Modello 730 precompilato, si parte: corsa all’invio per il rimborso a luglio

Anna Maria D’Andrea - Modello 730

Parte dal 15 maggio la possibilità di modifica e invio del modello 730 precompilato 2025. I tempi da rispettare per ottenere il rimborso IRPEF a luglio sono stretti

Modello 730 precompilato, si parte: corsa all'invio per il rimborso a luglio

Modifica e invio del 730 precompilato al via da oggi, 15 maggio 2025.

Dopo la fase di consultazione, parte la possibilità di intervenire sui dati contenuti nella dichiarazione precompilata 2025 o di procedere all’accettazione e all’invio senza modifiche.

L’avvio del 730 precompilato si incrocia con la tematica dei rimborsi IRPEF, relativi ad esempio a detrazioni o deduzioni riconosciute in relazione alle spese sostenute per se stessi e per i propri familiari a carico.

Ci saranno però solo pochi giorni per l’invio della dichiarazione dei redditi in tempo utile ai fini del pagamento delle somme spettanti nella busta paga di luglio. La time line fissa la prima scadenza utile al 31 maggio.

Modello 730 precompilato, si parte: corsa all’invio per il rimborso a luglio

I tempi di avvio della fase di modifica e invio del modello 730 precompilato sono stabiliti anno per anno. Nel 2024 si è partiti dal 20 maggio, nel 2023 dall’11 maggio e un record negativo è stato segnato nel 2022, quando l’invio fai da te è stato possibile solo dal 31 maggio.

Le date che caratterizzano la stagione dichiarativa variano anche per l’anno in corso e, dopo la messa a disposizione del modello 730 precompilato a partire dal 30 aprile in modalità consultazione, la possibilità di accettazione, modifica e invio parte ufficialmente dal pomeriggio del 15 maggio.

Parte, di conseguenza, anche il calendario relativo alle tempistiche di erogazione dei rimborsi IRPEF.

Non sono cambiate le regole generali: le procedure di liquidazione che chiamano in causa i sostituti d’imposta sono scandite in cinque slot temporali e, di base, prima si invia la dichiarazione dei redditi, prima si riceve il pagamento in busta paga o sulla pensione.

Il 31 maggio è la prima scadenza da monitorare: chi invierà il modello 730 precompilato entro questa data potrà ottenere il rimborso IRPEF nella busta paga di luglio o, per i pensionati, con il cedolino di agosto.

Ci saranno in pratica due settimane per poter verificare la correttezza dei dati inseriti nel modello 730 precompilato, procedere con le modifiche e integrazioni necessarie ed effettuare l’invio fai-da-te all’Agenzia delle Entrate.

Dopo il 31 maggio c’è tempo fino al 20 giugno per il rimborso IRPEF del modello 730/2025

Ovviamente, quella del 31 maggio sarà solo la prima delle scadenze da monitorare sul fronte delle tempistiche di accredito dei rimborsi IRPEF.

La seconda, che consentirà di ottenere le somme nella busta paga di agosto (ottobre per i pensionati) è fissata al 20 giugno e si proseguirà secondo un calendario ben definito fino allo slot ultimo del 30 settembre.

Di base, una volta inviato il modello 730 (precompilato o ordinario) parte il flusso di comunicazione tra Fisco e sostituti d’imposta, che si sostanzia nell’elaborazione del prospetto di liquidazione all’interno del quale sono dettagliati gli importi a credito (o a debito) spettanti sulla base della situazione reddituale del contribuente.

Nella tabella sono riportate le tempistiche nel dettaglio:

Presentazione del modello 730/2025Scadenza per l’elaborazione del prospetto di liquidazione
Entro il 31 maggio 15 giugno
Dal 1° al 20 giugno 29 giugno
Dal 21 giugno al 15 luglio 23 luglio
Dal 16 luglio al 31 agosto 15 settembre
Dal 1° al 30 settembre 30 settembre

Ricevuto il prospetto di liquidazione, i datori di lavoro sono chiamati ad erogare il rimborso IRPEF spettante al dipendente nella busta paga del mese successivo. Per gli enti pensionistici le operazioni di conguaglio partono dal secondo mese successivo.

I tempi si dilatano in caso di invio del modello 730 senza sostituto, con pagamento diretto da parte dell’Agenzia delle Entrate. Stessa cosa in caso di rimborso IRPEF superiore a 4.000 euro.

Al netto delle regole generali, quel che appare evidente è che per sfruttare la chance di pagamento del rimborso IRPEF a luglio bisognerà fare in fretta.

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