Commercialisti, avvocati e sanitari: in arrivo la riforma degli ordini

Alessio Mauro - Ordini e casse professionali

All’ordine del Consiglio dei Ministri di oggi c’è anche la riforma degli ordini professionali. Coinvolti in particolare anche commercialisti, avvocati e sanitari

Commercialisti, avvocati e sanitari: in arrivo la riforma degli ordini

Al via il cantiere della riforma degli ordini professionali.

Il Consiglio dei Ministri, attualmente in corso, sta discutendo i quattro disegni di legge delega per la riforma della disciplina degli ordinamenti professionali in generale ma anche per avvocati, commercialisti e sanitari.

I provvedimenti prevedono una serie di novità, su tutte in relazione a competenze, incompatibilità e regole elettorali, ma non sono mancate le proteste.

Commercialisti, avvocati e sanitari: in arrivo la riforma degli ordini

Non solo decreto Flussi: con la riunione del Consiglio dei Ministri di oggi, 4 settembre, si apre anche il cantiere per la riforma delle professioni.

Sul tavolo del CdM convocato per le ore 15.00 sono attesi ben quattro disegni di legge. Uno è relativo agli ordini professionali nel complesso, mentre gli altri riguardano tre specifiche categorie:

  • commercialisti;
  • avvocati;
  • professioni sanitarie.

Il primo sarà un disegno di legge delega per “la riforma degli ordinamenti professionali”, presentato dai Ministeri del lavoro e della Giustizia.

Secondo le anticipazioni fornite dal Sole24Ore, il provvedimento mira alla realizzazione di una riforma organica del sistema ordinistico. Sul tavolo anche l’ipotesi di un intervento sulle regole elettorali degli Ordini.

Gli altri, sempre DdL delega, contengono disposizioni per la riforma della professione di dottore commercialista ed esperto contabile e della professione forense. Anche questi sono presentati dai due Ministeri.

Le principali novità dovrebbero riguardare rispettivamente:

  • diversi aspetti della professione (dal tirocinio alla disciplina delle incompatibilità);
  • nuove forme per esercitare la professione (reti tra avvocati, collaborazione continuativa e monocommittenza).

L’ultimo, invece, presentato dal Ministero della Salute prevede in primis l’introduzione definitiva dello scudo penale per i medici e il passaggio dei giovani medici di famiglia dalla libera professione al rapporto dipendente, con l’obbligo di prestare servizio, per alcune ore, anche nelle case di comunità.

A queste si dovrebbero aggiungere un pacchetto di misure per il potenziamento della formazione sanitaria specialistica e incentivi per rendere più appetibile la professione.

Ad ogni modo, il percorso è lungo è ancora tutto da definire, a partire dall’esito non scontato della discussione nella riunione del CdM di questo pomeriggio.

La riforma per avvocati e commercialisti

In attesa di conoscere i dettagli sulle possibili novità, vediamo quali potrebbero essere i principali ambiti di intervento dei DdL delega che andrebbero a riformare la professione forense e quella di commercialista.

Per quanto riguarda i commercialisti, il provvedimento dovrebbe agire su diversi aspetti della professione, dalla disciplina del tirocinio retribuito a quella delle incompatibilità (con regole meno stringenti), passando per un nuovo sistema elettorale.

Una riforma che ha suscitato proteste da una parte della categoria. Il Presidente dell’ANC (Associazione nazionale commercialisti), Marco Cuchel, ha scritto ieri al Ministro Nordio chiedendo di sospendere l’iter del DdL almeno fino alla fine delle elezioni negli ambiti territoriali previste a gennaio 2026.

Per quanto riguarda gli avvocati, invece, il DdL dovrebbe prevedere le regole per l’esercizio della professione in reti tra avvocati, ma anche sotto forma di collaborazione continuativa e in regime di monocommittenza. Si propone, inoltre, di allentare il regime delle incompatibilità.

Anche in questo caso ci sono state proteste. L’Associazione nazionale forense (ANF) in una lettera inviata al Ministro Nordio ha definito “inadeguate” le novità, chiedendo di ritirare il disegno di legge delega sull’ordinamento forense, basato sulla proposta del Consiglio nazionale forense (CNF), e di avviare invece un vero confronto con tutte le componenti dell’avvocatura.

Questo sito contribuisce all'audience di Logo Evolution adv Network