Valutazione e controlli: l’informativa periodica del CNDCEC e della FNC

Guendalina Grossi - Commercialisti ed esperti contabili

Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e la Fondazione Nazionale Commercialisti hanno pubblicato l'informativa «Valutazione e Controlli». Ecco tutto quello che c'è da sapere.

Valutazione e controlli: l'informativa periodica del CNDCEC e della FNC

Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e la Fondazione Nazionale Commercialisti il 1° luglio hanno pubblicato l’informativa “Valutazione e Controlli” per aggiornare i professionisti sulle novità in materia di Principi Contabili e Principi Italiani di Valutazione, nonché sulle attività del Consiglio Nazionale in tema di Principi di Revisione e Controlli Interni.

L’informativa è divisa in più sezioni:

  • la pubblicazione Documenti Interpretativi OIC;
  • la valutazione e la tutela dei valori aziendali alla luce del nuovo codice della crisi d’impresa;
  • l’approfondimento dei chiarimenti del MEF al revisore cancellato per morosità.

Ma vediamo nel dettaglio quali informazioni sono state fornite dal CNDCEC e FNC.

Valutazione e controlli: il nuovo numero dell’informativa periodica CNDCEC e FNC

Il 1° luglio 2019 la Fondazione Nazionale Commercialisti ha pubblicato sul suo sito l’informativa “Valutazione e Controlli” che ha l’obiettivo di aggiornare i commercialisti sulle principali novità in materia di Principi Contabili e Principi Italiani di Valutazione, nonché le attività del Consiglio Nazionale in tema di Principi di Revisione e Controlli Interni.

La prima parte dell’Informativa è incentrata sui documenti dell’Organismo Italiano di Contabilità (OIC), ed in particolare sul Documento Interpretativo n. 4: D.L. 23 ottobre 2018, n. 119 (convertito con L. 17 dicembre 2018, n. 136).

Successivamente questa si concentra sugli aspetti contabili relativi alla valutazione dei titoli non immobilizzati con il Documento Interpretativo n. 5: L. 30 dicembre 2018, n. 145 (legge di bilancio 2019).

E inoltre, come si legge nel comunicato stampa del 1° luglio che ha accompagnato la pubblicazione dell’informativa, la sezione dedicata ai documenti si conclude con un “Focus sul documento congiunto Assonime e CNDCEC Trasparenza delle erogazioni pubbliche: le novità del decreto crescita che esamina gli emendamenti apportati all’art. 1, commi 125-129 della citata legge 124/2017 dal D.L. n. 34/2019 e sul Documento congiunto Alleanza delle cooperative — CNDCEC sulla prevalenza nelle società cooperative con l’implementazione del d.lgs. n. 139/2015”.

Informativa FNC e CNDCEC: la valutazione e la tutela dei valori aziendali alla luce del nuovo codice della crisi d’impresa

La seconda parte dell’informativa dà ampio spazio alla valutazione e alla tutela dei valori aziendali alla luce del nuovo codice della crisi d’impresa, “tema al centro di un convegno tenutosi a giugno presso l’Università Bocconi di Milano”.

In particolare vengono individuati cinque differenti condizioni di crisi d’impresa, menzionati anche nel comunicato stampa diffuso dalla Fondazione Nazionale Commercialisti:

  • l’impresa in ristrutturazione: è il caso in cui la redditività è inferiore al costo del capitale, ma non vi è ancora il rischio di insolvenza; si parla, pertanto, di condizioni di crisi strutturale. In tale fase potrebbero essere oggetto di valutazione la cessione dell’azienda in funzionamento, la liquidazione ordinata di rami, attività o dell’intera azienda stessa;
  • l’impresa in crisi: è la situazione in cui viene a trovarsi quell’impresa non più in grado di far fronte prospetticamente alle sue obbligazioni, causando così tensioni con gli stakeholder. Necessarie saranno le rinegoziazioni dei debiti con i creditori sulla base di un piano che sia credibile;
  • l’impresa a rischio di perdita di continuità aziendale: nella prospettiva di evitare che la crisi sfoci in insolvenza, in questa situazione vi è la necessità di stipulare accordi con i creditori, anche nella forma di accordi stragiudiziali; tra gli oggetti di valutazione rientrano le passività potenziali, il valore di strumenti finanziari partecipativi o il valore dell’equity;
  • l’impresa insolvente: è la condizione in cui l’insolvenza conclamata genera una situazione di non continuità aziendale. In questo contesto, possibili oggetti di valutazione dell’impresa che fa ricorso a procedure giudiziali sono la liquidazione accelerata o forzata di rami e/o attività, il valore dell’attivo in funzionamento e in liquidazione, l’affitto d’azienda, o, ancora, la convenienza a continuare l’attività;
  • l’impresa in liquidazione: in tal caso, obbligatorio è il ricorso a procedure di liquidazione forzata, valutando prezzi di riserva e prezzi base d’asta.

Perfezionare i processi di gestione delle patologie aziendali, consentendo alle imprese di ristrutturarsi celermente e proseguire l’attività è l’obiettivo della riforma della crisi d’impresa e dell’insolvenza. Pertanto, in contesti di crisi, il processo valutativo è molto importante.

Di seguito l’informativa “Valutazioni e Controlli”, pubblicata il 1°luglio 2019 dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili e dalla Fondazione Nazionale Commercialisti, in versione integrale.

Informativa periodica «Valutazioni e Controlli» del CNDCEC e della FNC
Ecco l’informativa «Valutazione e Controlli» pubblicata dal CNDCEC e dalla FNC per aggiornare i commercialisti sulle novità in materia di Principi Contabili e Principi Italiani di Valutazione, nonché le attività del Consiglio Nazionale in tema di Principi di Revisione e Controlli Interni

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