Rottamazione quater, domande chiuse il 30 giugno: ancora tempo per i residenti delle zone alluvionate

Tommaso Gavi - Fisco

In chiusura della settimana, la chiusura delle domande per la rottamazione quater, con segnalazioni di anomalie al servizio online. Tra le novità anche le indicazioni sulle agevolazioni edilizie nel modello 730 e quelle sulla flat tax incrementale per le partite IVA. Inoltre, via libera definitivo alla legge di conversione del decreto Lavoro

Rottamazione quater, domande chiuse il 30 giugno: ancora tempo per i residenti delle zone alluvionate

La settimana compresa tra il 26 giugno e il 1° luglio è stata caratterizzata da diverse novità sul fronte del Fisco e del Lavoro.

Protagonista la rottamazione quater, con la scadenza per l’invio delle domande fissata al 30 giugno 2023. Ieri si è chiusa la possibilità di richiedere la definizione agevolata delle cartelle relative ai carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Ci sarà tempo, invece, fino al 30 settembre per i residenti delle zone alluvionate.

Dall’Agenzia delle Entrate sono inoltre stati forniti i chiarimenti sui bonus casa e sulle agevolazioni edilizie. Il quadro di detrazioni, deduzioni e crediti d’imposta è stato completato dalla terza circolare relativa alla dichiarazione dei redditi 2023.

Ulteriori chiarimenti sono stati forniti, inoltre, in merito alla flat tax incrementale. La circolare dell’Agenzia delle Entrate ha ribadito che sono esclusi dall’agevolazione i nuovi beneficiari del regime forfettario.

Tra le novità anche l’approvazione in via definitiva da parte della Camera del testo della legge di conversione del decreto Lavoro.

Rottamazione quater, domande chiuse il 30 giugno: ancora tempo per i residenti delle zone alluvionate

Tra le date importanti della settimana che si sta per concludere c’è il 30 giugno. Oltre alle diverse scadenze fiscali, prima tra le altre il versamento del saldo e acconto 2023 delle imposte sui redditi per i contribuenti che non possono beneficiare della proroga al 20 luglio, ieri è stato l’ultimo giorno per presentare la domanda della rottamazione quater.

Da ieri si è chiusa, per la generalità dei contribuenti, la possibilità di richiedere la definizione agevolata delle cartelle relative ai carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.

La finestra agevolativa si è chiusa tra le segnalazioni di malfunzionamento del servizio online per inoltrare le istanze.

A mettere in guardia i contribuenti è stata Associazione Nazionale Commercialisti, con il comunicato stampa del 26 giugno scorso.

Al centro gli ostacoli per la scelta delle cartelle da rottamare. Per procedere con la domanda il sistema obbligava a scegliere tutte le cartelle, “un’anomalia” come sottolineato dall’associazione di categoria.

Problemi tecnici sono stati segnalati anche in merito al prospetto informativo.

Superata la scadenza avranno ulteriore tempo a disposizione per richiedere la definizione agevolata esclusivamente i contribuenti residenti nelle zone alluvionate. Per questi ultimi il termine è stato spostato al 30 settembre e il servizio online sarà nuovamente disponibile a partire dal 3 luglio.

I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate sui bonus edilizi e sulla flat tax incrementale

Da segnalare anche la pubblicazione della circolare numero 17 del 26 giugno, che ha completato il quadro dei chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate, relativi alla dichiarazione dei redditi 2023.

Il documento di prassi segue la pubblicazione delle precedenti circolari 14 e 15, pubblicate, invece, lo scorso 19 giugno.

Nel più recente documento di prassi vengono affrontati i diversi aspetti delle agevolazioni edilizie: dall’agevolazione per il recupero del patrimonio edilizio, al sismabonus, passando per il bonus verde, il bonus facciate, l’ecobonus e il superbonus.

Si conclude quindi il quadro dei chiarimenti relativi a detrazioni, deduzioni e crediti d’imposta.

Chiarimenti che, tuttavia, arrivano a oltre un mese e mezzo dall’avvio della stagione dichiarativa con modello 730. Tale modello, infatti, può essere inviato già dallo scorso 11 maggio ed è molto probabile che siano molti i contribuenti che hanno già deciso di inviare i dichiarativi, in autonomia o avvalendosi di un intermediario abilitato.

Non si può parlare di ritardo, tuttavia pubblicazione anticipata avrebbe permesso a tutti di tenere conto delle indicazioni dell’Amministrazione finanziaria.

Indicazioni che sono arrivate anche su un’altra misura attesa, quella della flat tax incrementale per le partite IVA. Con la circolare n. 18/E del 28 giugno 2023 l’Agenzia delle Entrate ha fornito le indicazioni per l’applicazione della tassa piatta del 15 per cento.

L’imposta sostitutiva dell’IRPEF si applicherà sugli incrementi di reddito registrati rispetto al reddito più elevato dichiarato negli anni dal 2020 al 2022. Sono esclusi i titolari di partita IVA in regime forfettario nel 2023.

Via libera definitivo alla legge di conversione del decreto Lavoro

Nella settimana che sta per concludersi è arrivato anche il via libera definitivo alla legge di conversione del decreto Lavoro, che ha ottenuto l’“ok” finale della Camera.

Diverse le novità del testo, dopo gli emendamenti. Ufficializzata la proroga al 30 settembre per i lavoratori dipendenti pubblici e al 31 dicembre per i privati, in presenza di figli under 14 o di lavoratori fragili.

Introdotto inoltre un bonus per gli straordinari e il lavoro notturno dei lavoratori del turismo, oltre ai correttivi sulle causali dei contratti a tempo determinato.

Modifiche sono state previste anche al nuovo assegno di inclusione, che dal 1° gennaio 2023 prenderà il posto del reddito di cittadinanza. Gli ulteriori interventi riguardano, nello specifico, la parte relativa alle offerte di lavoro e ai parametri della scala di equivalenza.

In tema di fringe benefit sono invece arrivate conferme: rimane inalterato l’innalzamento della soglia a 3.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli a carico.

Anche la prossima settimana si presenta ricca di novità in arrivo, a partire dagli sviluppi del percorso della riforma fiscale.

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