Le PEC dei professionisti entrano in automatico nell'INAD, l'elenco dei domicili digitali personali. L'effetto? Possibile la notifica di multe e altri atti della propria vita privata

La PEC professionale è anche domicilio digitale “privato”. Il registro INI-PEC è automaticamente riversato nell’INAD, secondo una procedura aggiornata quotidianamente sulla base delle nuove iscrizioni.
Le indicazioni specifiche sono arrivate nel clou del periodo estivo dall’AgID e dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con un comunicato congiunto che ha fatto chiarezza sulle regole relative al connubio tra vita professionale e personale.
È il CAD a prevedere il riversamento automatico degli indirizzi PEC nell’INAD, la banca dati nazionale dei domicili digitali. L’indirizzo digitale dei professionisti, richiesto obbligatoriamente per l’iscrizione a collegi e ordini, alimenta quindi l’indice degli indirizzi personali.
Chi non intende ricevere atti inerenti la vita privata sulla PEC professionale può in ogni caso richiederne la cancellazione o la modifica.
Professionisti, la PEC diventa automaticamente anche domicilio digitale privato
I chiarimenti pubblicati nel comunicato datato 28 luglio arrivano a fronte delle segnalazioni di numerosi professionisti circa la presenza nell’INAD del proprio indirizzo PEC registrato originariamente nell’INI-PEC, l’Indice dei domicili digitali di imprese e professionisti.
Vale la pena ricordare che il CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale) ha previsto l’istituzione di due indici specifici:
- INI-PEC, realizzato e aggiornato a partire dagli elenchi degli indirizzi di posta elettronica certificata presenti nel registro delle imprese o acquisiti dagli ordini o collegi professionali, che costituisce il domicilio digitale del professionista, utilizzabile per comunicazioni aventi valore legale correlate all’attività professionale;
- INAD, contenente l’elenco dei domicili digitali delle persone fisiche e dei professionisti ed enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione in albi, elenchi o registri professionali. Gli indirizzi ivi registrati sono utilizzabili per comunicazioni aventi valore legale indirizzate all’ente di diritto privato, correlate all’attività professionale del professionista non iscritto in albi, elenchi o registri professionali o legate alla sfera privata della persona fisica.
Due elenchi simili ma con differenze importanti. L’iscrizione del domicilio digitale in INI-PEC è obbligatoria per tutti i professionisti ed è quindi eseguita in automatico dagli ordini o collegi professionali di appartenenza. L’iscrizione all’INAD da parte dei privati resta invece facoltativa.
Una facoltà che tuttavia viene di fatto meno per i professionisti, tenuto conto che per questi è il CAD a prevedere la “corrispondenza” tra PEC professionale e domicilio digitale privato, secondo una procedura di riversamento automatizzata
PEC professionale con notifica di atti personali, dalle multe alle cartelle
Come indicato nel comunicato trasmesso alle categorie professionali, dal punto di vista del domicilio digitale non c’è differenza tra vita professionale e vita privata.
Gli indirizzi iscritti in INI-PEC sono automaticamente travasati nell’INAD e possono essere utilizzati dagli Enti per comunicazioni avanti carattere legale relativi alla vita privata del professionista.
Ad esempio quindi, è legittima la notifica di multe, altri atti amministrativi, così come cartelle di pagamento sulla PEC usata solitamente nell’ambito della propria attività professionale, senza la necessità di preventive autorizzazioni.
Domicilio digitale, si può cancellare la PEC professionale
Dal punto di vista procedurale, il riversamento più massiccio è già avvenuto alla data di operatività dell’INAD, attivo dal 3 luglio 2023. L’aggiornamento avviene tuttavia quotidianamente, in riferimento alle nuove iscrizioni nell’INI-PEC.
La registrazione iniziale è tuttavia provvisoria: per 30 giorni il professionista può modificare il proprio domicilio digitale, eleggendone uno diverso. Successivamente, in assenza di interventi diretti, i dati saranno automaticamente registrati e resi visibili.
Resta in ogni caso possibile modificare o disporre la cessazione del proprio domicilio digitale sull’indice INAD in ogni momento, accedendo all’area riservata del sito domiciliodigitale.gov.it tramite SPID, CIE o CNS.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Professionisti, la PEC entra nell’INAD. Possibile la notifica di multe e atti personali