Dichiarazione dei redditi 2025, doppia scadenza a giugno per invio e pagamenti

Anna Maria D’Andrea - Dichiarazione dei redditi

Verso la prima scadenza legata alla dichiarazione dei redditi 2025. Doppio appuntamento a fine giugno per l'invio del modello cartaceo e per i pagamenti delle imposte

Dichiarazione dei redditi 2025, doppia scadenza a giugno per invio e pagamenti

Dichiarazione dei redditi 2025, doppia scadenza in arrivo.

Il 30 giugno è il primo importante appuntamento per l’anno in corso. Non è solo la data per il versamento delle imposte dovute, ma anche il termine ultimo per procedere con l’invio del modello cartaceo.

Sebbene la modalità analogica di invio della dichiarazione dei redditi sia ormai residuale, l’appuntamento con l’invio tramite gli uffici postali interessa in particolare gli eredi di soggetti deceduti, ma anche chi ha inviato il 730 e deve trasmettere ulteriori dati mediante il modello Redditi.

Per quel che riguarda i pagamenti invece, attenzione alle scadenze differenziate per dipendenti e pensionati da un lato e per le partite IVA dall’altro: queste ultime potranno pagare entro il termine del 21 luglio.

Dichiarazione dei redditi 2025, doppia scadenza in arrivo: entro il 30 giugno l’invio tramite Poste

Il canale per l’invio della dichiarazione dei redditi è di base telematico. Sia per chi invia il modello Redditi, che per i contribuenti che utilizzano il modello 730, la trasmissione avviene online, direttamente o tramite intermediari delegati.

Ci sono tuttavia alcune casistiche in cui è ancora possibile fare la dichiarazione dei redditi 2025 in modalità cartacea.

Nello specifico, è ammesso l’invio del modello Redditi (e non del 730) in modalità cartacea, tramite gli uffici postali, per chi:

  • pur potendo presentare il modello 730, deve dichiarare alcuni redditi o comunicare dati utilizzando i relativi quadri del modello Redditi (RM, RT, RW);
  • deve presentare la dichiarazione dei redditi per conto di contribuenti deceduti.

La via del cartaceo è una possibilità e non un obbligo e, in ogni caso, è bene evidenziare che il tempo a disposizione si restringe.

La trasmissione per il tramite degli uffici postali è infatti prevista fino alla data ultima del 30 giugno 2025, rispetto al termine ordinario del 31 ottobre.

Si tratta di un servizio gratuito, per il quale è però previsto il rispetto di regole specifiche riepilogate dall’Agenzia delle Entrate nelle istruzioni per la compilazione del modello Redditi.

Nello specifico, una copia della dichiarazione compilata dal contribuente dovrà essere inserita in una busta avente le caratteristiche di cui all’Allegato B al provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate n. 34746 del 13 marzo 2008.

L’angolo posto in alto a sinistra del frontespizio della dichiarazione deve corrispondere all’angolo in alto a sinistra sulla facciata della busta in modo tale che attraverso la finestra della busta risultino visibili il tipo di modello, la data di presentazione e i dati identificativi del contribuente.

Regole stringenti che, se non rispettate, non consentono agli uffici postali di accettare la dichiarazione dei redditi e quindi di formalizzare l’invio all’Agenzia delle Entrate.

Dichiarazione dei redditi 2025, arriva il tax day: chi paga (e cosa) entro il 30 giugno

Se quella per l’invio del modello cartaceo è una scadenza residuale, considerando la prevalenza della via telematica, bisogna fare un discorso diverso per quel che riguarda il pagamento delle imposte.

Il 30 giugno è il primo tax day legato alla dichiarazione dei redditi 2025. Dall’IRPEF alla cedolare secca, i contribuenti saranno chiamati a versare il saldo 2024 e il primo acconto 2025 delle imposte.

Si potrà scegliere di pagare in un’unica soluzione o a rate, da giugno a dicembre, così come di differire il pagamento al 30 luglio, applicando all’importo dovuto una maggiorazione dello 0,40 per cento.

La scadenza di fine giugno, è bene specificarlo, interesserà in particolare lavoratori dipendenti e pensionati. Le partite IVA che applicano gli ISA, così come i forfettari, dovranno invece annotare in calendario la scadenza del 21 luglio, per effetto della proroga dei versamenti introdotta con il DL Fiscale n. 84/2025.

I termini specifici da rispettare sono i seguenti:

Dipendenti, pensionati ed esclusi dalla proroga:

RATAVERSAMENTOINTERESSI %VERSAMENTO (*)INTERESSI %
30 giugno 0,00 30 luglio 0,00
16 luglio 0,18 20 agosto 0,18
20 agosto 0,51 16 settembre 0,51
16 settembre 0,84 16 ottobre 0,84
16 ottobre 1,17 17 novembre 1,17
17 novembre 1,50 16 dicembre 1,50
16 dicembre 1,83

(*) In questo caso l’importo da rateizzare deve essere preventivamente maggiorato dello 0,40 per cento

Partite IVA beneficiarie della proroga al 21 luglio 2025:

RATAVERSAMENTOINTERESSI %VERSAMENTO (*)INTERESSI %
21 Luglio 0,00 20 agosto 0,00
20 agosto 0,18 16 settembre 0,18
16 settembre 0,51 16 ottobre 0,51
16 ottobre 0,84 17 novembre 0,84
17 novembre 1,17 16 dicembre 1,17
16 dicembre 1,50

(*) In questo caso l’importo da rateizzare deve essere preventivamente maggiorato dello 0,40 per cento

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