Regime forfettario, i contributi INPS sono deducibili in dichiarazione dei redditi: ecco tutte le istruzioni.

Nel regime forfettario, come dice la parola stessa, non si deduce nulla perché il reddito fiscale viene calcolato mediante l’applicazione di una percentuale a forfait prevista dalla legge.
Attenzione però: i contributi previdenziali sono deducibili.
Analizziamo in questo approfondimento il caso della deduzione dei contributi INPS, prendendo spunto da un datato documento di prassi pubblicato dall’Agenzia delle Entrate e tuttora valido.
Andiamo ad approfondire, in particolare, due aspetti:
- le modalità di compilazione del quadro LM in merito ai contributi previdenziali;
- il caso particolare del versamento e deduzione dal reddito d’impresa di una quota di contributi INPS superiore al dovuto, con l’utilizzo del relativo credito in compensazione; fattispecie in cui sarà necessario recuperare a tassazione il contributo previdenziale indicandone l’importo nel quadro LM, rigo LM35 della dichiarazione dei redditi.
Regime forfettario 2022, dove indicare i contributi INPS in dichiarazione dei redditi
I contributi INPS versati dai contribuenti in regime forfettario possono essere dedotti dal reddito, determinato applicando all’ammontare dei compensi percepiti il coefficiente di redditività specifico dell’attività esercitata.
È questa la regola base, che tuttavia si scontra con una difficoltà operativa derivante dal sistema fiscale italiano, che prevede il versamento delle imposte sui redditi (compresi i contributi INPS) in acconto e saldo.
Può quindi capitare che un contribuente versi più del dovuto e, per quanto concerne nello specifico la deduzione dei contributi INPS per i forfettari, che recuperi in compensazione più di quanto effettivamente spettante.
In tal caso, l’Agenzia delle Entrate con la risposta all’interpello n. 400/2019 ha chiarito che, ai fini della determinazione del reddito, bisognerà rettificare e recuperare a tassazione il contributo dedotto nell’anno precedente compilando il rigo LM35 del quadro LM del modello Redditi Persone Fisiche.
Se di norma tale importo dovrebbe essere riportato nel quadro RM e assoggettato a tassazione ordinaria, per i contribuenti rientranti nell’ambito del regime forfettario di tassazione l’imposta dovuta è quella del 15% (5% per le nuove attività).
La rettifica ed il recupero a tassazione del contributo INPS dovrà essere effettuata nel periodo d’imposta successivo a quello di riferimento.
Regime forfettario: compilazione quadro LM dichiarazione dei redditi 2022
I contribuenti che applicano il regime forfettario dovranno compilare con particolare attenzione il quadro LM della dichiarazione dei redditi.
Si tratta di una sezione ad hoc del modello Redditi 2022 dedicato ai titolari di partita IVA in regime forfettario e che consente di effettuare il calcolo dell’imposta sostitutiva dovuta, pari al 5% o al 15%.
Il quadro LM per la dichiarazione dei redditi si compone di quattro sezioni:
- la Sezione I dovrà essere compilata ai fini della determinazione del reddito dei contribuenti in regime dei minimi;
- la Sezione II dovrà essere utilizzata dai contribuenti titolari di partita IVA in regime forfettario;
- le Sezioni III e IV sono comuni e servono rispettivamente a calcolare l’imposta sostitutiva dovuta e all’indicazione delle perdite non compensate.
I contributi INPS dovranno essere indicati nel rigo LM35, denominato per l’appunto Contributi previdenziali e assistenziali, presente nella sezione II del quadro LM.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Regime forfettario: la deducibilità dei contributi INPS