Avvocati, commercialisti, consulenti e non solo: dal 10 ottobre scatta l'obbligo per tutti i professionisti di informare i clienti sull'uso dell'IA. A prevederlo la legge n. 132/2025

Uso dell’intelligenza artificiale da comunicare al cliente da parte di avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro, e più in generale per tutti coloro che esercitano professioni intellettuali.
È il 10 ottobre la data di entrata in vigore delle novità per i professionisti previste dalla legge n. 132/2025 e, in particolare, è questo il giorno in cui scatterà l’obbligo di informativa nei confronti del destinatario della prestazione intellettuale.
Chi usa sistemi di intelligenza artificiale a supporto della propria attività dovrà indicarlo in maniera chiara, utilizzando tra l’altro un linguaggio chiaro e comprensibile.
Professionisti, dal 10 ottobre l’informativa ai clienti sull’uso dell’Intelligenza Artificiale
È l’articolo 13 della legge in materia di intelligenza artificiale a delineare regole ed obblighi per i professionisti che si avvalgono di strumenti di intelligenza artificiale per le proprie prestazioni.
L’uso dell’IA, finalizzato al solo esercizio di attività strumentali e di supporto alla prestazione professionale e lasciando in ogni caso prevalente il lavoro intellettuale, dovrà essere comunicato al cliente con un linguaggio chiaro, semplice ed esaustivo.
La norma è tra quelle che partiranno in via immediata, con l’entrata in vigore della legge n. 132/2025 prevista per l’appunto dal 10 ottobre. Da questa data quindi scatterà l’obbligo per tutti i professionisti di palesare al cliente l’uso dell’IA come assistente del proprio lavoro.
La novità interesserà tutti coloro che esercitano professioni intellettuali, e quindi i professionisti iscritti agli ordini ma anche i professionisti senza albo.
Si specifica inoltre che la norma si applica ai contratti di prestazione d’opera intellettuale, ma non ai contratti (come i contratti di edizione) di cessione o utilizzo di opere intellettuali precedentemente realizzate senza un incarico sottostante.
Informativa sull’uso dell’IA nelle libere professioni, forma scritta, linguaggio chiaro e contenuto esaustivo
La legge non prevede una modalità specifica di informativa, ma la forma scritta è quella che appare più idonea per dimostrare l’avvenuta comunicazione al cliente.
La modulistica da predisporre, per aggiornare le lettere di incarico e i mandati dal 10 ottobre prossimo, dovrà quindi attestare il recepimento delle prescrizioni previste dalla legge n. 132/2025, nel rispetto delle seguenti linee guida:
- informare sulla possibilità per il professionista di avvalersi di sistemi di Intelligenza Artificiale a supporto della propria attività;
- garantire che l’uso dell’IA avverrà esclusivamente per lo svolgimento di attività strumentali e di supporto all’attività professionale, la quale resta contraddistinta dalla prevalenza del lavoro intellettuale oggetto della prestazione d’opera;
- utilizzare un linguaggio chiaro, semplice ed esaustivo per informare sui sistemi di Intelligenza Artificiale utilizzati.
L’informativa è quindi funzionale a mantenere il rapporto fiduciario tra professionista e cliente, confermando la prevalenza del pensiero critico umano non tanto dal punto di vista quantitativo del lavoro svolto quanto sul fronte qualitativo. L’IA è quindi un alleata del ragionamento del professionista, un supporto che non deve (e non può) mettere in secondo piano il lavoro intellettuale.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Professionisti, dal 10 ottobre l’informativa ai clienti sull’uso dell’Intelligenza Artificiale