Superbonus e cessione del credito a parenti: compensazione in F24 per pagare imposte, tasse e contributi

Superbonus con utilizzo in compensazione per il pagamento di imposte, tasse e contributi nel caso di cessione del credito tra parenti. Non cambiano le regole generali indicate dall'articolo 121 del decreto Rilancio, ma con le novità della legge di conversione del Decreto Semplificazioni 2022 si ampliano le modalità di utilizzo delle somme.

Superbonus e cessione del credito a parenti: compensazione in F24 per pagare imposte, tasse e contributi

Superbonus e cessione del credito a parenti: è esclusivamente in compensazione mediante modello F24 che sarà possibile utilizzare le somme maturate.

Sia in caso di accesso alla detrazione del 110 per cento che per quel che riguarda i bonus casa ordinari, le regole per l’utilizzo del credito ceduto sono individuate dall’articolo 121 del Decreto Rilancio.

Le somme maturate potranno quindi essere utilizzate in compensazione per il pagamento di imposte, tasse e contributi, sulla base della ripartizione annua con la quale sarebbe stata fruita la detrazione.

Modalità operative che si applicano quindi anche a chi opta per la cessione del credito relativo al superbonus e ai bonus casa ordinari a parenti, ma c’è una novità da segnalare.

Con la conversione del Decreto Semplificazioni 2022 è stato esteso l’utilizzo del modello F24, che accoglierà tutti i tributi dovuti allo Stato, agli enti territoriali e previdenziali.

Superbonus e cessione del credito a parenti: compensazione in F24 per pagare imposte, tasse e contributi

Arriva da FiscoOggi, rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate, il chiarimento relativo alle modalità di utilizzo del credito d’imposta maturato a seguito di cessione tra parenti delle somme rientranti nel superbonus 110 per cento e nei bonus casa ordinari.

La base di partenza è l’analisi di quanto previsto dall’articolo 121 del decreto Rilancio, che al comma 3 dispone che i crediti oggetto di opzione per la cessione o lo sconto:

“sono utilizzati in compensazione ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, sulla base delle rate residue di detrazione non fruite. Il credito d’imposta è usufruito con la stessa ripartizione in quote annuali con la quale sarebbe stata utilizzata la detrazione. La quota di credito d’imposta non utilizzata nell’anno non può essere usufruita negli anni successivi, e non può essere richiesta a rimborso”.

Una regola che si applica a tutte le casistiche, e quindi anche nell’ambito della cessione del credito tra parenti.

Le somme dovranno essere utilizzate nella stessa ripartizione della detrazione originaria (4, 5 o 10 rate annuali) in compensazione mediante il modello F24. Sarà possibile quindi pagare imposte, tasse e contributi rientranti nell’ambito dei tributi utilizzabili secondo le modalità indicate dall’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241.

Ed è su quest’ultimo aspetto che è bene fare il punto delle novità previste in seguito all’estensione del modello F24 prevista nel corso dell’iter per la conversione in legge del Decreto Semplificazioni 2022.

Superbonus, compensazione in F24 del credito oggetto di cessione per tutte le imposte e i contributi

Il modello F24 consente di effettuare il versamento così come la compensazione di numerose imposte e contributi.

Imposte sui redditi, IRAP, IVA, contributi INPS e premi INAIL, così come altre imposte sostitutive e anche le tasse scolastiche possono essere versate utilizzando il modello di versamento unitario.

Il perimetro di imposte, tasse e contributi rientranti nel modello F24 è lo stesso per il quale è ammessa la compensazione con i crediti derivanti dalla cessione dei bonus edilizi, ed è bene evidenziare le recenti novità introdotte con la conversione in legge del Decreto Semplificazioni.

L’articolo 3-bis prevede l’estensione del modello F24 a tutti i tributi e, parallelamente, amplia l’ambito applicativo della compensazione. A livello operativo sarà un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze ad individuare le ulteriori tipologie di versamento ammissibili nei confronti di Stato, enti territoriali e previdenziali.

Quel che è evidente è che le novità impatteranno anche sul fronte dell’utilizzo in compensazione dei crediti derivanti dalle opzioni di cessione e sconto del superbonus e dei bonus casa ordinari, utili per pagare tutte le tipologie di tributo dovute.

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