Recovery plan per lavoro e formazione: il CNDCEC chiede semplificazione

Eleonora Capizzi - Commercialisti ed esperti contabili

Recovery plan per lavoro e formazione, ma serve semplificazione: ad evidenziarlo è Roberto Cunsolo, in rappresentanza del CNDCEC, in occasione dell'audizione del 2 febbraio presso la Commissione Lavoro della Camera.

Recovery plan per lavoro e formazione: il CNDCEC chiede semplificazione

Recovery plan per la formazione e il lavoro: ne ha parlato il Consigliere del CNDCEC, Roberto Cunsolo, all’audizione del 2 febbraio 2021 presso la Commissione Lavoro della Camera.

In linea generale, il Consigliere del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili ha rilevato la necessità di semplificazione e armonizzazione dell’attuale disciplina sulla formazione professionale.

In particolare, ha rappresentato l’esigenza di utilizzare il pacchetto di finanziamenti europeo per implementare le tre tipologie di contratto di apprendistato previste dalla normativa, risultato di interventi successivi e stratificati.

Noi non crediamo che siano necessari nuovi interventi di modifica sostanziale della disciplina, anzi riteniamo opportuno invece l’introduzione di misure di attuazione e semplificazione”,

ha specificato il Consigliere.

Recovery plan per lavoro e formazione: per il CNDCEC necessaria semplificazione

In un’ottica di razionalizzazione in ambito formativo, l’esponente del CNDCEC esprime l’accordo del Consiglio con gli obiettivi strategici in tema di lavoro individuati dal Recovery Plan, quali l’incremento dell’occupazione femminile e giovanile, nonché l’implementazione delle politiche attive.

Tuttavia, in sede di audizione, il Consigliere Cunsolo riporta l’esigenza di allocare risorse in favore delle misure attuative, da considerare in modo organico, in riferimento alle tre tipologie di contratto di apprendistato, attualmente vigenti, disciplinate dall’art. 41 e ss. del D. Lgs. del 15 giugno 2015 numero 81.

La norma richiamata inquadra l’apprendistato come un contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e alla occupazione dei giovani e ne elenca le tre le seguenti tre tipologie:

  • apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore;
  • apprendistato professionalizzante;
  • apprendistato di alta formazione e ricerca.

A riguardo, come anticipato, non si ritiene necessaria una riscrittura o anche solo una modifica sulla sostanza della norma, ma l’intervento di misure di attuazione e di semplificazione.

Afferma Cunsolo:

In tale prospettiva, occorre implementale l’offerta formativa pubblica e armonizzare le diverse qualifiche e qualificazioni professionali idonee a consentire una correlazione fra standard formativi e standard professionali”.

In rifermento agli obblighi formativi, fra l’altro, si riscontra la necessità di alleggerire i datori di lavoro da tali oneri per evitare che i rapporti di apprendistato professionalizzante vengano censurati per banali violazioni di doveri contrattuali di formazione.

Recovery plan per la formazione: necessaria semplificazione e uniformità

L’esigenza di semplificazione rilevata, secondo il rappresentante del CNDCEC, riguarda anche gli adempimenti amministrativi prodromici alla stipula del contratto di apprendistato che vanno semplificati, razionalizzati e uniformati per tutto territorio nazionale.

E ancora, appare necessario accentrare tutte le comunicazioni obbligatorie e l’invio piani formativi individuali attraverso un unico canale informativo in un un’ottica di digitalizzazione del sistema Paese.

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