Intelligenza artificiale nella finanza: dalla governance ai rischi

Intelligenza artificiale e finanza: non solo fintech ma anche infrastrutture, buone pratiche e regolamentazione. Se ne è parlato in Senato nella conferenza “L’intelligenza artificiale nel cuore della finanza: Innovazione, Rischi e Governance per il Futuro Economico”

Intelligenza artificiale nella finanza: dalla governance ai rischi

L’intelligenza artificiale nel cuore della finanza: Innovazione, Rischi e Governance per il Futuro Economico”, questo il titolo della conferenza che si è tenuta questa mattina in Senato e alla quale ha partecipato in presenza anche Informazione Fiscale.

La conferenza, organizzata su iniziativa del Senatore Andrea De Priamo, è stata ideata con l’obiettivo di analizzare le profonde trasformazioni in atto nel mondo della finanza attraverso l’adozione di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale.

Dall’utilizzo in ambito fintech all’applicazione nelle PMI, passando per l’implementazione e la realizzazione di infrastrutture, senza dimenticare gli aspetti normativi e di regolamentazione. Sono diversi i temi che sono stati toccati nel corso della conferenza.

Intelligenza artificiale nella finanza: appuntamento il 21 ottobre in Senato

L’intelligenza artificiale nel cuore della finanza: Innovazione, Rischi e Governance per il Futuro Economico” è il titolo della conferenza organizzata il 21 ottobre presso la Sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica su iniziativa del Senatore Andrea De Priamo (FdI) in collaborazione con Video Backlight, I-Com, E-Lex e Sirti Digital Solutions, trasmessa in diretta streaming sulla web tv del Senato.

L’incontro, a cui ha partecipato in presenza anche la redazione di Informazione Fiscale, è nato con l’obiettivo di analizzare le profonde trasformazioni in atto nel mondo della finanza attraverso l’adozione di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale.

Un’occasione, hanno spiegano gli organizzatori, per confrontarsi su opportunità, rischi e governance, con esperti del settore tecnologico, giuridico e istituzionale.

Ad aprire i lavori della giornata è sato il Sen. Andrea De Priamo, componente permanente della Commissione Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica.

Successivamente sono intervenuti:

  • Massimiliano De Carolis – CEO, Sirti Digital Solutions;
  • Luca Carabetta – Country Manager Italia Trade Republic;
  • Ernesto Belisario – Esperto di diritto delle tecnologie e innovazione nella pubblica amministrazione, Studio legale E-Lex;
  • Stefano da Empoli – Presidente, I-Com Istituto per la Competitività;
  • Filipe Teixeira – CEO, AltermAInd.

L’evento è stato moderato da Marco Italiano, Advisor Public Affairs, Video Backlight.

Dalla governance ai rischi: il futuro dell’intelligenza artificiale nella finanza e non solo

Dal 10 ottobre anche in Italia è in vigore la legge sull’intelligenza artificiale, che rende operativi diversi principi dell’AI act europeo.

La Legge n. 132/2025, come spiegato anche dal Senatore De Priamo in apertura dei lavori, mette nero su bianco i primi interventi normativi per disciplinare una tecnologia in costante crescita ed espansione.

Il testo delinea, infatti, una cornice per l’uso dei sistemi di intelligenza artificiale in vari contesti, commentati dall’avvocato Ernesto Belisario, dello Studio legale E-Lex.

La discussione che ha animato la conferenza ha approfondito in particolare l’applicazione delle nuove tecnologie nel settore Fintech, come illustrato da Luca Carabetta (Country Manager Italia di Trade Republic) e da Filipe Teixeira (CEO di AltermAInd) ma anche in relazione al più ampio discorso dell’infrastruttura tecnologica su cui l’AI si basa.

In questo senso, il CEO di Sirti Digital Solutions, Massimiliano De Carolis, ha evidenziato la pervasività dell’intelligenza artificiale anche in ambito assicurativo o in altri settori come quello dell’auto (si pensi alla guida assistita o completamente autonoma) e al mondo corporate. Ormai appare impossibile poterne fare a meno, e nel prossimo futuro lo sarà sempre di più, per questo occorre farsi trovare pronti.

Non solo adozione dei nuovi sistemi e integrazione di nuovi modelli: uno dei punti cardine su cui sarà necessario riflettere e intervenire riguarda le competenze e la formazione, come sottolineato da Stefano da Empoli, Presidente, I-Com Istituto per la Competitività.

L’utilizzo dell’intelligenza artificiale declinata nelle sue varie forme dovrà essere inclusa necessariamente nell’elenco delle competenze digitali da affinare, un discorso che si inserisce anche in un’ottica di democratizzazione dei nuovi servizi basati sull’AI: come per internet, senza adeguate competenze digitali alcune fette di popolazione rischierebbero di restare tagliate fuori. Saranno necessarie vere e proprie campagne di alfabetizzazione, azioni concrete, magari anche via radio e TV per arrivare a tutti senza lasciare indietro nessuno.

Il tutto senza dimenticare i nuovi rischi che possono derivare dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale: alcuni li vediamo già in atto, dai deep fake (resi illegali dalla legge) alle truffe digitali, che soprattutto in ambito fintech impegnano gli esperti.

A farsi trovare pronti dovranno essere anche i vari player coinvolti, chiamati a pensare a come integrare l’AI nei propri modelli di business e a dotarsi di infrastrutture adeguate, come evidenziato da Massimiliano De Carolis.

Questo sito contribuisce all'audience di Logo Evolution adv Network