Dalle sanzioni penali alle modalità di pagamento, novità per la riforma fiscale: si va verso l’ok del Senato

Rosy D’Elia - Fisco

Conclusi i lavori della commissione Finanze del Senato sulla legge delega per la riforma fiscale. Dall'esclusione delle sanzioni penali per le imprese collaborative alle nuove modalità di pagamento delle tasse: il testo prosegue la sua corsa verso l'approvazione definitiva arricchito di ulteriori novità. Arriva in aula al Senato la prossima settimana, ma poi deve ripassare alla Camera

Dalle sanzioni penali alle modalità di pagamento, novità per la riforma fiscale: si va verso l'ok del Senato

La Commissione Finanze del Senato ha concluso il suo lavoro sulla legge delega per la riforma fiscale oggi, 28 luglio 2023: il testo è pronto per arrivare in Aula entro venerdì 4 agosto.

Dalle sanzioni penali tributarie, escluse per le imprese collaborative, alle nuove modalità di pagamento delle tasse: anche in questa fase si aggiungono ulteriori novità all’impianto originario del progetto di revisione del sistema fiscale.

Si prosegue senza sosta per arrivare all’approvazione definitiva entro la pausa estiva, ma il tempo stringe: dopo il via libera del Senato, serve un nuovo passaggio alla Camera.

Dalle sanzioni penali ai pagamenti delle imposte, ulteriori novità per la riforma fiscale: la revisione del testo al Senato

Nel frattempo, però, un’ulteriore tappa verso l’ok definitivo sul testo della legge delega per la riforma fiscale è stata raggiunta.

Dopo una settimana dalla chiusura del termine per la presentazione degli emendamenti, il 28 luglio la Commissione Finanze del Senato ha licenziato il progetto di revisione del sistema tributario nella sua versione rinnovata.

Nel testo, che si appresta ad arrivare in Aula al Senato per il voto di approvazione, sono diverse le novità che hanno trovato spazio, tra le altre:

  • l’ampliamento delle modalità di pagamento delle tasse: entra in gioco la possibilità per il contribuente di utilizzare un rapporto interbancario diretto (RID), o anche tramite strumenti per i pagamenti elettronici, come le carte di debito o credito;
  • la semplificazione, la razionalizzazione e la revisione (e non più il graduale superamento) per gli indici sintetici di affidabilità, ISA;
  • l’esclusione delle sanzioni penali tributarie, soprattutto quelle connesse al reato di dichiarazione infedele, per i contribuenti che aderiscono al regime dell’adempimento collaborativo e che si sono mostrati collaborativi e hanno comunicato in maniera preventiva ed esaustiva i rischi fiscali;
  • l’esclusione delle sanzioni amministrative tributarie per tutti i rischi di natura fiscale comunicati preventivamente, in modo tempestivo ed esauriente, per i contribuenti con un sistema integrato di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale certificato da professionisti qualificati, “fatti salvi i casi di violazioni fiscali caratterizzate da condotte simulatorie o fraudolente, tali da pregiudicare il reciproco affidamento tra l’Amministrazione finanziaria e il contribuente”;
  • la previsione di una distinzione normativa più netta, con effetti anche sulle sanzioni, tra le fattispecie di compensazione indebita di crediti di imposta non spettanti e inesistenti;
  • la valutazione sull’eventualità di non applicare sanzioni e/o interessi per mancati versamenti di imposte sui redditi che vengono dichiarati in maniera regolare per i contribuenti che hanno maturato crediti nei confronti della pubblica amministrazione.

E il primo punto, pur non essendo ancora concretamente applicabile, desta già preoccupazioni per un indebolimento della lotta all’evasione.

Il viceministro all’Economia e alle Finanze Maurizio Leo, come riportato da ANSA; sul tema ha dichiarato:

“Io questo non lo penso, perché ci stiamo muovendo su tre obiettivi, la certezza del diritto, la semplificazione e l’obiettivo contrasto all’evasione fiscale

Il testo della riforma fiscale prosegue la sua corsa al Senato tra novità e tempi stretti

Con questo ulteriore pacchetto di novità, il testo della legge delega per la riforma fiscale prosegue il suo cammino verso l’approvazione definitiva. Dopo l’ok della Commissione Finanze è atteso entro martedì 4 agosto in Aula, al Senato, per ottenere l’approvazione.

Anche con il voto di Palazzo Madama, però, il via libera non sarà definitivo: come previsto, la Camera è intervenuta sulla prima parte del testo, mentre il Senato sulla seconda.

Questa divisione dei compiti comporta necessariamente una terza lettura alla Camera: i tempi sono strettissimi perché si possa rispettare la tabella di marcia fortemente voluta dal Governo.

L’obiettivo è quello di avere il testo definitivamente approvato entro la pausa estiva così da poter lavorare al rientro, da subito, sui decreti legislativi che renderanno concrete le novità messe in cantiere.

Va ricordato, infatti, che la legge delega non modifica la normativa tributaria ma affida al Governo il compito di farlo tramite uno o più decreti legislativi.

Una volta entrata in vigore, ci sono 24 mesi per intervenire ma l’Esecutivo, come dichiarato più volte, vorrebbe introdurre le prime novità già dal 2024: è il caso, ad esempio, dell’IRPEF a tre aliquote.

Riforma fiscale 2023Tempi
Approvazione in Consiglio dei Ministri del DDL delega 16 marzo 2023
Approvazione del testo da parte del Parlamento Iter:
Camera: approvazione 12 luglio 2023
Senato: in attesa di approvazione
Camera: nuovo passaggio dopo l’ok del Senato
Approvazione dei decreti legislativi di modifica della normativa Entro 24 mesi dall’entrata in vigore
Approvazione di eventuali decreti legislativi correttivi Entro 24 mesi dall’ultimo decreto legislativo approvato

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