Registrazione degli atti privati: codici tributo da inserire nel modello F24

Rosy D’Elia - Dichiarazioni e adempimenti

Registrazione degli atti privati: istituti dall'Agenzia delle Entrate i codici tributo da inserire nel modello F24 con la risoluzione numero 9 del 20 febbraio 2020. La nuova modalità di versamento di tributi e di relativi interessi, sanzioni e accessori debutta dal 2 marzo, fino al 1° settembre per i pagamenti è ancora possibile utilizzare il modello F23, attualmente in uso. Istruzioni per la compilazione.

Registrazione degli atti privati: codici tributo da inserire nel modello F24

Registrazione degli atti privati: con la risoluzione numero 9 del 20 febbraio 2020, l’Agenzia delle Entrate istituisce i codici tributo da inserire nel modello F24.

A meno di un mese dal provvedimento che ha stabilito istruzioni e tempistiche per la nuova modalità di versamento di tributi e di relativi interessi, sanzioni e accessori, arrivano anche le indicazioni sulle sequenze di cifre da indicare al momento della compilazione per indirizzare correttamente i pagamenti.

Dal 2 marzo, data a partire dalla quale saranno operativi i codici tributo, debutta la nuova modalità di versamento con il modello F24 che sostituirà del tutto, ma in maniera graduale, il modello F23 attualmente utilizzato per le somme dovute in relazione agli atti privati. Si apre, infatti, un periodo transitorio in cui è possibile utilizzarli entrambi e che si conclude il 1° settembre 2020.

Registrazione degli atti privati: codici tributo da inserire nel modello F24

Per usare le parole dell’Agenzia delle Entrate, la novità si inserisce in un’ottica di razionalizzazione delle modalità di pagamento e di semplificazione degli adempimenti dal momento che il modello F24 è già uno strumento ampiamente utilizzato dai contribuenti.

E dovrà essere utilizzato al posto del modello F23 per tutti gli atti privati soggetti a registrazione, in termine fisso, in caso d’uso o presentati volontariamente per la registrazione, in linea con quanto stabilito dal decreto del Presidente della Repubblica numero 131 del 26 aprile 1986.

Come anticipato nel provvedimento numero 18379 del 27 gennaio 2020, a stabilire i codici tributo da inserire in sede di compilazione è l’Agenzia delle Entrate con un documento ad hoc.

Istruzioni e cifre da inserire per effettuare correttamente il pagamento sono contenute nella risoluzione numero 9 del 20 febbraio 2020.

CodiceDenominazione
1550 ATTI PRIVATI - Imposta di registro
1551 ATTI PRIVATI - Sanzione pecuniaria imposta di registro - Ravvedimento
1552 ATTI PRIVATI - Imposta di bollo
1553 ATTI PRIVATI - Sanzione imposta di bollo - Ravvedimento
1554 ATTI PRIVATI - Interessi

Nel testo, anche le istruzioni da seguire:

  • i codici tributo devono essere inseriti nella sezione “Erario”, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versati”;
  • nel campo “anno di riferimento” va invece inserito l’anno di formazione dell’atto, nel formato “AAAA”.

Registrazione degli atti privati: ridenominati i codici tributo per avvisi di liquidazione da inserire nel modello F24

La risoluzione numero 9 del 20 febbraio 2020, inoltre, specifica anche i codici tributo da utilizzare nel modello F24 per le somme da pagare a seguito degli avvisi di liquidazione emessi dagli uffici dell’Agenzia delle Entrate, che sono stati ridenominati in occasione del debutto delle nuove modalità per il versamento delle cifre dovute in caso di registrazione degli atti privati.

CodiceDenominazione
A196 ATTI PRIVATI – ATTI GIUDIZIARI - Imposta di registro - somme liquidate dall’ufficio
A197 ATTI PRIVATI – ATTI GIUDIZIARI - Sanzione Imposta di registro - somme liquidate dall’ufficio
A146 ATTI PRIVATI – ATTI GIUDIZIARI – SUCCESSIONI Imposta di bollo - somme liquidate dall’ufficio
A148 ATTI PRIVATI – ATTI GIUDIZIARI – SUCCESSIONI Sanzione Imposta di bollo - somme liquidate dall’ufficio
A151 ATTI PRIVATI – SUCCESSIONI - Tributi speciali e compensi - somme liquidate dall’ufficio
A152 ATTI PRIVATI – ATTI GIUDIZIARI – SUCCESSIONI - Interessi – somme liquidate dall’ufficio

Anche in questo caso l’Agenzia delle Entrate indica le istruzioni da seguire per la compilazione del modello F24:

  • inserire i codici tributo nella sezione “Erario”;
  • indicarli in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versati”;
  • indicare i seguenti dati indicati nell’atto emesso dall’Ufficio:
    • codice ufficio;
    • codice atto;
    • anno di riferimento (nel formato “AAAA”).

In conclusione l’Agenzia delle Entrate precisa che le spese di notifica relative ai suddetti avvisi sono versate con il vigente codice tributo “9400 – spese di notifica per atti impositivi”.

Tutti i dettagli nel testo integrale della risoluzione numero 9 del 20 febbraio 2020.

Agenzia delle Entrate - Risoluzione numero 9 del 20 febbraio 2020
Istituzione dei codici tributo per il versamento, tramite modello F24, delle somme dovute in relazione alla registrazione degli atti privati, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131. Ridenominazione di codici tributo.

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