Un’altra estate difficile per la riforma fiscale: si allungano i tempi al Senato

Rosy D’Elia - Fisco

Esattamente un anno fa la crisi di Governo frenava e poi arrestava i lavori sulla riforma fiscale, dopo 12 mesi il cantiere è stato riaperto e procede la discussione parlamentare, ma l'obiettivo dell'approvazione del testo della legge delega entro la pausa estiva sembra allontanarsi

Un'altra estate difficile per la riforma fiscale: si allungano i tempi al Senato

Si prospetta un’altra estate più difficile del previsto per la riforma fiscale: dopo 12 mesi esatti, un nuovo Governo e un nuovo testo della legge delega è al vaglio del Senato.

Obiettivo? Arrivare all’approvazione definitiva entro la pausa estiva. Ma nella corsa contro il tempo per arrivare a mettere a punto già dal prossimo autunno i primi decreti legislativi, ad esempio per avere l’IRPEF rinnovata già dal 2024, spunta qualche rallentamento.

L’opposizione chiede più tempo per gli emendamenti, la maggioranza deve fare i conti con le ultime dichiarazioni del vicepremier sulla necessità di una “grande e definitiva pace fiscale” mentre la tregua è appena cominciata.

Un’altra estate difficile per la riforma fiscale: si allungano i tempi al Senato

Mettere mano all’IRPEF prima possibile per entrare nel nuovo anno con tre aliquote e scaglioni e avanzare nel percorso verso la flat tax è uno dei traguardi che il Governo si è prefissato, ma tutto dipenderà dai tempi del Parlamento.

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La Camera ha approvato la legge delega per la riforma fiscale lo scorso 12 luglio al Senato ma da Montecitorio il testo è uscito modificato solo nella prima parte, fino all’articolo 13.

Gli altri 7 dovrebbero essere oggetto di precisazioni, integrazioni e modifiche al Senato.

In questa divisione dei compiti, però, c’è un dettaglio fondamentale da non tralasciare: la nuova versione dovrà necessariamente passare di nuovo alla Camera per la terza lettura e l’approvazione definitiva.

Calendario alla mano, i lavori hanno le ore contate: al Senato il cantiere è stato inaugurato nel pomeriggio di ieri, 18 luglio, e rispetto alle previsioni iniziali è già cambiata la tabella di marcia.

La scadenza per la presentazione degli emendamenti è stata spostata da oggi, 19 luglio, al venerdì 21: d’altronde se la maggioranza ha fretta di chiudere, l’opposizione chiede più tempo per intervenire nel merito e fare la sua parte nella definizione della cornice in cui si inserirà il nuovo Fisco.

Stando al calendario delle prossime settimane pubblicato dal Senato, la discussione sulla riforma fiscale è in programma per venerdì 4 agosto.

Su questo non c’è dubbio e lo conferma anche il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani:

“Quello che è sicuro è che la prima settimana di agosto il governo vuole portare il testo in aula, al Senato, per la seconda lettura. Ma speriamo in un percorso di confronto, se non di collaborazione”.

Riforma fiscale al Senato, si allontana l’ipotesi dell’intervento sull’IRPEF già dal 2024

Solo con una unanime unione di intenti si potrà arrivare all’approvazione definitiva del testo della legge delega per la riforma fiscale entro la pausa estiva, come previsto in principio, visto anche l’ulteriore passaggio alla Camera.

Attualmente, però, l’opposizione non sembra intenzionata a rinunciare alle proposte di intervento sul testo e anche la stessa maggioranza è agitata dalle dichiarazioni del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini sulla necessità di una nuova pace fiscale.

“Il governo non intende alzare un muro sulla discussione. Il testo verrà sicuramente modificato al Senato, questo era l’accordo politico per lasciare alla seconda camera, in questo caso il Senato, la possibilità di intervenire sul tempo. A me il tempo dato per gli emendamenti sembra adeguato, c’è volontà di dialogare e confrontarsi. Quindi non ci sarà il muro contro muro, ci ragioniamo insieme”.

Dichiara Ciriani nel pomeriggio del 18 luglio, come riportato da ANSA.

Ed è proprio la necessità di ragionare insieme sulla forma finale da dare alla cornice in cui dovrà prendere forma il nuovo Fisco che potrebbe far slittare la fine della discussione a settembre con il conseguente slittamento di tutta tabella di marcia e dell’entrata in vigore delle novità.

Prima di arrivare a vedere concretizzate le misure da approvare, infatti, sono ancora diversi i passi da compiere.

Riforma fiscale 2023Tempi
Approvazione in Consiglio dei Ministri del DDL delega 16 marzo 2023
Approvazione del testo da parte del Parlamento Iter:
Camera: approvazione 12 luglio 2023
Senato: lavori in corso per le modifiche che porteranno alla necessità di un nuovo passaggio alla Camera
Approvazione dei decreti legislativi di modifica della normativa Entro 24 mesi dall’entrata in vigore
Approvazione di eventuali decreti legislativi correttivi Entro 24 mesi dall’ultimo decreto legislativo approvato

È così che l’ipotesi di un primo intervento sull’IRPEF per ridurre aliquote e scaglioni già dal 2024 si allontana. Ancora una volta l’estate non sembra essere una stagione favorevole per i lavori della riforma fiscale.

Un anno fa, dopo tempi di gestazione lunghissimi, la crisi di Governo frenava e poi arrestava l’iter per l’approvazione della legge delega.

Oggi non sembrano esserci dubbi sulla conclusione del percorso che porterà alle novità su IRPEF, IRES e IVA, ma anche sui processi dichiarativi e sulla riscossione, ma le previsioni di chiudere tutto entro la pausa estiva per il Parlamento sembrano, ormai, troppo ottimistiche.

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