71,6
31 - Professioni tecniche in campo scientifico, ingegneristico e della produzione 71,4
64 - Agricoltori e operai specializzati dell’agricoltura, delle foreste, della zootecnia, della pesca e della caccia 68,9
12 - Imprenditori, amministratori e direttori di grandi aziende 65,7
22 - Ingegneri, architetti e professioni assimilate 62,2
84 - Professioni non qualificate nella manifattura, nell’estrazione di minerali e nelle
costruzioni
58,0
13 - Imprenditori e responsabili di piccole aziende 55,7
83 - Professioni non qualificate nell’agricoltura, nella manutenzione del verde, nell’allevamento, nella silvicoltura e nella pesca 54,9
21 - Specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali 53,4
72 - Operai semiqualificati di macchinari fissi per la lavorazione in serie e operai addetti al montaggio 42,2
63 - Artigiani ed operai specializzati della meccanica di precisione, dell’artigianato
artistico, della stampa ed assimilati
42,0
73 - Operatori di macchinari fissi in agricoltura 30,4
65 - Artigiani e operai specializzati delle lavorazioni alimentari, del legno, del tessile,
dell’abbigliamento, delle pelli, del cuoio e dell’industria dello spettacolo
25,8
81 - Professioni non qualificate nel commercio e nei servizi 15,7
11 - Membri dei corpi legislativi e di governo, dirigenti ed equiparati dell’amministrazione pubblica, nella magistratura, nei servizi di sanità, istruzione e ricerca e nelle organizzazioni di interesse nazionale e sovranazionale 11,8

Il tasso di disparità medio è stato rilevato per l’anno 2019 in misura pari al 9,3%, riporta il Ministero del Lavoro. La soglia sopra la quale un settore è caratterizzato da un tasso di disparità uomo-donna superiore di almeno il 25% del valore medio è pari all’ 11,6%.

Bonus assunzioni donne, sgravio al 50% per 12 o 18 mesi

La durata degli incentivi per le assunzioni di donne in settori e professioni individuati dal Ministero del Lavoro varia in considerazione della tipologia di contratto stipulato.

Il bonus assunzioni donne, introdotto dalla Riforma Fornero(legge numero 92 del 2012) prevede:

  • 12 mesi di sgravi contributivi pari al 50% a partire dalla data di assunzione nel caso di contratto di lavoro dipendente, a tempo determinato anche in somministrazione;
  • 18 mesi nel caso di assunzione a tempo indeterminato;
  • prolungamento fino a 18 mesi nel caso di trasformazione del contratto da determinato a indeterminato.

Un’agevolazione che nel 2021 si affiancherà agli ulteriori incentivi in cantiere con la Legge di Bilancio, che punta a dare il via a nuove misure per il lavoro.

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