Bonus mamme in scadenza: come calcolare il limite di reddito

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Ultimi giorni per fare domanda e ottenere il bonus mamme 2025. Tra i requisiti il reddito non superiore a 40.000, le istruzioni per il calcolo per dipendenti e autonome

Bonus mamme in scadenza: come calcolare il limite di reddito

Il termine fissato dall’INPS per richiedere il nuovo bonus mamme 2025 sta per scadere.

Le lavoratrici con almeno 2 figli possono richiedere il contributo in busta paga fino a 480 euro al massimo entro il 9 dicembre 2025.

Il bonus spetta in presenza di specifici requisiti, tra cui un reddito da lavoro non superiore a 40.000 euro.

Ma come si calcola tale valore e quali sono i redditi da considerare?

Bonus mamme in scadenza: come calcolare il limite di reddito

Nel 2025 le lavoratrici con almeno due figli possono ottenere fino a 40 euro per ogni mese lavorato da gennaio a dicembre 2025, per un totale quindi di massimo 480 euro. Si tratta della nuova versione del bonus mamme operativa da quest’anno.

Per poter ottenere la nuova agevolazione, non è più necessario passare per il datore di lavoro ma è sufficiente inviare un’apposita domanda all’INPS.

Il termine a disposizione per richiederla sta per scadere: c’è tempo fino al 9 dicembre 2025. Le lavoratrici interessate possono fare domanda direttamente online sul sito INPS, accedendo con credenziali SPID, CIE, CNS o eIDAS all’apposito servizio.

In alternativa è possibile rivolgersi agli Istituti di patronato oppure al Contact Center Multicanale.

Come previsto dall’articolo 6 del cosiddetto decreto Omnibus 2025, la nuova versione del bonus mamme spetta alle lavoratrici madri con un reddito fino a 40.000 euro.

Nello specifico, l’agevolazione è riconosciuta alle lavoratrici:

  • dipendenti, a tempo determinato o indeterminato, autonome o professioniste con 2 figli o figlie (di cui il più giovane under 10);
  • dipendenti a tempo determinato, autonome o professioniste con almeno 3 figli o figlie (di cui il più giovane under 18).

Ma come si calcola tale limite e quali redditi vanno considerati e quali invece esclusi?

Quali sono i redditi da lavoro, autonomo o dipendente da considerare?

A fornire tutte le risposte è l’INPS nelle FAQ aggiornate e pubblicate sul sito istituzionale, nella sezione dedicata al bonus, dopo aver effettuato l’accesso all’area riservata.

Ai fini della verifica del requisito economico per l’accesso al bonus mamme, come detto un reddito da lavoro non superiore a 40.000 euro, si deve tenere conto della somma di tutti i redditi da lavoro percepiti in relazione all’attività di lavoro svolta, anche se esenti o soggetti a tassazione sostitutiva o ridotta.

Il reddito da lavoro rilevante ai fini della fruizione del bonus mamme è quello conseguito nell’anno d’imposta 2025.

Come precisato dall’INPS, tali redditi devono essere considerati al lordo di eventuali franchigie o riduzioni percentuali ai fini del calcolo delle imposte.

Sono compresi anche redditi equiparati o sostitutivi erogati nel corso del rapporto di lavoro, come ad esempio trattamenti economici o indennità corrisposte per i periodi di congedo di maternità, malattia, congedo straordinario biennale art. 8 legge n.388/2000.

Non vanno considerati, invece, i redditi derivanti da prestazioni per la cessazione del rapporto di lavoro, come l’indennità di disoccupazione (NASPI e DIS-COLL) ma anche quelli da pensioni, comprese quelle ai superstiti e di reversibilità.

Nel caso di rapporto di lavoro dipendente occorre considerare il reddito che deriva dal rapporto di lavoro, al netto dei contributi previdenziali obbligatori trattenuti dal datore di lavoro.

Non possono essere dedotti gli eventuali oneri previdenziali facoltativi come quelli relativi a riscatti e ricongiunzioni.

Inoltre, non conta ai fini del calcolo della soglia di reddito di 40.000 euro il trattamento di fine rapporto (TFR), in quanto soggetto al regime della tassazione separata.

Da ultimo l’INPS fornisce un chiarimento in merito ad un caso specifico, cioè se la lavoratrice non sa ancora valutare quale sarà il proprio reddito al 9 dicembre (se sopra o sotto i 40.000 euro).

Se viene effettivamente rispettato il limite non sarà necessario fare nulla e la lavoratrice potrà fruire del bonus spettante.

Nel caso in cui, invece, la lavoratrice accerta la mancanza del requisito economico dopo la presentazione della domanda, dovrà annullarla direttamente oppure chiederne l’annullamento alla sede INPS. Se il contributo è già stato pagato, l’INPS provvederà alla revoca del bonus e al recupero della somma erogata.

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