Comunicazioni di anomalia ISA fuori tempo massimo e i rischi sul CPB

Sandra Pennacini - Dichiarazione dei redditi

ISA e CPB: un binomio pericoloso. Le comunicazioni di anomalia ISA anno di imposta 2023, quasi fuori tempo massimo, possono far emergere errori che possono compromettere il CPB 2024/2025

Comunicazioni di anomalia ISA fuori tempo massimo e i rischi sul CPB

Anche quest’anno, quando ormai il termine previsto per i soggetti ISA per il versamento delle imposte e dei contributi in assenza di maggiorazione è decorso, l’Agenzia delle Entrate ha inviato le comunicazioni di anomalia che riguardano il modello ISA dell’anno di imposta precedente, ovvero il 2023.

Questa tempistica è quanto meno inopportuna, poiché spesso non consente al contribuente di individuare in tempo utile un errore che può essere reiterato per l’anno di imposta successivo, ovvero il 2024, ora oggetto di dichiarazione con il modello Redditi 2025.

A ciò si aggiunga il fatto che le comunicazioni pervengono in un momento di oggettivo picco di lavoro per i professionisti, intenti a chiudere una campagna dichiarativi che pare infinita.

Quest’anno, a complicare ulteriormente il quadro concorre il fatto che, soprattutto per i contribuenti che hanno aderito al CPB 2024/2025 (fondato sull’esito ISA dell’anno di imposta 2023), la verifica della segnalazione di anomalia non può assolutamente essere ignorata, né rimandata.

Infatti, se è ben vero che molto spesso tali comunicazioni non devono destare preoccupazione, è altrettanto vero che grazie alle stesse è possibile rendersi conto di un qualche errore o dimenticanza che potrebbe risultare fatale per il concordato appena applicato, laddove la modifica alla dichiarazione presentata lo scorso anno dovesse comportare la decadenza dai benefici.

Le comunicazioni di anomalia ISA 2025 per l’anno di imposta 2023

Le modalità di trasmissione e di gestione delle comunicazioni di anomalia ISA sono state stabilite dal provvedimento AdE Prot. n. 305720 del 24 luglio 2025.

Agenzia delle Entrate - provvedimento del 24 luglio 2025
Compliance ISA 2024 (anno d’imposta 2023): in arrivo le lettere del Fisco

L’elenco delle possibili anomalie è lungo; sono infatti previste ben 24 diverse tipologie, elencate all’allegato 1 del citato provvedimento.

In questa sede sarebbe ridondante richiamarle tutte, ritenendo più opportuno focalizzare l’attenzione sulle possibili conseguenze laddove l’alert dell’Agenzia dovesse risultare fondato.

Il contribuente, o il suo intermediario, può accedere ai dettagli della segnalazione consultando il Cassetto fiscale, alla Sezione Consultazioni - ISA/studi di settore - Comunicazioni anomalia, disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate.

Talune segnalazioni, è bene precisarlo, si possono rivelare del tutto prive di fondamento, o comunque gestibili in maniera abbastanza semplice e senza un elevato grado di urgenza.

Si pensi, per esempio, al caso in cui viene contestata l’indicazione della causa di esclusione per cessata attività ed inizio attività, per i periodi ante e post trasformazione da società di persone a società di capitali.

Sul punto L’Agenzia delle entrate aveva già chiarito con l’ormai lontana circolare n. 17/E del 2 agosto 2019 che le operazioni straordinarie di trasformazione, scissione e fusione d’azienda, conferimento, cessione e liquidazione, sono assimilabili a ipotesi di inizio o cessazione attività ai fini ISA.

La comunicazione di anomalia viene recapitata in quanto la verifica viene effettuata solo per “partita IVA già esistente in precedenza”, e nonostante il fatto che l’Agenzia disponga già di due separati dichiarativi afferenti al periodo ante e post trasformazione.

Di fatto non ci si trova dinnanzi ad un reale problema, se non quello di dover dedicare tempo per fornire le “spiegazioni” del caso, a fronte di circostanze che dovrebbero essere già ben note.

Altre fattispecie, tuttavia, devono essere analizzate con maggiore attenzione, e anche con la massima urgenza se il contribuente ha aderito al concordato lo scorso anno.

Come fornire chiarimenti

I contribuenti possono fornire chiarimenti e precisazioni utilizzando lo specifico Software di compilazione anomalie 2025, reso disponibile dall’Agenzia delle Entrate, tramite il quale è possibile trasmettere un testo contenente gli elementi ritenuti di utilità.

Anomalie, dichiarazione integrativa e concordato

Se l’anomalia rilevata è fondata, i contribuenti possono regolarizzare la loro posizione presentando dichiarazione integrativa, beneficiando della riduzione delle sanzioni grazie al ravvedimento operoso ex d.lgs. 472/1997 articolo 13.

Ciò che tuttavia deve essere posto in evidenza è il fatto che le discrepanze rilevate possono avere, in ragione dell’avvenuta adesione al CPB, conseguenze ben più gravi.

Prima dell’introduzione del concordato preventivo biennale - Il peggio che poteva capitare prima dell’avvento del CPB era il rendersi conto di aver effettivamente sbagliato qualcosa nella compilazione del modello ISA, e quindi, dover presentare dichiarazione integrativa e valutare l’impatto dell’errore compiuto.

Si pensi, per esempio, al caso dei contribuenti che originariamente avevano esito ISA pari o superiore a 8, ma che nell’elaborazione dell’ISA stesso avevano dimenticato di prelevare il file dati ulteriori.

Con la presentazione della dichiarazione integrativa opportunamente rettificata, potrebbe emergere un esito diverso, inferiore al punto da far venir meno un regime premiale che invece si considerava come acquisito. In questi casi, comunque, il controllo e la rettifica coinvolgevano solo l’anno di imposta “incriminato” e, eventualmente, le compensazioni effettuate in assenza di visto in ragione di un regime premiale risultato poi non spettante.

Dopo l’introduzione del concordato preventivo biennale - Quest’anno, invece, la situazione è più complessa. Infatti, fermo restando quanto già previsto in passato, occorre anche considerare l’impatto sulla proposta di concordato.

Si pensi, per esempio, al caso di un contribuente che nel modello Redditi 2024 e relativo ISA allegato non ha compilato correttamente i dati, tanto da far emergere discrepanze tra i dati contabili dichiarati ai fini ISA e quelli dichiarati ai fini reddituali.

Quale che sia la causa dell’anomalia rilevata, se le osservazioni avanzate dall’Agenzia si rivelano corrette, è certamente necessario presentare dichiarazione integrativa per il modello ISA 2024 anno di imposta 2023 ma, nel farlo, occorre tenere ben presente che “affinché le integrazioni o le modifiche delle dichiarazioni dei redditi, ovvero l’indicazione di dati non corrispondenti a quelli comunicati ai fini della definizione della proposta di CPB, siano rilevanti per determinare la decadenza dallo stesso CPB, è necessario che gli stessi determinino un minor reddito o valore netto della produzione oggetto del concordato per un importo superiore al 30 per cento” (Circolare AdE N. 18/E del 17 settembre 2024).

In conclusione, le comunicazioni di anomalia ISA afferenti all’anno di imposta 2023 potrebbero far emergere anomalie tali da stravolgere l’esito del modello ISA dello scorso anno; se da ciò discende una proposta di concordato superiore del 30% rispetto a quella concordata originariamente, il contribuente decade dal CPB 2024/2025; per tali anni, quindi, non potrà godere dei benefici del concordato ma sarà comunque obbligato ad assoggettare ad imposizione il valore più alto tra quello concordato originariamente e quello effettivamente conseguito, sia a livello di reddito di impresa o lavoro autonomo che a livello di valore della produzione netta IRAP.

Questo sito contribuisce all'audience di Logo Evolution adv Network