Le agevolazioni per chi avvia una nuova attività

Alessio Mauro - Leggi e prassi

Quali sono le principali e più attese agevolazioni per chi avvia una nuova attività? Da resto al Sud 2.0 all’esonero per artigiani e commercianti

Le agevolazioni per chi avvia una nuova attività

Sono diverse le agevolazioni attive nel 2025 per chi desidera avviare una nuova attività.

Tra le principali spiccano quelle dedicate alle giovani partite IVA. Sono finalmente pronti a partire i nuovi bonus volti allo sviluppo dell’autoimprenditoria, cioè le misure Resto al Sud 2.0 e Autoimpiego Centro-Nord.

A queste si aggiunge il nuovo (e già operativo) esonero contributivo del 50 per cento riservato agli artigiani e ai commercianti iscritti per la prima volta alle gestioni speciali nel corso del 2025.

Vediamo come funzionano.

Contributi a fondo perduto e voucher per i giovani che avviano nuove attività

Dopo più di un anno dalla loro introduzione con il Decreto Coesione, i nuovi bonus per i giovani imprenditori sono pronti a partire.

L’atteso decreto attuativo che definisce le prime istruzioni operative e i criteri d’accesso agli incentivi, rinominati “Resto al Sud 2.0” e “Auto impiego Centro Nord-Italia”, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

L’obiettivo è quello di favorire la creazione di nuove imprese e attività, in maniera differenziata per il Centro Nord e per il Mezzogiorno.

Le iniziative, infatti, sono rivolte ai giovani con meno di 35 anni d’età in possesso di almeno uno dei seguenti requisiti:

  • si trovano in condizione di marginalità, di vulnerabilità sociale e di discriminazione, come definite dal Piano nazionale Giovani, donne e lavoro 2021 - 2027;
  • sono inoccupati, inattivi e disoccupati;
  • sono disoccupati destinatari delle misure del programma di politica attiva Garanzia di occupabilità dei lavoratori (Programma GOL).

Le agevolazioni possono essere richieste per l’avvio di attività economiche:

  • di lavoro autonomo mediante apertura di partita IVA;
  • di impresa individuale regolarmente iscritta al Registro delle imprese;
  • di impresa in forma societaria, regolarmente iscritta al Registro delle imprese, nelle seguenti forme giuridiche:
    • società in nome collettivo;
    • società in accomandita semplice;
    • società a responsabilità limitata;
    • società cooperativa.
  • libero-professionali anche nella forma di società tra professionisti.

Le attività devono essere avviate nel mese precedente la data di presentazione della domanda di agevolazione e risultare inattive alla medesima data.

Vediamo nel dettaglio in cosa consistono, in attesa del decreto ministeriale che definirà tempi e modalità di domanda.

Ministero del Lavoro - Decreto dell’11 luglio 2025
Criteri e modalità di attuazione delle misure Autoimpiego e Resto al SUD

Resto al Sud 2.0: come funziona l’agevolazione

Resto al Sud 2.0” è l’agevolazione dedicata ai giovani imprenditori e professionisti che avviano attività con sede operativa in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

I beneficiari possono ottenere:

  • un voucher di avvio del valore massimo di 40.000 euro, che può essere utilizzato per l’acquisto di beni, strumenti e servizi utili all’avvio delle attività. Il massimale sale a 50.000 euro per l’acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di beni diretti ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico.
  • un contributo a fondo perduto per programmi di spesa per l’avvio delle attività non superiori a 120.000 euro. Il contributo copre fino al 75 per cento delle spese.
  • un contributo a fondo perduto per programmi di spesa per l’avvio delle attività dal valore compreso tra i 120.000 e i 200.000 euro. Il contributo copre fino al 70 per cento delle spese.

Da sottolineare come i contributi non siano cumulabili con i crediti di imposta e con nessun’altra agevolazione. Fanno eccezione la garanzia del Fondo di garanzia (legge n. 662/1996), i disoccupati GOL beneficiari Naspi che chiedono l’anticipo e i percettori del supporto per la formazione e il lavoro (SFL).

Autoimpiego Centro-Nord: come ottenere il bonus

La misura “Autoimpiego Centro-Nord” è, invece, dedicata ai giovani imprenditori e professionisti che avviano attività con sede operativa nei territori delle regioni Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Umbria e Marche.

Per l’avvio delle attività, i giovani imprenditori e imprenditrici possono ottenere:

  • un voucher di avvio del valore massimo di 30.000 euro che può essere utilizzato per l’acquisto di beni, strumenti e servizi utili all’avvio delle attività. Il massimale sale a 40.000 euro per l’acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di beni diretti ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico.
  • un contributo a fondo perduto per programmi di spesa per l’avvio delle attività non superiori a 120.000 euro. Il contributo copre fino al 65 per cento delle spese.
  • un contributo a fondo perduto per programmi di spesa per l’avvio delle attività dal valore compreso tra i 120.000 e i 200.000 euro. Il contributo copre fino al 60 per cento delle spese.

In questo caso valgono le stesse regole di cumulo previste per l’altra agevolazione, per cui i contributi non sono cumulabili con i crediti di imposta e con altre agevolazioni, ad esclusione dei casi citati in precedenza (Fondo di garanzia, beneficiari di Naspi che chiedono l’anticipo e i percettori del SFL).

Esonero contributivo del 50% per i nuovi artigiani e commercianti

L’altra agevolazione dedicata a chi avvia una nuova attività non ha limiti di età. Stiamo parlando del nuovo esonero contributivo introdotto dalla Legge di Bilancio 2025 in favore dei nuovi artigiani e commercianti.

Chi si iscrive per la prima volta, nel corso del 2025, alla rispettiva gestione speciale INPS può beneficiare della nuova agevolazione che consiste nel taglio del 50 per cento dei contributi INPS fissi e variabili (“eccedenti il minimale”) dovuti nei primi 3 anni di attività.

A differenza delle altre due agevolazioni menzionate in precedenza, si può già fare domanda per l’esonero contributivo. Il via libera all’incentivo è stato dato, non senza poche difficoltà, lo scorso 8 agosto.

La domanda di esonero si può trasmettere accedendo al “Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo)” e compilando l’apposito modulo “Riduzione 50% ART-COM 2025”.

L’agevolazione spetta:

  • ai titolari di ditte individuali e familiari che percepiscono redditi di impresa, anche in regime forfetario;
  • ai soci di società, sia di persone che di capitali (S.r.l.);
  • ai coadiuvanti e coadiutori familiari dei titolari come sopra individuati.

Questi devono possedere, congiuntamente, i seguenti requisiti:

  • avere avviato nel corso del 2025 una attività lavorativa in forma di impresa individuale o societaria;
  • essersi iscritti per la prima volta a una delle gestioni speciali autonome degli artigiani e degli esercenti attività commerciali nel medesimo arco temporale;
  • aver avviato l’attività di impresa nel corso del 2025 e aver formalizzato l’iscrizione al Registro delle imprese e all’INPS entro i termini di legge (cfr. l’art. 2196 del codice civile e l’articolo 18, comma 6, della legge 340/2000). A titolo esemplificativo, un soggetto che avvia l’attività il 20 dicembre 2025 ha la possibilità di fruire della riduzione se presenta domanda di iscrizione al Registro delle imprese e alla gestione speciale autonoma entro il 19 gennaio 2026.

Tutti i requisiti dovranno essere dichiarati nel modulo di domanda.

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