Dopo l’esaurimento delle risorse stanziate, il MIMIT annuncia un possibile rifinanziamento per il credito d’imposta Transizione 5.0
Possibile rifinanziamento per la misura Trazione 5.0 in arrivo.
Dopo l’annuncio relativo all’esaurimento delle risorse, si è registrata una forte accelerazione delle prenotazioni anche sul Piano 4.0.
Per la vecchia agevolazione restano a disposizione ancora 200 milioni, ma dal MIMIT fanno sapere che si sta lavorando per reperire nuove risorse e per garantire il sostegno agli investimenti programmati, anche in continuità con le novità in arrivo con la Legge di Bilancio 2026 che prevedono l’abbandono del credito d’imposta in favore del ritorno alle deduzioni con l’iper ammortamento.
Transizione 5.0: possibile rifinanziamento in arrivo
Non è detta l’ultima parola per Transizione 5.0, la misura che riconosce un credito d’imposta alle imprese che investono in beni strumentali nuovi.
Dal prossimo anno si tornerà alle deduzioni con il ritorno dell’iper ammortamento, come previsto dal disegno di legge di Bilancio 2026, attualmente all’esame del Senato, ma la per Transizione 5.0 potrebbero arrivare nuove risorse.
Ad annunciarlo è il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che nel comunicato del 7 novembre specifica come i tecnici siano al lavoro per reperire nuove risorse per Transizione 5.0 alla luce dell’“elevato gradimento riscontrato”.
A seguito dell’annuncio dell’esaurimento delle risorse di Transizione 5.0 la scorsa settimana, specifica il ministero, si è registrata una forte accelerazione delle prenotazioni anche sul Piano 4.0.
Del plafond complessivo che ammontava a 2,2 miliardi di euro restano ancora disponibili circa 200 milioni di euro.
Al raggiungimento della soglia dei 2,2 miliardi di euro, sottolineano dal MIMIT, Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE S.p.A.), come già fatto per Transizione 5.0, trasmetterà una comunicazione di esaurimento risorse.
Lo stop a Transizione 5.0 e le novità in arrivo dal prossimo anno con gli incentivi alle imprese che passano dal credito d’imposta alla deduzione sembrerebbero aver spinto le aziende a ripiegare Transizione 4.0.
Una dinamica che potrebbe portare ad un rifinanziamento del Piano 5.0. “Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, alla luce dell’elevato gradimento dimostrato dalle imprese per il Piano 5.0, è al lavoro per reperire nuove risorse e per garantire il sostegno agli investimenti programmati” si legge nella nota.
E questo “anche attraverso soluzioni di continuità con la nuova misura che sarà varata in legge di bilancio”. Le imprese che hanno presentato un piano di investimento, quindi, potrebbero contare sul credito d’imposta anche per il prossimo anno in caso di rifinanziamento. La domanda andrebbe comunque inviata entro la fine dell’anno.
Le comunicazioni trasmesse entro il 31 dicembre, precisa infatti il ministero, rimarranno comunque efficaci e saranno gestite in base all’ordine cronologico di invio in caso di reperimento delle risorse.
Nel 2026 torna l’iper ammortamento
Come detto, per il prossimo anno la nuova legge di bilancio propone il ritorno dell’iper ammortamento, cioè la possibilità di maggiorare, ai fini delle imposte sui redditi, il costo di acquisizione dei beni nuovi, mettendo in conto uno stanziamento di 4 miliardi di euro.
Il testo del DdL stabilisce come potranno essere agevolati gli investimenti destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato e che vengono effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2026. Sono compresi anche quelli effettuati al 30 giugno 2027 a condizione che entro il 31 dicembre 2026 l’ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti per almeno il 20 per cento del costo di acquisizione.
Tale maggiorazione è prevista:
- al 180 per cento per investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- al 100 per cento per investimenti compresi tra 2,5 e 10 milioni di euro;
- al 50 per cento per investimenti tra i 10 milioni e il limite massimo di 20 milioni di euro.
Nel caso di investimenti finalizzati alla realizzazione di obiettivi di transizione ecologica, tali valori sono maggiorati rispettivamente al 220 per cento, al 140 per cento e al 90 per cento.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Transizione 5.0: possibile rifinanziamento in arrivo