Spese di ristrutturazione in condominio, 730 precompilato da modificare

Anna Maria D’Andrea - Modello 730

Per la detrazione delle spese di ristrutturazione in condominio è frequente la necessità di modifica al modello 730 precompilato 2025. Regole e casistiche da considerare

Spese di ristrutturazione in condominio, 730 precompilato da modificare

In caso di detrazione per spese di ristrutturazione in condominio, è alta la possibilità che sia necessario modificare il modello 730 precompilato.

Anche nel 2025, l’Agenzia delle Entrate ha utilizzato i dati delle spese comunicate dagli amministratori ai fini della messa a punto della dichiarazione dei redditi online.

Non sempre però si tratta di dati sufficienti per consentire una precompilazione “completa”, ed è frequente che nel modello 730 precompilato il dato venga riportato come non utilizzato. Cosa fare? Le regole da seguire.

Spese di ristrutturazione in condominio, 730 precompilato da modificare

Tra le spese che impattano più sul valore dei rimborsi fiscali vi sono indubbiamente quelle legate a lavori edilizi, ancor di più se si tratta di interventi di ristrutturazione che coinvolgono il condominio.

Queste spese entrano tra quelle utilizzate dall’Agenzia delle Entrate per il modello 730 precompilato 2025, ma non sono rari i casi di errori o incongruenze che comportano la necessità di apportare modifiche.

Molto spesso l’Agenzia delle Entrate racchiude queste informazioni tra quelle riportate nel foglio informativo, invitando pertanto il contribuente a controllare ad esempio i limiti di spesa, così come la correttezza del valore dei bonifici effettivamente pagati rispetto a quelli indicati dall’amministratore.

A spiegare come comportarsi in fase di modifica e invio del modello 730 precompilato è la stessa Agenzia delle Entrate, con una raccolta di FAQ pubblicate sul portale dedicato alla dichiarazione precompilata.

Detrazione spese ristrutturazione condominio, dai dati catastali all’importo dei bonifici: modifica al 730 precompilato 2025

In prima battuta l’Agenzia delle Entrate passa in rassegna alcune casistiche per le quali nel modello 730 precompilato 2025 le spese di ristrutturazione sostenute in relazione al condominio risultano riportate nel foglio riepilogativo come non utilizzate, e richiedono quindi un intervento da parte del contribuente.

Uno dei casi più comuni riguarda la discordanza tra l’importo dei bonifici pagati dal condominio nell’anno di sostenimento della spesa, rispetto a quanto indicato dall’amministratore all’Agenzia delle Entrate.

Frequenti anche i casi di errori nella comunicazione dell’amministratore, come nell’ipotesi di mancata indicazione dei dati catastali dell’appartamento e quindi di impossibilità a verificare il limite massimo di detraibilità.

Non solo: le modifiche al modello 730 precompilato diventano di fatto obbligatorie quando per l’immobile oggetto di intervento vi sono più soggetti proprietari (comproprietari), ma mancano i dati relativi ai pagamenti effettuati da uno di questi.

In questo caso è necessario verificare di possedere tutti i requisiti richiesti per fruire dei bonus fiscali e, in caso positivo, compilare il quadro E del modello 730 (o il quadro RP del modello Redditi).

Condominio minimo, detrazione da inserire a mano nel modello 730 precompilato

Il modello 730 precompilato è un foglio bianco, invece, in relazione alle spese di ristrutturazione sostenute in edifici che appartengono a condomini minimi.

In questo caso l’Agenzia delle Entrate ricorda che per i condomini privi di codice fiscale i pagamenti dei lavori tramite bonifico sono eseguiti da uno dei condomini, per conto della generalità degli abitanti dell’edificio.

È pertanto impossibile per il Fisco distinguere tra i bonifici effettuati dal condòmino per interventi sulla propria unità abitativa rispetto a quelli riguardanti il condominio minimo, al fine di una verifica sulla congruenza degli importi (bonifici presenti in Anagrafe tributaria e spese comunicate dal condominio minimo).

Il dato dovrà quindi essere inserito manualmente dal contribuente, modificando obbligatoriamente il modello 730 precompilato.

Spese di ristrutturazione pagate dall’inquilino, verifica dei requisiti per la detrazione nel 2025

Un’ulteriore casistica ad alto rischio errore riguarda le spese di ristrutturazione condominiali pagate dall’inquilino.

In questo caso, l’Agenzia delle Entrate spiega che l’amministratore di condominio è tenuto a comunicare, come soggetto a cui è attribuita la spesa, colui che è stato indicato tale dal proprietario dell’appartamento.

Se il proprietario non ha comunicato che le spese sono state sostenute dal locatario, la comunicazione trasmessa dall’amministratore non è pertanto idonea a “fotografare” la situazione corretta sul fronte della titolarità del diritto alla detrazione.

L’effetto quindi è di un doppio errore: la spesa sarà riportata nel modello 730 del proprietario dell’immobile, che dovrà cancellarla dalla propria precompilata non avendo sostenuto i relativi oneri. L’inquilino, che ha invece pagato i costi di ristrutturazione, dovrà inserirli nella propria dichiarazione ai fini di fruire del rimborso IRPEF.

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