Approvata in via definitiva la riforma della giustizia tributaria: le principali novità

Rosy D’Elia - Fisco

Approvata la riforma della giustizia tributaria, migliorare la qualità delle sentenze tributarie e ridurre il contenzioso presso la Corte di Cassazione sono i due obiettivi alla base delle modifiche introdotte in linea con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Una panoramica sulle novità in arrivo.

Approvata in via definitiva la riforma della giustizia tributaria: le principali novità

Con il via libera della Camera, arrivato il 9 agosto 2022, è stata approvata in via definitiva la riforma della giustizia tributaria.

Dal nuovo ruolo dei giudici tributari alla creazione di una nuova sezione specifica della Corte di Cassazione sono diverse le novità introdotte con l’obiettivo di rendere più efficace l’applicazione della legislazione tributaria e ridurre il numero di ricorsi alla Corte di Cassazione.

La spinta per la revisione del sistema arriva dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Riforma della giustizia tributaria approvata in via definitiva, una revisione in linea con gli obiettivi del PNRR

Le esigenze e le scelte alla base della riforma della giustizia tributaria nascono principalmente dall’osservazione di due dati:

  • il contenzioso tributario gioca una parte importante nello stock di arretrati della Corte di Cassazione, nel 2020 si contano 50.000 ricorsi pendenti;
  • nel 47 per cento dei casi le decisioni della Corte di Cassazione annullano quanto stabilito dalle Commissioni tributarie.

I dati hanno registrato un miglioramento nel corso del 2021. Ma l’esigenza di intervenire resta ancora forte. Nel comunicato stampa congiunto diffuso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dal Ministero della Giustizia il 9 agosto, si legge:

“In attuazione degli obiettivi del PNRR, incentrati sul miglioramento della qualità delle sentenze tributarie e della riduzione del contenzioso presso la Corte di Cassazione, il legislatore ha puntato sulla riforma dell’ordinamento degli organi speciali di giustizia tributaria e sull’introduzione di istituti processuali volti non solo a deflazionare il contenzioso esistente ma anche a incentivare l’uniformità dei giudizi in materie analoghe”.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha fissato al quarto trimestre del 2022 il termine ultimo per intervenire e con l’approvazione definitiva della Camera sul disegno di legge “Disposizioni in materia di giustizia e di processo tributario” si delineano in maniera concreta le modifiche da apportare al sistema.

Riforma della giustizia tributaria approvata: le principali novità

Tre le principali novità in arrivo c’è l’introduzione di un ruolo autonomo e professionale della magistratura tributaria.

Saranno operativi 576 giudici tributari a tempo pieno reclutati tramite concorso pubblico: 448 presso le corti di giustizia tributaria di primo grado e 128 unità presso le corti di giustizia tributaria di secondo grado. 100 giudici, inoltre, potranno transitare nella giurisdizione tributaria speciale.

Dopo l’iniziale esclusione, sono ammessi a partecipare alla selezione anche coloro che hanno una formazione economica e non solo i laureati in giurisprudenza.

Il concorso si articolerà in diverse prove:

  • una prova scritta che consiste nella redazione di due elaborati teorici sul diritto tributario e sul diritto civile o commerciale;
  • una prova teorico-pratica di diritto processuale tributario;
  • una prova orale.

Un’altra novità importante riguarda le controversie fino a 3.000 euro, la cui competenza viene affidata ad un giudice monocratico. Questa semplificazione non è applicabile nel caso in cui il valore non sia determinale. Accanto a questa novità “si rafforza la conciliazione giudiziale e viene definitivamente superato il divieto di prova testimoniale, come sottolinea il MEF.

Con l’obiettivo di una ottimizzazione della gestione delle controversie in materia tributaria, viene istituita una sezione ad hoc presso la Corte di Cassazione.

Nel testo dell’articolo 3 si legge:

“Il primo presidente adotta provvedimenti organizzativi adeguati al fine di stabilizzare gli orientamenti di legittimità e di agevolare la rapida definizione dei procedimenti pendenti presso la Corte di cassazione in materia tributaria, favorendo l’acquisizione di una specifica competenza da parte dei magistrati assegnati alla sezione civile di cui al comma 1”.

Con la riforma della giustizia tributaria vengono riviste anche le regole sulla partecipazione alle udienze da remoto e viene introdotta una definizione agevolata dei giudizi tributari pendenti dinanzi alla Corte di Cassazione con valore non superiore a 100.000 euro.

Infine, come sottolinea il comunicato stampa diffuso dal Ministero della Giustizia, ulteriori novità sono in arrivo anche con la riforma del processo civile e in particolare con l’introduzione del rinvio pregiudiziale in Cassazione, in base al quale, il giudice tributario, in presenza di una questione di diritto nuova caratterizzata da particolari difficoltà interpretative, potrà chiedere l’enunciazione di un principio di diritto alla Corte di legittimità.

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