Spid senza operatore, nuova modalità per l’identità digitale: ok del Garante della Privacy

Tommaso Gavi - Leggi e prassi

Spid senza operatore, arriva l'ok del Garante della Privacy alla nuova modalità richiesta dall'Agid: il contribuente dovrà registrarsi sul sito del gestore, effettuare una sessione automatica audio e video ed effettuare un bonifico. I controlli del personale saranno successivi.

Spid senza operatore, nuova modalità per l'identità digitale: ok del Garante della Privacy

Spid senza operatore, il Garante della Privacy approva le richieste sulla nuova modalità di rilascio dell’identità digitale.

Come sottolinea la notizia pubblicata nella newsletter del 30 settembre, è previsto un doppio controllo: il richiedente si relaziona solo con la macchina e il controllo del personale è successivo.

Le seguenti operazioni che deve effettuare il richiedente servono per evitare i furti di identità:

  • registrazione sul sito;
  • sessione audio e video;
  • effettuazione un bonifico.

Per rafforzare la sicurezza è previsto anche un secondo controllo a campione.

Spid senza operatore: il Garante della Privacy dà il via libera alla nuova modalità per ottenere l’identità digitale

Dal Garante della Privacy arriva il via libera alla nuova modalità per ottenere lo Spid senza la presenza contestuale di un operatore.

Lo rende noto la notizia pubblicata sul sito dell’Autorità, nella newsletter del 30 settembre 2020.

Garante della Privacy - Newsletter del 30 settembre 2020
Spid: ok del Garante privacy a nuove modalità per il rilascio dell’identità digitale.

Sono dunque state accolte le proposte dell’Agid, Agenzia per l’Italia digitale, per la messa a punto della nuova procedura riguardo al sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale di cittadini e imprese.

Nella fase iniziale il richiedente interagirà soltanto con la macchina e successivamente il personale verificherà tale procedura.

Viene inoltre previsto un secondo controllo a campione e, al termine del periodo sperimentale di sei mesi, l’Agid dovrà trasmettere al Garante della Privacy un report con l’esito di queste verifiche, per valutare l’efficacia del controllo di secondo livello.

Nella notizia si sottolinea inoltre che:

“L’Agid dovrà poi inviare al Garante i report settimanali, redatti dai gestori Spid, relativi alle richieste di rilascio respinte per profili critici connessi al trattamento dei dati personali e configurabili come tentativi fraudolenti. Tali riscontri potranno essere utili al Garante per svolgere eventuali accertamenti e valutare la necessità di individuare ulteriori misure tecniche e organizzative per rafforzare il procedimento di identificazione da remoto.”

Spid senza operatore: come ottenere l’identità digitale con la nuova modalità

Nella notizia del Garante della Privacy è sintetizzata la procedura per ottenere lo Spid senza la presenza contestuale di un operatore.

L’autorità spiega come ottenere l’identità digitale ed i passaggi da seguire:

  • registrazione sul sito;
  • sessione audio e video;
  • effettuazione un bonifico.

La prima fase prevede la registrazione sul sito del gestore.

Il secondo passaggio si concretizza invece in una sessione automatica audio-video in cui il richiedente dovrà effettuare le seguenti operazioni:

  • mostrare il proprio documento di riconoscimento;
  • mostrare il tesserino del codice fiscale o la tessera sanitaria;
  • leggere un codice ricevuto via sms o tramite un’apposita app installata sul cellulare personale;
  • effettuare un bonifico da un conto corrente italiano, intestato o cointestato al richiedente, indicando nella causale uno specifico codice precedentemente ricevuto.

La procedura contiene specifiche misure di sicurezza e verifiche incrociate che sono necessarie per evitare furti di identità.

La procedura favorisce i processi di digitalizzazione, diversi dei quali già previsti nel decreto Semplificazioni.

Parallelamente lo Spid sarà sempre più utile per utilizzare i portali delle pubbliche amministrazioni.

Tra le altre, l’INPS fa sapere che da oggi, 1° ottobre 2020, rilascerà il PIN come credenziale di accesso ai servizi solo per le seguenti categorie di utenti e per i soli servizi loro dedicati:

  • minori di diciotto anni;
  • persone che non hanno documenti di identità italiana;
  • persone soggette a tutela, curatela o amministrazione di sostegno.

Per tutti gli altri nuovi utenti il PIN va in pensione e lo Spid sarà necessario per accedere ai servizi, in alternativa alla Carta d’Identità Elettronica, CIE, e alla Carta Nazionale dei Servizi, CNS.

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