Bonus turismo 2024: aumenti in busta paga in arrivo

Giuseppe Guarasci - Leggi e prassi

Ecco di quanto aumenterà la busta paga nel settore turistico con il nuovo bonus che prevede un trattamento integrativo speciale

Bonus turismo 2024: aumenti in busta paga in arrivo

Anche per il 2024 è in vigore il bonus turismo, la misura che prevede un trattamento integrativo speciale per il lavoro notturno e gli straordinari effettuati nei giorni festivi da lavoratrici e lavoratori impiegati nel settore Horeca (Hotel, Ristoranti e Bar).

L’agevolazione è riconosciuta tra il 1° gennaio ed il 30 giugno 2024 in favore di lavoratori e lavoratrici dei settori del turismo e della ristorazione, titolari di reddito da lavoro dipendente fino a 40.000 euro.

La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, nell’approfondimento pubblicato oggi, analizza le disposizioni normative e fornisce alcuni esempi di calcolo dell’importo spettante.

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Bonus turismo 2024: quanto spetta in busta paga?

Il decreto lavoro del 2023 ha introdotto il cosiddetto bonus turismo, un’agevolazione rivolta ai lavoratori e alle lavoratrici dipendenti del comparto turistico, ricettivo e termale, che riconosce un trattamento integrativo speciale per il lavoro notturno e le prestazioni di lavoro straordinario effettuati nei giorni festivi.

La misura è stata poi confermata dalla Legge di Bilancio 2024 anche per l’anno in corso, con alcune modifiche che hanno portato all’allargamento della platea di beneficiari, grazie all’inclusione dei dipendenti degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande.

Alla luce delle novità, dunque, nel 2024 l’agevolazione spetta ai lavoratori e alle lavoratrici di:

  • ristoranti, trattorie, tavole calde, pizzerie, birrerie ed esercizi similari;
  • bar, caffè, gelaterie, pasticcerie ed esercizi similari, anche quando la somministrazione di alimenti e di bevande viene effettuata congiuntamente ad attività di trattenimento e svago, in sale da ballo, sale da gioco, locali notturni, stabilimenti balneari ed esercizi similari;
  • del comparto del turismo (ad esempio del settore dei viaggi, alberghiero, ristorazione e dell’industria del tempo libero in genere, inclusi gli stabilimenti termali).

Ai lavoratori e alle lavoratrici in questione viene riconosciuta in busta paga una somma aggiuntiva, a titolo di trattamento integrativo speciale, pari al 15 per cento delle retribuzioni lorde corrisposte per il lavoro notturno e gli straordinari effettuati nei giorni festivi, nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2024.

Tale somma non concorre alla formazione del reddito imponibile.

Il requisito richiesto per poter beneficiare dell’agevolazione è uno solo: avere, nel periodo d’imposta 2023, un reddito di lavoro dipendente di importo non superiore a 40.000 euro.

Devono essere inclusi tutti i redditi di lavoro dipendente (anche quelli corrisposti da più datori di lavoro) conseguiti nel 2023, compresi quelli che derivano da attività diverse da quelle oggetto di agevolazione.

L’Agenzia delle Entrate ha fornito le indicazioni sulle novità nella circolare n.5/E del 7 marzo 2024.

Fondazione Studi Consulenti del Lavoro - Approfondimento del 18 marzo 2024
Scarica l’approfondimento «Trattamento integrativo speciale nel settore turismo»

Trattamento integrativo speciale per lavoro notturno e straordinari nel turismo, esempi di calcolo

Il beneficio viene calcolato sulla retribuzione lorda corrisposta per gli straordinari effettuati nei giorni festivi e/o per il lavoro notturno.

La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro ha pubblicato oggi un approfondimento dedicato alla misura, nel quale ha analizzato le disposizioni del Decreto Lavoro e le recenti modifiche introdotte dalla Manovra 2024. Inoltre, ha fornito alcuni esempi per calcolare quanto si percepisce in busta paga.

Ad esempio, chi nel corso di un mese ha lavorato 30 ore durante il periodo notturno, con la maggiorazione del 25 per cento, riceverà circa 47 euro di trattamento integrativo speciale (il 15 per cento di 318,90 euro).

CCNL Pubblici esercizi 4 livello Retribuzione mensile Retribuzione per 30 ore notturno Maggiorazione da CCNL 25% Totale riconosciuto lordo per 30 ore di notturno Trattamento Integrativo Speciale spettante
1.462,69 euro 255,12 euro 63,78 euro 318,90 euro 47,84 euro

Chi, invece, ha lavorato meno ore durante il periodo notturno (ad esempio 15 o 5 ore) avrà diritto a un trattamento integrativo speciale di importo minore.

CCNL Pubblici esercizi 4 livello Retribuzione mensile Retribuzione per 15 ore notturno Maggiorazione da CCNL 25% Totale riconosciuto lordo per 15 ore di notturno Trattamento Integrativo Speciale spettante
1.462,69 euro 127,56 euro 31,89 euro 159,45 euro 23,92 euro
CCNL Pubblici esercizi 4 livello Retribuzione mensile Retribuzione per 5 ore notturno Maggiorazione da CCNL 25% Totale riconosciuto lordo per 5 ore di notturno Trattamento Integrativo Speciale spettante
1.462,69 euro 42,52 euro 10,63 euro 53,15 euro 7,97 euro

Nel documento si riportano esempi anche per il lavoro straordinario effettuato durante i festivi (30, 15 e 5 ore nel mese con maggiorazione del 30 per cento).

CCNL Pubblici esercizi 4 livello Retribuzione mensile Retribuzione per 30 ore straordinario festivo Maggiorazione da CCNL 30% Totale riconosciuto lordo per 30 ore di straordinario festivo Trattamento Integrativo Speciale spettante
1.462,69 euro 255,12 euro 76,54 euro 331,66 euro 49,75 euro
CCNL Pubblici esercizi 4 livello Retribuzione mensile Retribuzione per 15 ore straordinario festivo Maggiorazione da CCNL 30% Totale riconosciuto lordo per 15 ore di straordinario festivo Trattamento Integrativo Speciale spettante
1.462,69 euro 127,56 euro 38,27 euro 165,83 euro 24,87 euro
CCNL Pubblici esercizi 4 livello Retribuzione mensile Retribuzione per 5 ore straordinario festivo Maggiorazione da CCNL 30% Totale riconosciuto lordo per 5 ore di straordinario festivo Trattamento Integrativo Speciale spettante
1.462,69 euro 42,52 euro 12,76 euro 55,28 euro 8,29 euro

Per quanto riguarda le modalità di domanda, il trattamento integrativo speciale è riconosciuto dal sostituto d’imposta su richiesta del lavoratore.

Quest’ultimo deve attestare per iscritto l’importo del reddito di lavoro dipendente conseguito nel 2023. Le somme corrisposte al lavoratore a partire dalla prima retribuzione utile saranno poi indicate nella Certificazione Unica.

Il datore di lavoro recupera infine il credito tramite compensazione con il modello F24, utilizzando l’apposito codice tributo “1702.

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