IMU 2023, aliquote da monitorare per saldo e conguaglio della tassa sulla casa

IMU 2023, calcolo con le nuove aliquote deliberate dal Comune. In caso di variazione in aumento, insieme al saldo da versare entro il 18 dicembre bisognerà corrispondere la quota dovuta a conguaglio

IMU 2023, aliquote da monitorare per saldo e conguaglio della tassa sulla casa

IMU 2023, calcolatrice alla mano per determinare l’importo dovuto sulla base delle aliquote deliberate dal Comune.

Il saldo in scadenza il 18 dicembre è anche occasione per calcolare la tassa sulla casa effettivamente dovuta tenuto conto delle aliquote IMU fissate per l’anno in corso.

Non è cambiata infatti la regola generale che prevede la possibilità di versare l’acconto IMU sulla base delle aliquote dell’anno precedente ma che, in sede di pagamento della seconda rata di dicembre, impone di pagare l’eventuale conguaglio emerso sulla base dei nuovi valori deliberati dall’ente locale di riferimento.

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IMU 2023, aliquote da monitorare per saldo e conguaglio della tassa sulla casa

Sono considerate valide ai fini della prossima scadenza del 18 dicembre 2023 le delibere e i regolamenti in materia di IMU pubblicati sul portale del Federalismo fiscale del Ministero dell’Economia entro il 28 ottobre scorso, trasmessi entro il 14 ottobre.

Questa la prima regola da considerare in vista dell’appuntamento con il calcolo dell’imposta dovuta per l’anno in corso.

Si ricorda infatti che se è vero che una metà dell’IMU è già stata versata a giugno, solo l’appuntamento di dicembre con il saldo della tassa sulla casa consente di determinare l’effettiva imposta dovuta per l’anno in corso, proprio alla luce del termine previsto per i comuni.

L’acconto IMU del 16 giugno poteva essere calcolato anche sulla base delle aliquote dell’anno passato, pagando in pratica la metà di quanto addebitato per il 2022.

In vista del secondo appuntamento con la tassa sulla casa fissato per il 18 dicembre 2023 sarà invece fondamentale considerare eventuali variazioni delle aliquote IMU.

La scadenza che precede le festività natalizie rappresenta anche la data ultima per pagare l’eventuale conguaglio emerso e, in sostanza, per “chiudere i conti” con l’imposta dovuta per l’anno in corso.

È sul portale del MEF che i contribuenti potranno visualizzare aliquote IMU e relativi regolamenti validi per l’anno in corso, mediante le due funzionalità che consentono di ricercare gli atti di ciascun Comune o visualizzare gli elenchi generali predisposti.

Aliquote IMU 2023 tra normativa nazionale e locale: dal MEF il dettaglio dei margini di manovrabilità

La possibilità per i comuni di variare le aliquote IMU non è libera, bensì condizionata sulla base dei “margini di manovrabilità” stabiliti dalla normativa statale, che già fissa il valore standard dovuto per ogni singola fattispecie.

fattispecienorma di riferimentoaliquota stabilita dalla leggealiquota minima che può essere stabilita dal comunealiquota massima che può essere stabilita dal comuneulteriore aumento che può essere stabilito dal comune in sostituzione della maggiorazione TASI (art. 1, comma 755, della legge n. 160/2019)
abitazione principale di categoria catastale A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7 art. 1, c. 740, L. n. 160/2019 Esente non previsto
abitazione principale di categoria catastale A/1, A/8 e A/9 * si applica una detrazione di euro 200 art. 1, c. 748, L. n. 160/2019 0,5%* 0 0,6 per cento* non previsto
fabbricati del gruppo catastale D art. 1, c. 753, L. n. 160/2019 0,86% (0,76% riservato allo Stato) 0,76% 1,06% non previsto
fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati (fabbricati merce) art. 1, c. 751, L. n. 160/2019 0,1% (esenti dal 2022) 0 0,25% (esenti dal 2022) non previsto
fabbricati rurali strumentali art. 1, c. 750, L. n. 160/2019 0,1% 0 0,1% non previsto
altri fabbricati (fabbricati diversi da abitazione principale, fabbricati del gruppo catastale D, fabbricati merce, fabbricati rurali strumentali) art. 1, c. 754, L. n. 160/2019 0,86% 0 1,06% 1,14%
aree fabbricabili art. 1, c. 754, L. n. 160/2019 0,86% 0 1,06% 1,14%
terreni agricoli (se non esenti ai sensi dell’art. 1, comma 758, legge n. 160/2019) art. 1, c. 752, L. n. 160/2019 0,76% 0 1,06% non previsto

Quelli in tabella sono quindi i casi, con i relativi limiti, per i quali le aliquote IMU previste dalla normativa nazionale sono manovrabili dai comuni. Ulteriori casistiche saranno stabilite con l’avvio del prospetto delle aliquote, novità prevista dalla Legge di Bilancio 2020 ma che partirà solo nel 2025.

Un incrocio quindi tra normativa nazionale e regolamenti locali che impone a contribuenti e loro intermediari di guardare con attenzione alle singole delibere, al fine di determinare l’IMU dovuta per ciascun anno di riferimento.

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