Bonus smart working: esonero contributivo per chi vive e lavora in montagna, le novità in arrivo

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

In arrivo dei bonus per favorire lo smart working nei comuni di montagna. Si prevede un esonero contributivo totale per i datori di lavoro che promuovono il lavoro agile. Questa una delle novità nel nuovo DDL per la promozione delle zone montane

Bonus smart working: esonero contributivo per chi vive e lavora in montagna, le novità in arrivo

Le imprese che promuovono lo smart working per i lavoratori residenti nelle zone montane potranno beneficiare di un esonero totale al versamento della contribuzione previdenziale a loro carico.

Il bonus per lo smart working nei comuni montani è una delle misure previste dal nuovo disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri per la promozione delle zone montane, al fine di contrastare il fenomeno dello spopolamento.

Si prevedono poi agevolazioni per chi prende la residenza o il domicilio stabile nei comuni di montagna.

Bonus smart working: esonero contributivo per chi vive e lavora in montagna, le novità in arrivo

Verso uno smart working detassato per i lavoratori residenti nei comuni di montagna. La novità fa parte del nuovo disegno di legge per la promozione delle zone montane approvato in esame preliminare dal Consiglio dei Ministri nella riunione del 23 ottobre 2023.

Le disposizioni sono volte alla alla tutela dell’ambiente, delle risorse naturali, del paesaggio e della salute delle zone montane. Sono previste anche misure di agevolazione fiscale in favore di imprese e lavoratori con l’obiettivo di contrastare il fenomeno dello spopolamento dei comuni e favorire l’integrazione economica e sociale della popolazione residente.

Una di queste riguarda appunto il bonus per il lavoro agile.

Come si legge nella bozza del testo in circolazione, per i primi 2 esercizi successivi a quello in corso alla data di entrata in vigore della legge, infatti, le imprese che promuovono lo smart working come la modalità ordinaria di esecuzione della prestazione lavorativa possono beneficiare di un esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali a loro carico.

Questo per ogni lavoratore con contratto a tempo indeterminato che appunto svolge stabilmente la sua attività da remoto in un comune montano, nel quale stabilisce la propria abitazione principale e domicilio stabile.

L’esonero è riconosciuto al 50 per cento per i due esercizi successivi (terzo e quarto) e poi al 20 per cento per il quinto.

Sono esclusi dall’ agevolazione i premi e i contributi dovuti all’INAIL. Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.

I comuni oggetto di agevolazione così come i criteri e le modalità per la concessione del beneficio saranno definiti tramite appositi provvedimenti.

Bonus zone montane: agevolazioni per la residenza e per giovani imprenditori

Tra gli altri interventi previsti per contrastare lo spopolamento dei comuni montani ci sono anche le agevolazioni per la residenza e il domicilio stabile in montagna.

Come si legge nel comunicato stampa del Governo, si tratta della deducibilità degli interessi passivi per mutui contratti per l’acquisto di proprietà immobiliare derivante da ristrutturazione edilizia di edificio preesistente da adibire ad abitazione principale e domicilio stabile.

Inoltre, si introducono disposizioni in tema di servizi pubblici relativi alla sanità, alle scuole e ai servizi di comunicazione.

Previste misure anche per i giovani. Gli imprenditori con meno di 41 anni d’età che intraprendono una nuova attività (piccola o micro impresa) nei comuni montani ricevono un contributo sotto forma di credito d’imposta per il periodo d’imposta in corso al momento e per i due successivi.

Per tutti i dettagli e la conferma delle misure si attende ora il testo ufficiale.

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