Bonus ristrutturazione anche nel 2023 e nel 2024: le novità spiegate dall’Agenzia delle Entrate

Bonus ristrutturazione in salvo anche per i lavori effettuati dal 1° gennaio 2023 e fino alla fine del 2024. A ricordarlo è la guida dell'Agenzia delle Entrate aggiornata a ottobre, che fa il punto sulle regole per la fruizione della detrazione del 50 per cento. Si ferma invece il 31 dicembre 2022 il bonus maggiorato per la rimozione delle barriere architettoniche.

Bonus ristrutturazione anche nel 2023 e nel 2024: le novità spiegate dall'Agenzia delle Entrate

Bonus ristrutturazione nel 2023 e fino alla fine del 2024.

Arrivati ormai vicini alla fine dell’anno, è l’Agenzia delle Entrate a fare il punto di regole e novità relative alla detrazione del 50 per cento.

È la guida aggiornata nel mese di ottobre 2022 a ricordare i tempi per la fruizione del bonus ristrutturazione, agevolazione per la quale è stata confermata anche nel 2023 così come per l’anno seguente la possibilità di fruire della cessione del credito e dello sconto in fattura.

Beneficiari, lavori ammessi, scadenza e adempimenti sono al centro della guida al bonus ristrutturazione aggiornata dall’Agenzia delle Entrate, che evidenzia inoltre il termine ormai alle porte per fruire della detrazione del 75 per cento per la rimozione delle barriere architettoniche: c’è tempo fino al 31 dicembre 2022.

Bonus ristrutturazione anche nel 2023 e nel 2024: le novità spiegate dall’Agenzia delle Entrate

La scorsa Legge di Bilancio ha previsto una proroga pluriennale per i bonus edilizi, e tra questi vi rientra anche la detrazione fiscale del 50 per cento per le ristrutturazioni.

Il bonus ristrutturazione del 50 per cento è quindi garantito anche per i lavori effettuati dal 1° gennaio 2023 e fino alla fine del 2024: questo uno dei punti evidenziati nell’ultimo aggiornamento dell’Agenzia delle Entrate alla guida dedicata alla misura.

Il documento si sofferma anche sulle altre agevolazioni riconosciute per la riqualificazione edilizia, tra cui la riduzione dell’IVA al 10 per cento e la detrazione IRPEF del 19 per cento per i mutui stipulati per la ristrutturazione dell’abitazione principale.

Un insieme di incentivi ai quali si affianca la detrazione fiscale disciplinata dall’articolo 16-bis del TUIR, pari al 36 per cento delle spese sostenute e fino ad un ammontare complessivo delle stesse pari a 48.000 euro.

Il valore del bonus ristrutturazione è stato incrementato dal 26 giugno 2012, quando con il decreto legge n. 83/2012 la percentuale di detrazione è salita al 50 per cento e il limite di spesa ammesso al beneficio è stato portato a 96.000 euro.

Questi i valori prorogati ad ultimo dalla Legge di Bilancio 2022, che ha confermato il bonus ristrutturazione anche nel 2023 e fino al 31 dicembre 2024, prorogando per lo stesso periodo anche le opzioni relative alla cessione del credito e allo sconto in fattura.

Bonus ristrutturazione 2023 e 2024 - la nuova guida
Scarica la guida pubblicata dall’Agenzia delle Entrate nel mese di ottobre 2022

Bonus ristrutturazione anche nel 2023, si ferma a fine anno la detrazione extra per le barriere architettoniche

Non dovranno quindi affrettarsi i contribuenti che intendono effettuare lavori di riqualificazione della propria abitazione o delle parti comuni del condominio.

Anche per le spese sostenute dal 1° gennaio 2023 sarà possibile accedere allo sconto del 50 per cento per i lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia e, per le parti comuni degli edifici, manutenzione ordinaria.

Spazio alla detrazione anche per la realizzazione di box auto e per l’installazione di impianti fotovoltaici, così come in caso di ricostruzione o ripristino di immobili danneggiati da terremoti, o interventi per la prevenzione di atti illeciti come l’installazione di porte blindate, grate a finestre o videocamere.

Dettagli ed elenco specifico dei lavori ammessi al bonus ristrutturazione sono contenuti nella guida dell’Agenzia delle Entrate che, tra le altre cose, ricorda anche le scadenze ormai dietro l’angolo.

Non è per il momento prorogata anche al prossimo anno la detrazione aggiuntiva del 75 per cento introdotta dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 per i lavori di rimozione delle barriere architettoniche.

Un bonus extra calcolato su un importo non superiore a:

  • 50.000 euro, per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
  • 40.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari;
  • 30.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.

Passata la scadenza di fine anno, le spese per la rimozione delle barriere architettoniche torneranno agevolabili nei limiti e alle condizioni previste per il bonus ristrutturazione.

Queste le regole previste ad oggi, ma per avere certezze sul destino dei bonus fiscali in materia edilizia resta fondamentale attendere la prossima Legge di Bilancio. Tra le novità non si escludono infatti modifiche alle agevolazioni vigenti. Il cantiere, è il caso di dirlo, resta aperto.

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