Reddito alimentare: al via le domande per la presentazione dei progetti

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

La misura del reddito alimentare è più vicina a diventare operativa. È attiva la piattaforma per la presentazione dei progetti. La fase sperimentale si svolgerà a Genova, Firenze, Napoli e Palermo. Consiste nella distribuzione gratuita di prodotti alimentari a persone in condizione di grave povertà

Reddito alimentare: al via le domande per la presentazione dei progetti

Si possono già presentare i progetti per l’attuazione del reddito alimentare, la misura introdotta a sostegno delle persone in povertà assoluta e per favorire il contrasto allo spreco alimentare.

I progetti, infatti, devono prevedere la distribuzione, anche tramite gli Enti del Terzo Settore, di pacchi alimentari con i prodotti invenduti dai negozi della grande distribuzione organizzata e dei negozi aderenti. La prima fase sperimentale si svolgerà a Genova, Firenze, Napoli e Palermo.

Le proposte progettuali dovranno essere presentate sull’apposita piattaforma entro la scadenza del 31 marzo 2024.

I cittadini e le cittadine non dovranno presentare una specifica domanda per beneficiare del reddito alimentare.

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Reddito alimentare: al via le domande per la presentazione dei progetti

Arriva un ulteriore passo in avanti per l’attuazione del reddito alimentare, la nuova misura per contrastare la povertà assoluta e combattere lo spreco di cibo.

Si tratta dell’intervento previsto dalla Legge di Bilancio 2023 con l’obiettivo di contrastare gli sprechi alimentari e contemporaneamente offrire un sostegno ai più bisognosi, che vivono in uno stato di povertà assoluta, distribuendo loro pacchi alimentari con i prodotti invenduti dai negozi della grande distribuzione organizzata e dei negozi aderenti.

Dopo la pubblicazione dell’avviso n. 1/2023 da parte del Ministero del Lavoro, con tutte le indicazioni sulla presentazione dei progetti da parte dei comuni, è stata attivata la piattaforma informatica per la presentazione delle proposte progettuali che in questa prima fase sperimentale vedrà coinvolte le città di Genova, Firenze, Napoli e Palermo.

I progetti coinvolgeranno oltre ai comuni anche soggetti pubblici o Enti del Terzo settore, già attivi nell’ambito dell’assistenza alimentare a persone in condizione di grave deprivazione materiale, e gli operatori del settore alimentare che si renderanno disponibili a donare i prodotti alimentari invenduti.

Le proposte progettuali devono essere presentate come indicato all’articolo 12 dell’avviso, entro la scadenza del 31 marzo 2024.

Come inviare il progetto di reddito alimentare

Come indicato nel comunicato stampa del Ministero del Lavoro del 22 febbraio, per presentare la proposta progettuale è necessario inviare una richiesta di abilitazione all’indirizzo di posta elettronica[email protected]”.

Se l’utente non ha mai effettuato l’accesso al portale Servizi Lavoro dovrà prima di tutto accedere con il proprio SPID e poi inviare la mail all’indirizzo indicato, specificando i seguenti dati relativi all’utente che effettuerà la compilazione della proposta progettuale:

  • Nome;
  • Cognome;
  • Data di nascita;
  • Comune/Stato Estero di nascita;
  • Codice Fiscale;
  • Email SPID;
  • Telefono;
  • Città Metropolitana di riferimento.

Se l’utente ha già effettuato un primo accesso al portale Servizi Lavoro dovrà solo inviare la mail, indicando dati riportati in precedenza.

Reddito alimentare: i beneficiari devono inviare una domanda?

Il reddito alimentare non va confuso con un’agevolazione simile, cioè la carta dedicata a te, che è invece concessa per l’acquisto di beni alimentari, ma anche per la benzina o per gli abbonamenti ai mezzi pubblici.

I destinatari della misura del reddito alimentare sono, infatti, tutte le persone in condizione di grave povertà.

Come indicato all’articolo 8 dell’avviso, i prodotti alimentari donati potranno essere distribuiti a:

  • persone indigenti segnalate ai soggetti donatari dai servizi sociali territoriali competenti;
  • persone indigenti già destinatarie di aiuti alimentari nell’ambito della rete di distribuzione
  • sostenuta da risorse nazionali e dell’Unione Europea;
  • chiunque ne faccia richiesta in base ad una evidenza di un bisogno urgente e indifferibile.

Pertanto, a meno che non venga espressamente previsto da un progetto, non sarà necessario inviare un’apposita domanda al Ministero o all’INPS per beneficiare del reddito alimentare come invece accaduto per la carta dedicata a te.

Saranno, infatti, i progetti scelti tra quelli presentati a prevede le modalità di consegna dei pacchi alimentari alle persone in necessità.

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