Superticket sanitario: arriva lo sconto per minori e redditi bassi

Superticket sanitario: è stato approvato l'emendamento in Legge di Bilancio 2018 che taglia il costo aggiuntivo di 10 euro per le ricette di prestazioni diagnostiche e specialistiche. Lo sconto sarà applicato a minori e redditi bassi.

Superticket sanitario: arriva lo sconto per minori e redditi bassi

Superticket sanitario tagliato per i minori e per i contribuenti con redditi bassi inferiori a 15 mila euro: è questa la novità prevista dalla Legge di Bilancio 2018.

L’emendamento approvato nella serata del 28 novembre 2017 in Commissione conta su una dote di 60 milioni di euro per tre anni ed entra a pieno titolo tra le novità della Legge di Bilancio 2018, che sarà votata oggi in Senato.

È una delle maggiori novità approvate in tarda serata al Senato, che si aggiunge alle nuove regole relative al bonus bebè.

Il superticket sanitario 2018, ovvero il costo di 10 euro a ricetta per le prestazioni di diagnostica e specialistica, verrà cancellato ma non per tutti: conteranno i requisiti di reddito ma una corsia privilegiata è dedicata ai minori che frequentano la scuola dell’obbligo.

Ecco cosa cambia con la Legge di Bilancio 2018 e chi sarà esentato dal pagamento del superticket sanitario.

Superticket sanitario: arriva lo sconto per minori e redditi bassi

L’emendamento approvato dalla Commissione Bilancio del Senato è il risultato dell’intesa tra Governo e maggioranza. Cancellato il superticket sanitario ma non per tutti.

A partire dal 1° gennaio 2018 il costo applicato dalle regioni sulle ricette mediche di prestazioni diagnostiche e specialistiche verrà abolito ma soltanto in specifici casi. Innanzitutto saranno presi a riferimento i requisiti di reddito, con la fascia di esenzione che passerà a 15 mila euro.

In secondo luogo è previsto che non pagheranno il superticket i minori che frequentano la scuola dell’obbligo.

Se inizialmente si parlava della totale abolizione del superticket sanitario, la Legge di Bilancio 2018 è riuscita ad intervenire soltanto in parte, estendendo l’ambito di esenzione dal pagamento dell’odiato balzello introdotto dal 2011 dalle regioni.

L’esenzione del superticket potrà contare su risorse pari ad un totale di 180 milioni di euro per il triennio 2018-2020 ma saranno le Regioni a dire l’ultima parola sulla base delle proprie esigenze di bilancio.

Cos’è il superticket e quando si paga?

Il superticket è stata una delle misure sulla sanità introdotta dalla Finanziaria del 2011, che ha previsto l’obbligo di pagamento di un ticket di importo pari a 10 euro su tutte le ricette di prestazioni diagnostiche e specialistiche.

Molte regioni hanno tuttavia scelto di non applicare il superticket sanitario o di applicarlo in misura differente: si tratta, in sostanza, di un costo aggiuntivo che è stato osteggiato dalla stessa classe istituzionale.

Attualmente il superticket di 10 euro sulle ricette si paga in Friuli, Liguria, Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria e Sicilia. Le restanti regioni hanno scelto invece o di non applicare il costo aggiuntivo sulle ricette sanitarie ovvero di applicarlo in base alla complessità della prestazione richiesta.

Anche attualmente sono previste delle esenzioni dal pagamento del superticket sanitario: per età o reddito, per disoccupati o titolari di pensione sociale che non superano gli 8.000 euro di reddito circa e per malati cronici e cittadini affetti da patologie gravi, invalidi civili, di guerra o per malattie di servizio.

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