Scadenza imposte 2023, ultima chiamata il 31 luglio con maggiorazione dello 0,40 per cento

Scadenza imposte 2023, c'è tempo fino al 31 luglio per i pagamenti con maggiorazione dello 0,40 per cento. Un termine unico sia per le partite IVA beneficiarie della proroga al 20 luglio che per la restante platea di contribuenti tenuti al versamento entro il termine ordinario del 30 giugno. Cambiano però le regole per calcolare l'importo della maggiorazione, applicata su base giornaliera solo per le partite IVA beneficiarie del rinvio

Scadenza imposte 2023, ultima chiamata il 31 luglio con maggiorazione dello 0,40 per cento

Scadenza imposte 2023, versamenti da eseguire entro il termine del 31 luglio per chi ha optato per il differimento con maggiorazione dello 0,40 per cento.

L’appuntamento non riguarda solo i titolari di partita IVA beneficiari della proroga dei versamenti relativi alla dichiarazione dei redditi al 20 luglio, ma la generalità dei contribuenti tenuti a versare saldo e primo acconto delle imposte entro il termine ordinario del 30 giugno.

A cambiare sono però le regole per il calcolo della maggiorazione dello 0,40 per cento, che dovrà essere applicata per intero a chi doveva versare le imposte 2023 entro la scadenza ordinaria di fine giugno, mentre per i beneficiari della proroga sarà dovuta sulla base dei giorni effettivi che separano il termine del 20 luglio da quello in cui è eseguito il versamento.

Scadenza imposte 2023, ultima chiamata il 31 luglio con maggiorazione dello 0,40 per cento

Nel calendario delle scadenze relative alla dichiarazione dei redditi, quella di fine luglio rappresenta il termine finale concesso per il versamento delle imposte senza l’applicazione di sanzioni.

Come di consueto infatti, anche per le imposte sui redditi 2023 il termine ordinario di versamento è affiancato dai “tempi supplementari” concessi previa maggiorazione delle somme dovute dello 0,40 per cento.

Al netto delle proroghe che da sempre caratterizzano i termini di versamento delle imposte sui redditi, il saldo e il primo acconto si pagano in via ordinaria entro il termine del 30 giugno, oppure entro i 30 giorni successivi applicando la maggiorazione di cui sopra all’importo dovuto.

Una scadenza che per quel che riguarda le imposte sui redditi 2023 è quindi fissata al 31 luglio, e che interessa la generalità dei contribuenti tenuti al pagamento delle somme emerse dal modello dichiarativo.

Scadenza imposte con maggiorazione il 31 luglio 2023, regole diverse per partite IVA e non

A prestare particolare attenzione alla scadenza del 31 luglio ormai alle porte sono i titolari di partita IVA beneficiari delle proroga dei versamenti al 20 luglio, per i quali si era aperto uno spiraglio per l’ulteriore rinvio dei pagamenti con maggiorazione al 21 agosto, dopo la proroga feriale.

Un’ipotesi emersa nell’ambito dei lavori alla Camera relativi alla legge delega sulla riforma fiscale, con un ordine del giorno approvato dal Governo ma sul quale, a pochi giorni di distanza, è arrivata la chiusura da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Il termine da rispettare resta quindi fissato per tutti al 31 luglio, ma con regole differenziate in merito al calcolo della maggiorazione dovuta.

La legge di conversione del decreto legge n. 51/2023 ha infatti previsto che per i soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli ISA, compresi i contribuenti esonerati dagli stessi quali ad esempio i forfettari, il calcolo della maggiorazione dello 0,40 per cento dovrà essere effettuato in ragione di giorno.

Una maggiorazione quindi giornaliera che, a livello operativo, è pari allo 0,40 per cento da dividere sulla base di ciascun giorno trascorso dal termine di versamento del 20 luglio a quello in cui è eseguito il pagamento della prima rata delle imposte sui redditi ovvero dell’importo dovuto in un’unica soluzione. A pagare l’importo pieno saranno quindi soltanto coloro che effettueranno il versamento entro il 31 luglio, termine ultimo da rispettare.

Una novità che quindi non è per tutti, ma resta circoscritta esclusivamente alle partite IVA e ai soggetti diversi beneficiari della proroga dei versamenti.

Per la restante platea di contribuenti che non hanno pagato le somme dovute entro il termine ordinario del 30 giugno, la maggiorazione dovuta per le imposte sui redditi pagate entro la fine del mese di luglio sarà quindi pari all’importo pieno dello 0,40 per cento, a prescindere dalla tempistica effettiva di versamento.

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