Riforma fiscale 2020, addio al bonus di 100 euro con il taglio Irpef: il nodo risorse

Riforma fiscale, il bonus di 100 euro per i lavoratori dipendenti rende complicato il taglio dell'Irpef: le criticità sono state sollevate dall'Ufficio parlamentare di bilancio, nell'audizione in Senato del 19 febbraio 2020. Avanza l'ipotesi di abolizione del nuovo bonus già dal 2021.

Riforma fiscale 2020, addio al bonus di 100 euro con il taglio Irpef: il nodo risorse

La riforma fiscale trova un primo ostacolo, ed è il nuovo bonus di 100 euro introdotto dal 1° luglio 2020 a complicare il taglio dell’Irpef annunciato dal Governo.

È l’Ufficio parlamentare di bilancio, nell’audizione in Commissione Finanze del Senato del 19 febbraio 2020 ad evidenziare gli “effetti collaterali” del taglio al cuneo fiscale.

Per il rinnovo del bonus di 100 euro nelle buste paga dei lavoratori dipendenti e per il rifinanziamento dell’ulteriore detrazione di 80 euro serviranno 1,8 miliardi all’anno, accanto all’utilizzo totale delle risorse del Fondo per la riduzione delle imposte sui redditi da lavoro e di quelle liberate con l’abolizione del bonus Renzi.

È dal monito lanciato dall’Autorità chiamata a vigilare sul bilancio dello Stato che nasce l’ipotesi di un’abolizione repentina del nuovo bonus di 100 euro, che potrebbe sparire già dal 2021 con l’avvio della riforma fiscale.

Una necessità che cancellerebbe nel giro di sei mesi il primo intervento introdotto per la riduzione delle tasse in busta paga, ma che sarebbe rimpiazzato da una riforma strutturale ed organica dell’Irpef a vantaggio di tutti i contribuenti.

Questa è la posizione dell’On. Marattin di Italia Viva e di una parte della maggioranza.

Riforma fiscale, taglio Irpef con abolizione bonus 100 euro già dal 2021: il nodo risorse

La valutazione dell’Ufficio parlamentare di bilancio sul nuovo bonus cuneo fiscale che debutterà dal 1° luglio 2020 non è del tutto positiva. Nel corso dell’audizione del 19 febbraio in Commissione Finanze del Senato sono stati diversi i punti critici evidenziati.

Quello più di impatto è sicuramente legato alla riforma fiscale. Per l’Upb, il nuovo bonus, pari a 100 euro ed 80 euro per i redditi superiori a 28.000 euro, rende ancora più complessa una riforma organica e strutturale dell’Irpef.

Il problema principale è sulle risorse: il taglio al cuneo fiscale assorbe tutte le risorse a disposizione del Fondo per la riduzione della tasse sui redditi dei lavoratori dipendenti e del bonus Renzi di 80 euro, e per esser mantenuto così come previsto ad oggi richiede ulteriori 1,8 miliardi all’anno.

Si arriva quindi ad un totale di 16,5 miliardi di euro necessari, a regime, per garantire il taglio del cuneo fiscale in busta paga. Il nuovo bonus rappresenta ad oggi il primo intralcio alla riforma fiscale, e rende di fatto inattuabile il taglio generale dell’Irpef.

Accanto alle criticità sollevate dall’Ufficio parlamentare di bilancio vi sono poi quelle del Presidente INPS Pasquale Tridico, che sempre nel corso delle audizioni sulla conversione del decreto n. 3/2020 aveva già dichiarato la complessità nel gestire i 16 miliardi necessari per il taglio del cuneo fiscale in busta paga con la riforma fiscale.

Per il taglio dell’Irpef, insomma, da più fronti è arrivata la richiesta di una valutazione circa il destino del nuovo bonus di 100 euro dal 2021. Tra le ipotesi in campo c’è quella di una sua abolizione.

Riforma fiscale, Marattin: “abolizione bonus 100 euro dal 2021”

Una risposta alle critiche sollevate dall’INPS e dall’Upb arriva dal deputato di Italia Viva Luigi Marattin che, in un’intervista rilasciata al Sole24Ore annuncia come soluzione possibile quella dell’abolizione del bonus per il taglio al cuneo fiscale.

La questione delle risorse necessarie è stata sollevata considerando le misure previste a legislazione vigente ma, per Marattin, parte della maggioranza del Governo è convinta che “la notte del 31 dicembre 2020 il sistema Irpef si azzeri, e venga sostituito il 1° gennaio da un impianto completamente nuovo”.

La riforma fiscale sarebbe quindi supportata da un azzeramento totale delle regole vigenti: dalle detrazioni sul reddito fino ad arrivare, come detto, all’abolizione del nuovo bonus in busta paga.

L’addio repentino all’ulteriore bonus di 100 euro o alla nuova detrazione di 80 euro non sarà sentita dai contribuenti che, secondo Marattin, potranno contare su un taglio corposo dell’Irpef dovuta.

La riforma fiscale rivoluzionerà l’Irpef come la conosciamo ad oggi, questa è la promessa. La prova dei fatti arriverà ad aprile, mese in cui - stando agli annunci del Ministro Gualtieri - dovrebbe arrivare una prima versione della legge che cambierà il volto al sistema tributario italiano.

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