Arriva la firma sull'ipotesi di rinnovo del CCNL per le funzioni locali. Novità anche su smart working, buoni pasto e settimana corta
                                    
                                    
                                Aumento di stipendio di circa 140 euro mensili ma anche novità per lo smart working e per quanto riguarda i buoni pasto.
Dopo una lunga attesa arriva la prima intesa per il rinnovo del contratto per il comparto delle funzioni centrali, che include tra gli altri, i dipendenti di regioni, comuni ed enti locali.
Non solo aumenti retributivi e arretrati: il nuovo CCNL introduce la settimana corta su base volontaria e prevede la concessione di buoni pasto anche per i giorni di lavoro agile.
Il contratto collettivo riguarda per il triennio 2022/2024, l’obiettivo è quello di far partire a breve le nuove contrattazioni per la tornata 2025/2027.
Rinnovo contratto statali, firmata l’ipotesi di CCNL per le funzioni locali: aumenti di 140 euro
Dopo uno stallo durato più di 15 mesi si sbloccano le trattative per il rinnovo contrattuale per i dipendenti statali degli enti locali.
CISL, UIL e CSA hanno firmato con l’ARAN l’Ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale del comparto funzioni locali relativo al triennio 2022/2024, che disciplina sia la parte giuridica che quella economica per il periodo che va dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2024. Resta tra i contrari solamente la CGIL.
Decisiva nello sbloccare il negoziato la promessa del Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, di ripartire subito con le trattative per il prossimo rinnovo del CCNL, relativo al triennio 2025/2027.
Il CCNL riguarda circa 430.000 lavoratori e lavoratrici dipendenti Regioni e Comuni e l’ipotesi di rinnovo introduce una serie di novità, non solo dal punto di vista economico.
Partiamo dalla retribuzione. Il nuovo CCNL prevede un aumento di stipendio medio di 136 euro lordi mensili per 13 mensilità.
Con l’aggiunta dello 0,22 per il trattamento accessorio, l’aumento medio è di circa 140 euro lordi mensili. Il totale degli arretrati ammonta a circa 2.357 euro.
Rinnovo CCNL funzioni locali: dalla settimana corta ai buoni pasto
Le novità dell’ipotesi di rinnovo del CCNL funzioni locali non si limitano alla parte retributiva. Il nuovo contratto ad esempio introduce la possibilità di adottare la settimana corta.
Come già previsto per i colleghi delle Funzioni Centrali (dipendenti di Ministeri, Agenzie ecc.), anche per i dipendenti di regioni e comuni debutterà la settimana lavorativa da quattro giorni. Potrà essere introdotta a discrezione delle singole amministrazioni e dei dipendenti, i quali dovranno comunque mantenere lo stesso numero di ore lavorate, 36 complessive nella settimana.
L’articolazione dell’orario di lavoro su quattro giorni comporterà un riproporzionamento delle giornate di ferie annue così come di tutte le altre assenze dal servizio previste dalla legge e/o dai CCNL.
A questa novità si aggiunge anche quella relativa al pagamento dei buoni pasto per i lavoratori e alle lavoratrici che prestano l’attività in smart working.
Rinnovo CCNL funzioni locali: le altre novità in arrivo
Per quanto riguarda l’ordinamento professionale e le progressioni, l’ipotesi di CCNL proroga al 31 dicembre 2026 la scadenza per l’espletamento delle procedure in deroga per le progressioni tra le aree. In pratica un assistente con un determinato numero di anni di esperienza, potrà diventare funzionario anche senza la laurea.
Per i titolari di incarichi di elevata qualificazione (EQ), inoltre, viene innalzato il limite massimo della retribuzione di posizione, che passa da 18.000 a 22.000 euro. Infine, per i titolari di incarico di EQ della Polizia Locale, è stata prevista la possibilità di cumulare, tra i compensi aggiuntivi, gli incentivi monetari derivanti dai proventi del Codice della Strada e l’indennità di ordine pubblico.
Dal lato delle tutele sociali e sanitarie, il CCNL dispone che l’ente debba assumere ogni onere di difesa per tutti i gradi di giudizio per i dipendenti vittime di aggressioni da parte di terzi.
Inoltre, vengono ampliate le casistiche (includendo accessi ambulatoriali, visite specialistiche, esami diagnostici e follow-up) che sono escluse dal computo del periodo di comporto per malattia e che danno diritto all’intera retribuzione.
Per quel che riguarda il welfare aziendale si include l’incentivazione alla mobilità sostenibile tra le fattispecie previste.
Infine, si introduce la possibilità per i dipendenti con particolari esigenze (salute o assistenza familiare) di estendere il numero di giorni in modalità agile o da remoto tramite contrattazione integrativa.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Rinnovo contratto statali: aumenti di 140 euro in arrivo ma non per tutti