Fondi Covid per i comuni, metà degli aiuti al Nord: l’analisi dei Commercialisti

Eleonora Capizzi - Commercialisti ed esperti contabili

Fondi Covid ai comuni italiani: metà degli aiuti sono stati destinati al Nord (2.546 milioni di euro). Il dato emerge dallo studio della Fondazione dei Commercialisti del 21 aprile 2021 che analizza la ripartizione geografica delle risorse.

Fondi Covid per i comuni, metà degli aiuti al Nord: l'analisi dei Commercialisti

Fondi Covid ai comuni: 2.546 milioni di euro, la metà degli aiuti, sono stati destinati al Nord Italia.

Questo, tra gli altri, è il dato che emerge dall’analisi del Consiglio e della Fondazione Nazionale dei Commercialisti del 21 aprile 2021 che studia, a livello geografico, la ripartizione del Fondo per l’esercizio delle funzioni fondamentali e quello relativo alla cosiddetta solidarietà alimentare.

In particolare, l’approfondimento si riferisce agli aiuti erogati nel corso del 2020 per sostenere i comuni alle prese con la crisi economica derivante dall’emergenza pandemica, per un totale di 5.020 milioni di euro, suddivisi tra i due fondi.

In particolare, i 4.220 milioni di euro del primo intervento ha coperto quasi la totalità delle risorse allocate (l’85 per cento) e sono stati dati in sorte, per la maggior parte, alle regioni del Nord Italia che hanno ricevuto nel complesso 2.239 milioni di euro.

Fondi Covid per i comuni, metà degli aiuti al Nord: l’analisi dei Commercialisti

Lo studio realizzato dalla FNC del 21 aprile sulla distribuzione degli aiuti destinati ai comuni italiani, mostra uno squilibrio tra Nord e Sud che, specialmente con riguardo al Fondo per l’esercizio delle funzioni fondamentali, è motivo di riflessione.

Il primo intervento, (4.220 milioni di euro) che copre l’85 per cento delle erogazioni, si concentra nelle regioni del Nord Italia e nel Lazio per effetto dei parametri ancorati alla capacità fiscale registrata nei singoli comuni, fornendo di fatto un aiuto maggiore nei territori in cui il reddito medio pro capite è più alto”.

Questo si legge nel comunicato stampa della FNC, con riferimento al Fondo istituito dall’art. 106 del D.L. n. 34/2020 per assicurare agli enti locali le risorse necessarie per l’espletamento delle funzioni fondamentali.

Viceversa, sono stati distribuiti 2.239 milioni di euro al Nord, con in testa la Lombardia, 896 milioni al Centro e 1085 al Sud.

Gli 800 milioni di euro della solidarietà alimentare, invece, sono stati così suddivisi: 307 milioni al Nord, 146 milioni al Centro e i rimanenti 346 al Sud.

Si tratta della misura messa in atto la prima volta dall’Ordinanza del Capo del dipartimento della Protezione civile n. 658 del 29 marzo 2020 che aveva disposto il pagamento di un importo pari a 400 milioni di euro a titolo di misure urgenti di solidarietà alimentare in favore delle famiglie più in difficoltà. Un aiuto che è stato replicato successivamente dall’art. 2 del DL n. 154 del 2020 recante “Misure finanziarie urgenti connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”.

Peraltro, il documento a cura dalla FNC, oltre ad illustrare nella prima parte le misure emergenziali disposte dai diversi provvedimenti anticrisi nel corso del 2020, nella seconda parte si sofferma sul quadro normativo di riferimento e sugli effetti economici di ciascuna misura.

Infine, lo studio termina con un’analisi più approfondita delle risorse integrative del Fondo funzioni fondamentali per il 2021 che, ricordano i commercialisti, ha messo sul piatto in totale 220 milioni di euro di cui 200 milioni ai comuni e 20 milioni alle Città Metropolitane e alle Province.

Consiglio e della Fondazione Nazionale dei Commercialisti- studio del 21 aprile 2021
Scarica lo studio sul livello geografico la ripartizione del fondo per l’esercizio delle funzioni fondamentali e la cosiddetta solidarietà alimentare

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