Bonus 200 euro, la dichiarazione al datore di lavoro sblocca il pagamento

Rosy D’Elia - Leggi e prassi

Bonus 200 euro, lavoratrici e lavoratori dipendenti per accedere all'indennità contro il caro prezzi sono tenuti a presentare una dichiarazione preventiva al datore di lavoro. Solo dopo questo passaggio l'importo viene erogato nella busta paga di luglio. I dettagli nel testo ufficiale del Decreto Aiuti, DL n. 50 del 2022.

Bonus 200 euro, la dichiarazione al datore di lavoro sblocca il pagamento

Bonus 200 euro, erogazione semi automatica per le lavoratrici e i lavoratori dipendenti. Per sbloccare il pagamento, che viene effettuato direttamente in busta paga senza necessità di presentare domanda, serve una preventiva dichiarazione al datore di lavoro.

Tramite questo passaggio, richiesto solo a chi ha un rapporto di lavoro dipendente, si comunica di non far parte di altre categorie che riceveranno il contributo.

Fino a questo momento non c’è un modulo da utilizzare, ma in generale sulla misura si attendono maggiori dettagli dopo la pubblicazione del DL Aiuti in Gazzetta Ufficiale.

Bonus 200 euro, chi deve presentare la dichiarazione al datore di lavoro e a cosa serve

Il bonus 200 euro è lo strumento introdotto dal DL n. 50 del 2022 “che consente di aiutare le famiglie e limita i rischi di ulteriori aumenti di inflazione”, con queste parole il premier Mario Draghi ha descritto la misura subito dopo l’approvazione del provvedimento emergenziale in Consiglio dei Ministri.

Come si legge nel testo ufficiale del Decreto Aiuti, le modalità di accesso e di pagamento, così come i tempi di erogazione, cambiano da categoria a categoria.

Come accade per i pensionati e le pensionate e non solo, le lavoratrici e i lavoratori dipendenti ricevono il pagamento senza necessità di presentare domanda in busta paga. La procedura, però, non è del tutto automatica.

L’articolo 31 del testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 maggio 2022 indica uno specifico passaggio da seguire per ricevere l’indennità contro il caro prezzi:

“Tale indennità è riconosciuta in via automatica, previa dichiarazione del lavoratore di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18”.

Appare chiaro, quindi, che in caso di rapporto di lavoro dipendente per ricevere il bonus 200 euro è necessario presentare una dichiarazione preventiva al datore di lavoro.

Bonus 200 euro, la dichiarazione al datore di lavoro e i requisiti da rispettare

Bisogna acquisire l’autodichiarazione per escludere che i lavoratori e le lavoratrici abbiano già accesso ad altre formule dello stesso beneficio e in particolare all’indennità prevista per le persone titolari di trattamenti pensionistici, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, trattamenti di accompagnamento alla pensione e per i nuclei beneficiari del reddito di cittadinanza.

D’altronde nel caso dei lavoratori e delle lavoratrici dipendenti, il Decreto Aiuti indica due principali requisiti da rispettare per ottenere l’indennità contro il caro prezzi.

È necessario innanzitutto essere stati destinatari dell’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore di 0,8 punti percentuali nel primo quadrimestre 2022.

La misura è stata prevista dall’ultima Legge di Bilancio e il beneficio è applicabile a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 2.692 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima. Per questo, semplificando, si dice che anche questa categoria di beneficiari e beneficiarie debba rispettare il limite dei 35.000 euro.

L’altra condizione richiesta è proprio quella di non essere titolari dei trattamenti previsti dall’articolo 32 e riepilogati di seguito.

Beneficiari bonus 200 euroRequisitiModalità di pagamento
Pensionati e pensionate Essere titolari di trattamenti con decorrenza entro il 30 giugno 2022;
avere un reddito non superiore a 35.000 euro nel 2021
Automaticamente con la pensione di luglio (insieme alla quattordicesima per chi ne ha diritto)
Colf e badanti Avere in essere uno o più rapporti di lavoro alla data del 18 maggio 2022 Erogazione su domanda a luglio
Nuclei familiari beneficiari del reddito di cittadinanza Non avere nel nucleo familiare un componente già beneficiario dell’indennità Integrazione automatica della mensilità di luglio
Beneficiari di disoccupazione NAPSI o DisColl Aver percepito l’indennità nel mese di giugno 2022 Erogazione automatica dall’INPS
Beneficiari della disoccupazione agricola Aver percepito l’indennità nel corso del 2022 Erogazione automatica dall’INPS
Titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa Avere contratti attivi alla data del 18 maggio 2022 ed essere iscritti alla Gestione separata;

Non essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;

Avere un reddito derivante dai rapporti di lavoro non superiore a 35.000 euro nel 2021
Su domanda dall’INPS
Lavoratrici e lavoratori beneficiari del bonus Covid del primo DL Sostegni Aver ricevuto l’indennità del DL n. 41/2021 (commi da 1 a 9) Erogazione automatica dall’INPS
lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti di cui agli articoli da 13 a 18 del decreto legislativo 15 giugno 2015 Aver svolto prestazioni per almeno 50 giornate;

Avere un reddito derivante dai rapporti indicati non superiore a 35.000 euro per il 2021
Su domanda dall’INPS
Lavoratrici e lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo Essere iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo;

Aver versato almeno 50 contributi giornalieri;

Avere un reddito derivante dai rapporti indicati non superiore a 35.000 euro per il 2021
Su domanda dall’INPS
Lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie che, nel 2021 siano stati titolari di contratti autonomi occasionali Essere stati titolari di contratti autonomi occasionali
riconducibili alle disposizioni di cui all’articolo 2222 del codice civile;

Per il 2021 deve risultare l’accredito di almeno un contributo mensile;

Risultare già iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio
Su domanda dall’INPS
Incaricati alle vendite a domicilio Avere un reddito nell’anno 2021 derivante dalle attività di vendita a domicilio superiore a 5.000 euro;

Essere titolari di partita IVA attiva;

Essere iscritti alla Gestione separata alla data del 18 maggio.
Su domanda dall’INPS

Se è vero che al momento la necessità di presentare la dichiarazione al datore di lavoro prima di ottenere il pagamento del bonus 200 euro in busta paga è una certezza, è vero anche che non sono altrettanto certe le modalità di compilazione da seguire.

Si attendono, quindi, chiarimenti operativi su questo passaggio fondamentale per ottenere l’indennità prevista.

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