Detrazione spese scolastiche nel modello 730/2023: elenco e limiti

Anna Maria D’Andrea - Modello 730

La detrazione delle spese scolastiche è una delle voci del modello 730/2023. Diversi i costi per i quali è possibile richiedere il rimborso IRPEF, compresi quelli relativi a viaggi d'istruzione e spese per il trasporto. Tutte le istruzioni fornite dall'Agenzia delle Entrate e i limiti da tenere a mente

Detrazione spese scolastiche nel modello 730/2023: elenco e limiti

Detrazione delle spese scolastiche nel modello 730/2023: facciamo il punto delle regole per beneficiare del rimborso IRPEF.

La detrazione delle spese scolastiche e dei costi legati all’istruzione consente di recuperare parte delle somme sostenute nel corso del periodo d’imposta, entro il limite di 800 euro per figlio.

È infatti questo l’importo massimo sul quale calcolare la detrazione del 19 per cento, riconosciuta per un’ampia categoria di costi, dalle tasse scolastiche fino alle somme sostenute per la mensa o per le gite.

La detrazione fiscale spetta inoltre anche per le spese legate alla frequenza dell’università, con un’agevolazione specifica in caso di affitto sostenuto da studenti fuori sede.

Vediamo quindi quali sono le spese scolastiche detraibili nel modello 730/2023.

Detrazione spese scolastiche nel modello 730/2023: elenco e limiti

A partire dalle spese sostenute nel 2022 gli istituti scolastici sono obbligati alla trasmissione delle somme pagate con mezzi tracciabili all’Agenzia delle Entrate.

Questo adempimento consente una predisposizione più accurata del modello 730 precompilato, all’interno del quale saranno quindi indicati anche i costi di istruzione detraibili.

Questa una delle principali novità in merito alla detrazione delle spese scolastiche nel modello 730/2023, mentre non si segnalano modifiche in merito alle regole generali e ai limiti da considerare.

In dichiarazione dei redditi sarà quindi possibile portare in detrazione le spese scolastiche relative al periodo d’imposta 2022 per un importo massimo di 800 euro per ciascun alunno o studente.

Le spese d’istruzione detraibili dovranno essere inserite nella Sezione I, rigo da E8 ad E10 utilizzando il codice:

  • 12 - Spese per istruzione diverse da quelle universitarie (quindi spese scolastiche);
  • 13 - Spese per istruzione universitaria;
  • 33 - Spese per asili nido.

Stessi codici anche per chi utilizza il modello Redditi, all’interno del quale bisognerà compilare la Sezione I del quadro RP, indicando le spese sostenute nei righi da RP8 a RP13.

Rientrano tra i costi detraibili quelli sostenuti per la frequenza di asilo nido, scuole d’infanzia, di scuole elementari e medie, delle scuole secondarie di secondo grado, ovvero le scuole superiori, sia statali che paritarie e per le iscrizioni all’università o corsi di specializzazione in Atenei pubblici o privati.

Per gli studenti universitari, in corso e fuori corso, è inoltre possibile beneficiare della detrazione anche della spesa per l’affitto.

Detrazione spese scolastiche 2023: elenco spese da indicare nel modello 730

Le spese scolastiche per le quali è possibile richiedere la detrazione fiscale del 19 per cento con il modello 730/2023 riguardano i costi sostenuti per la frequenza dei seguenti corsi d’istruzione:

  • scuola materna;
  • scuola elementare;
  • scuola media (secondaria di primo grado);
  • scuola superiore (secondaria di secondo grado).

La detrazione spetta per le spese sostenute sia per i familiari fiscalmente a carico sia per il contribuente stesso. In caso di spese relative a più alunni, nel modello 730/2023 sarà necessario compilare più righi da E8 a E10, riportando in ciascuno di essi la spesa sostenuta.

Tra le spese detraibili nel modello 730/2023 entro il limite di 800 per alunno o studente, rientrano tutti gli importi relativi a:

  • tassa di iscrizione e frequenza;
  • spese relativa al servizio di mensa scolastica;
  • contributi volontari e erogazioni liberali;
  • pre e post scuola;
  • gite scolastiche;
  • contributi per l’ampliamento dell’offerta formativa;
  • assistenza al pasto.

Gli studenti iscritti a Conservatori di Musica e Istituti musicali pareggiati hanno diritto alla detrazione soltanto per corsi istituiti in base all’ordinamento antecedente al DPR 212/2005.

Per quelli istituiti successivamente, ai fini della detrazione delle spese con modello 730/2023 bisognerà far riferimento alle istruzioni per la detrazione delle spese universitarie, in quanto tali corsi e spese vengono equiparati a quelle previste per l’iscrizione all’università.

Nel modello 730/2023 potranno essere inserite e portate in detrazione fiscale anche le spese sostenute per le gite scolastiche.

Nel caso in cui le spese risultino pagate a soggetti terzi rispetto alla scuola (come l’agenzia viaggi), sarà necessario conservare la copia della delibera scolastica nel quale viene disposto il versamento delle somme ad un soggetto esterno.

Non è ammessa in detrazione la spesa sostenuta per l’acquisto di materiale di cancelleria e libri, mentre è possibile detrarre il costo per il servizio di trasporto scolastico.

Detrazione spese d’istruzione nel modello 730/2023, i documenti da conservare

Ai fini della detrazione IRPEF del 19 per cento è necessario conservare i documenti relativi alla spesa per la frequenza scolastica, ovvero ricevute di bollettini postali o bonifici.

Per la detrazione relativa al servizio di mensa, il bollettino postale o bonifico bancario dovrà contenere i seguenti dati:

  • beneficiario dell’importo;
  • causale del versamento - servizio mensa scolastica;
  • scuola frequentata e nome dell’alunno.

Nel caso in cui per un servizio erogato dalla scuola il pagamento sia avvenuto con altre modalità (bancomat o carte di credito) la spesa dovrà essere documentata dall’attestazione del soggetto che ha ricevuto il pagamento, nella quale dovranno essere indicati anno, totale della spesa e i dati dell’alunno.

Detrazione spese universitarie modello 730/2023

All’interno del modello 730/2023 è possibile portare in detrazione anche le spese sostenute per l’iscrizione a università e corsi di specializzazione pubblici o privati.

La detrazione delle spese universitarie nel modello 730/2023 riguarda l’iscrizione e la spesa per la frequenza dei seguenti corsi:

  • corsi di istruzione universitaria;
  • corsi di specializzazione universitaria;
  • corsi di perfezionamento e master universitari;
  • dottorato di ricerca;
  • Istituti tecnici superiori (ITS);
  • corsi istituiti dopo il DPR 212/2005 presso i Conservatori di Musica e gli Istituti musicali pareggiati.

La prima accortezza da seguire riguarda proprio la differenza prevista nel caso di iscrizione a università statali o università private.

Per quanto riguarda l’iscrizione e le spese relative a corsi di università statali è possibile portare in detrazione IRPEF al 19 per cento le spese sostenute relative a:

  • tasse d’iscrizione per triennale, master e specialistica anche nel caso di studenti fuori corso;
  • ricongiunzione di carriera;
  • tasse per l’iscrizione all’appello di laurea e rilascio della pergamena;
  • frequenza a corsi singoli, finalizzati o meno all’ammissione a un corso di laurea magistrale;
  • iscrizione a test d’ingresso (anche se non seguiti da iscrizione);
  • trasferimenti di ateneo;
  • passaggi di corso.

In merito alla detrazione delle spese per l’iscrizione o la frequenza di università private bisognerà seguire regole specifiche.

L’importo delle spese detraibili con il modello 730/2023 non può essere superiore a quello stabilito per le tasse e i contributi per gli studi con un indirizzo uguale o affine svolti nelle università statali della stessa città o della stessa regione.

Se si configura un’eventuale eccedenza nelle tasse pagate, su quell’eccedenza non può essere calcolata alcuna detrazione.

Ecco quindi i limiti di spesa da considerare:

Area disciplinare corsi istruzioneNordCentro Sud e isole
Medica € 3.900 € 3.100 € 2.900
Sanitaria € 3.900 € 2.900 € 2.700
Scientifico-tecnologica € 3.700 € 2.900 € 2.600
Umanistico-sociale € 3.200 € 2.800 € 2.500

Diversi inoltre i limiti di detraibilità relativi alle spese per l’iscrizione e la frequenza di corsi di dottorato, di specializzazione e di master universitari di primo e di secondo livello.

L’importo massimo di spesa detraibile con la dichiarazione dei redditi 2023 è fissato nelle seguenti misure:

CORSI POST-LAUREA
Spesa massima detraibile Nord Centro Sud e Isole
Corsi di dottorato, di specializzazione e master universitari di primo e di secondo livello € 3.900 € 3.100 € 2.900

Detrazione spese universitarie: anche l’affitto dei fuori sede nel modello 730/2023

Tra i costi che è possibile portare in detrazione fiscale con il modello 730/2023 relativi alla frequenza dell’università è incluso anche il costo sostenuto per i canoni di locazione di studenti fuori sede, ovvero la spesa relativa all’affitto, ma nel limite totale di 2.633 euro.

L’importo che sarà possibile richiedere a rimborso, pari al 19 per cento della spesa sostenuta, ammonta quindi ad un massimo di 500 euro circa.

Per beneficiare del rimborso IRPEF, nel modello 730/2023 bisognerà compilare il Rigo E8/E10, utilizzando il codice 18.

Detrazione spese di iscrizione all’asilo nido nel modello 730/2023

In relazione all’iscrizione all’asilo nido, con il modello 730/2023 è possibile portare in detrazione le seguenti spese:

  • la frequenza delle cosiddette “sezioni primavera” che assolvono alla medesima funzione degli asili nido;
  • il servizio fornito nella provincia autonoma di Bolzano ai sensi della legge provinciale n. 8 del 1996 dagli assistenti domiciliari definiti “Tagesmutter” (c.d. “mamma di giorno”). Negli altri casi è necessario verificare di volta in volta l’affinità dei presupposti e delle finalità del servizio di assistenza domiciliare all’infanzia a quelle degli asili nido, nonché la conformità dello svolgimento delle attività, quanto a modalità gestionali e caratteristiche strutturali.

La detrazione è ammessa nel limite di 632 euro per ciascun figlio; ciò vuol dire che il limite di detraibilità del nido raddoppia nel caso di più figli iscritti al nido nel medesimo periodo.

Non possono essere indicate le spese sostenute nel 2022 che nello stesso anno sono state rimborsate dal datore di lavoro in sostituzione delle retribuzioni premiali e indicate nella sezione “Rimborsi di beni e servizi non soggetti a tassazione - art. 51 Tuir” (punti da 701 a 706) della Certificazione Unica con il codice onere 33.

Non possono inoltre essere indicate le spese sostenute nel 2022, se nello stesso periodo si è fruito del bonus asili nido.

Il rimborso fiscale sarà pari al 19 per cento del costo complessivo sostenuto entro il tetto di spesa sopra indicato.

Detrazione strumenti didattici studenti con DSA

Anche con il modello 730/2023 sarà possibile portare in detrazione fiscale la spesa sostenuta per strumenti didattici finalizzati all’apprendimento di studenti con DSA.

Il rimborso, pari al 19 per cento, spetta in relazione alle spese sostenute per l’acquisto di strumenti didattici o sussidi tecnici ed informatici che facilitano lo studio.

Per poter richiedere la detrazione per gli studenti con disturbo specifico dell’apprendimento bisognerà essere muniti di apposita documentazione, cioè di certificato medico e di fattura o scontrino fiscale con l’indicazione della spesa sostenuta.

I beneficiari della detrazione del 19 per cento IRPEF sono i soggetti, sia minorenni che maggiorenni, ai quali è stato diagnosticato un disturbo specifico dell’apprendimento.

Si tratta di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia, disturbi che compromettono le capacità di apprendimento e per i quali le famiglie si trovano a dover sostenere spese necessarie per facilitare gli studi.

Tra gli strumenti compensativi acquistati per agevolare lo studio di soggetti affetti da DSA rientrano:

  • la sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto;
  • il registratore, che consente all’alunno o allo studente di non scrivere gli appunti della lezione;
  • i programmi di video scrittura con correttore ortografico, che permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza l’affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori;
  • la calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo;
  • altri strumenti tecnologicamente meno evoluti quali tabelle, formulari, mappe concettuali, etc.

Per maggiori dettagli si consiglia di consultare l’articolo di approfondimento dedicato.

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