Riforma fiscale sempre più vicina al via libera del Senato: le novità dopo gli emendamenti

Tommaso Gavi - Fisco

Diverse novità della settimana dal 24 al 30 luglio sono arrivate in chiusura. L'approvazione del Senato al ddl delega sulla riforma fiscale è sempre più vicina ma sarà necessario il passaggio alla Camera. Mentre il Governo punta all'approvazione prima della pausa estiva, il tempo stringe. Dall'Agenzia delle Entrate regole, chiarimenti e assunzioni mentre in tema di lavoro è stato approvato il decreto contro l'emergenza caldo. Il MEF anticipa il rinvio dei versamenti per le calamità: il punto della settimana

Riforma fiscale sempre più vicina al via libera del Senato: le novità dopo gli emendamenti

Il via libera della Commissione Finanze del Senato al testo del ddl delega per la riforma fiscale è arrivato, in zona Cesarini, nel pomeriggio di venerdì 28 luglio.

La prossima settimana il testo arriverà in Aula per l’approvazione e dovrà poi tornare alla Camera per il l’“ok” definitivo. Il Governo mira ad arrivare alla conclusione della prima fase del percorso prima della pausa estiva ma i tempi sono stretti.

Alle novità che arrivano dopo la discussione degli emendamenti si aggiungono le altre, numerose, novità di Fisco e Lavoro, che hanno caratterizzato la settimana che sta per concludersi.

Dall’Agenzia delle Entrate regole, chiarimenti e nuove assunzioni, con la pubblicazione di due nuovi bandi che prevedono ingressi per oltre 4.000 funzionari.

A contrasto dell’emergenza caldo è arrivata l’approvazione dell’Esecutivo al testo del decreto che interviene sulla cassa integrazione ma intende inoltre favorire gli accordi tra associazioni dei contribuenti e datoriali per mettere in campo efficaci interventi contro le situazioni emergenziali.

Intanto viene annunciata la proroga dei versamenti e delle scadenze per i territori colpiti dalle calamità naturali, anche se i confini del provvedimento del Ministero dell’Economia e delle Finanze in arrivo sono tutt’altro che definiti.

Riforma fiscale sempre più vicina al via libera del Senato: le novità dopo gli emendamenti

Andiamo con ordine, in questo caso partendo dalla fine. Venerdì 28 luglio, sebbene non sia stata la giornata in cui il termometro ha raggiunto le temperature più elevate, è stata senza dubbio una giornata calda per il Fisco.

A ridosso del “gong” è infatti arrivato il via libera della Commissione Finanze del Senato al testo del ddl delega della riforma fiscale. L’approvazione è arrivata ad una settimana dalla chiusura degli emendamenti e porta con sé diverse novità.

Tra queste, per riassumerle sinteticamente:

  • l’ampliamento delle modalità di pagamento delle tasse, attraverso un rapporto interbancario diretto (RID) o carte elettroniche;
  • la semplificazione, la razionalizzazione e la revisione per gli indici sintetici di affidabilità, ISA;
  • l’esclusione delle sanzioni penali tributarie, soprattutto quelle connesse al reato di dichiarazione infedele, per i contribuenti che aderiscono al regime dell’adempimento collaborativo;
  • l’esclusione delle sanzioni amministrative tributarie per i rischi fiscali comunicati preventivamente per i contribuenti con un sistema integrato di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale certificato da professionisti qualificati;
  • regole ancora più nette sulle sanzioni;
  • la valutazione sulla non applicazione delle e/o interessi per mancati versamenti di imposte sui redditi, oggetto di dichiarazione, per i contribuenti che hanno crediti con la PA.

Oltre alle novità, il passa avanti del testo di riforma è importante nella corsa contro il tempo, con il Governo che spinge per l’approvazione prima della pausa estiva in un percorso ad ostacoli che prevede ancora altre due tappe decisive.

Il testo sarà in Aula del Senato la prossima settimana e dovrebbe essere approvato entro il 4 agosto prossimo. L’approvazione del Senato, però, non sarà definitiva. Il ddl delega deve infatti tornare poi alla Camera dal momento che il Senato è intervenuto con modifiche sulla seconda parte del testo.

L’obiettivo dell’Esecutivo è quello di “portare a casa” il risultato prima della pausa estiva dei lavori, così da poter lavorare ai decreti delegati da settembre ed arrivare alle prime novità già a partire dall’inizio del 2024.

Dall’approvazione del testo ci saranno 24 mesi per intervenire ma il Governo ha premuto sull’acceleratore. Riuscirà a raggiungere l’obiettivo? La strada è ancora lunga ma si aggiunge un nuovo tassello al percorso fatto.

Un pieno di novità dall’Agenzia delle Entrate: dalle regole ai chiarimenti, passando per le assunzioni

Molte novità fiscali sono inoltre arrivate dall’Agenzia delle Entrate. Novità e aggiornamenti a tutto tondo che hanno riguardato regole, chiarimenti ma anche assunzione di personale.

La prima da segnalare arriva da lontano: dal provvedimento dello scorso 18 gennaio relativo alle specifiche tecniche da rispettare in presenza dei nuovi modelli di Registratore Telematico e di ServerRT, che presentano istanza di approvazione dopo il 30 giugno 2023.

Tale provvedimento è tornato di particolare interesse perché stabilisce, tra le varie regole, che il registratore telematico deve essere messo in stato di “fuori servizio” quando l’attività supera i 12 giorni di sospensione.

I negozianti dovranno “comunicare le ferie” all’Agenzia delle Entrate prima di andare in vacanza per evitare che il periodo di stop sia interpretato come un segnale di anomalie o di omissioni.

Gli aggiornamenti non finiscono qui. La stessa Amministrazione finanziaria ha infatti pubblicato la circolare 21 del 26 luglio scorso, in cui fornisce precisazioni e nuovi chiarimenti sulle liti pendenti, misura che rientra nella più ampia Tregua Fiscale approvata dalla Legge di Bilancio 2023.

Il documento di prassi definisce meglio il perimetro della rinuncia delle liti pendenti in Cassazione, la misura alternativa alla definizione agevolata, che permette la chiusura dei giudizi in corso con l’abbattimento delle sanzioni.

Nel caso di giudizi pendenti in Cassazione, che si riferiscono a più atti, il contribuente può aderire alla definizione automatica e definire successivamente la somma dovuta con la rinuncia agevolata.

Cambiando decisamente argomento si segnalano i due bandi dell’Amministrazione finanziaria che prevedono l’assunzione di oltre 4.000 funzionari con contratto a tempo indeterminato.

Il programma delle nuove assunzioni prende forma e nello specifico sono in ingresso tra il personale dell’Agenzia delle Entrate:

  • 3.970 funzionari che si occuperanno di attività tributarie;
  • 530 funzionari che svolgeranno attività legate alla pubblicità immobiliare.

Tra i requisiti per la candidatura c’è la laurea in ambito giuridico, economico o politico sociale. La scadenza per l’invio delle domande è fissata al 26 agosto prossimo.

Il Governo approva le misure contro l’emergenza caldo

In tema di lavoro, la settimana è stata caratterizzata principalmente dall’approvazione del nuovo decreto contro l’emergenza caldo.

Nel decreto approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 26 luglio, il cui testo non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, sono contenuti diversi interventi.

Le azioni messe in campo riguardano la cassa integrazione, lo stimolo ad accordi tra associazioni dei contribuenti e dei datori di lavoro per l’approvazione di misure a tutela dei lavoratori e la proroga per i versamenti del contributo di solidarietà contro il caro energia.

Per prima cosa viene estesa la cassa integrazione ordinaria per emergenza climatica anche ai settori edile, lapideo e delle escavazioni, tra quelli più a rischio per gli effetti del caldo. Le sospensioni del periodo compreso tra luglio e dicembre del 2023 “non conteranno” nel computo dei giorni per la determinazione del limite di 52 settimane nel biennio mobile.

La neutralizzazione riguarda anche le giornate della CISOA, il trattamento di integrazione salariale dei lavoratori agricoli: tale strumento potrà essere richiesto per far fronte all’emergenza caldo, al pari della CIGO. Anche in questo caso le sospensioni non vengono calcolate nel calcolo delle 90 giornate all’anno.

Con il decreto approvato dal Governo si potenzia anche il Ministero del Lavoro e quello della Salute, che potranno approvare con propri decreti le intese tra organizzazioni sindacali e dei datori di lavoro sottoscritte.

Viene infine rinviata la scadenza per il versamento del contributo di solidarietà contro il caro energia da parte delle imprese che producono e vendono gas, energia elettrica o prodotti petroliferi: il termine del 30 giugno scorso sarà spostato al prossimo 30 novembre.

Oltre agli specifici interventi per superare l’emergenza, si lavora a rendere le misure strutturali e da adottare anche in altre situazioni emergenziali.

Il comunicato stampa del MEF per la proroga dei versamenti delle zone colpite dalle calamità

Un’ultima notizia da segnalare è quella che riguarda la proroga dei versamenti per le zone colpite dalle calamità, in vista della scadenza di domani, relativa ai versamenti delle imposte sui redditi con maggiorazione dello 0,4 per cento.

La richiesta era stata avanzata giovedì scorso dal Consiglio nazionale dei commercialisti che denunciavano le difficoltà dei professionisti a tenere fede agli impegni a causa degli impedimenti legati alle emergenze.

Nel pomeriggio di venerdì è arrivata l’apertura del Ministero dell’Economia e delle Finanze alla proroga anche se risultano poco definiti i contorni della misura che sarà adottata.

Devono innanzitutto essere ancora precisate quali sono le zone interessate dalle calamità e, di conseguenza, i cittadini che potranno usufruire della proroga.

Proroga di cui ancora non sono stati stabiliti l’oggetto e la data di rinvio. I contribuenti dovranno quindi ancora attendere, ad un giorno dalla scadenza.

Su questo e sulle altre novità in arrivo, continueranno gli aggiornamenti sulle pagine di Informazione Fiscale, da quelli quotidiani alla panoramica della settimana.

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